Ciao Gianmarco, ci racconti qualcosa di questo tour che stai portando avanti?
È il mio piccolo viaggio attraverso le canzoni che ho scritto. Sono partito in primavera, il primo maggio e fino a oggi ho collezionato 16 concerti. Da brevi esibizioni in teatro chitarra e voce, a concerti più estesi accompagnato dalla mia super band, the Chemical Family.
Abbiamo altre tre date che ci accompagneranno alla fine dell’anno in locali storici nelle mie zone.
Che cosa porterai in concerto in queste ultime date del 2022?
Porterò le canzoni del mio primo disco “Via Casabella 11” uscito a gennaio e qualche sorpresa. La scaletta è varia e densa di momenti emotivi, gli arrangiamenti live hanno un carattere decisamente più rock di come escono sul disco. È tutto più diretto, è tutto più vero.
Qual è la cosa che ti ha colpito di più degli ultimi concerti che hai fatto?
Sicuramente l’affiatamento tra me e i miei musicisti e di conseguenza un coinvolgimento sempre maggiore da parte del pubblico. Sinceramente credo di essere migliorato anche io a tenere il palco, sia per come rendo le canzoni dal vivo, sia per come mi rapporto con le persone durante il concerto.
Ti è capitato di aprire per artisti più famosi? E se potessi scegliere, per chi saresti onorato di aprire?
Ancora no, spero accada presto. Se potessi scegliere aprirei sicuramente un concerto di Caparezza.
Concerti a parte, quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Sto scrivendo tanto. Ho tracciato la rotta per il secondo disco e stiamo già lavorando in studio. Sarà un lavoro molto diverso dal precedente.