“Portate la vostra differenza e non la vostra omologazione” questo è il consiglio che Carlo Siliotto offre ai giovani compositori nella seconda parte dell’intervista di Marco Testoni e Massimo Privitera per Soundtrack City. Dopo alcune considerazioni sul rapporto scarsamente emozionale che c’è tra streaming e spettacolo il compositore ci parla dei suoi lavori intorno alla musica popolare che partono dal Canzoniere del Lazio e arrivano fino alla colonna sonora di Nomad e del suo The Wolf on the Drum sulla cultura musicale del Kazakistan fino ad arrivare al film Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi e infine a una prossima serie di documentari con Oliver Stone sulla geopolitica asiatica. E poi tante riflessioni sul melting pot della società contemporanea dove l’apertura, lo studio e il rispetto sono gli elementi giusti per capire la ricchezza delle diverse culture dei popoli mentre invece “solo i fascisti si avvicinano alla diversità con paura”.
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Questo il link della diretta di domenica 10 gennaio ore 19 alla puntata di Soundtrack City:
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