Di rock e di pop Fred Branca. Inizia con questi ingredienti portanti il viaggio personale del batterista, producer e autore ampiamente inserito nella scena milanese, città che fa da teatro e ispirazione alla vita incisa dentro il mood di queste nuove canzoni che abbracciano derive del pop main stream, con spruzzate di quel rock che significa tanto altro oltre alla semplice etichetta di stile. Tanti i riferimenti e tanta la personalità eclettica, visionaria e a tratti folle (nel senso appunto romantico) che esce fuori da un primo ascolto. E noi come sempre andiamo ad approfondire dopo averlo ampiamente ospitato dentro il format di ClassicRock On Air di Renato Marengo e Marco Testoni.
Ci sono ancora i Romantici? E sono Punk o sono rock?
Quando si dice romanticismo si pensa all’amore, ma io intendo il romanticismo per la vita. Quel cercare di vivere in maniera piena succhiando il midollo delle cose. La cura per quello che ci sta intorno e la curiosità del bambino che guarda al cielo. Innamorarsi di cose e persone. Quindi forse dovremmo esserlo un po’ di più tutti quanti ahahah.
Punk infondo è solo un’altra parola per dire “anti-conformismo”, come lo è stata rock in altri tempi o il jazz. L’anti-conformismo deve adeguarsi ai tempi, non per moda, ma con intelligenza, nella ricerca di quello che può aprire mondi nuovi. Credo che per usare la propria testa in modo indipendente serva leggere, studiare, viaggiare, fare esperienza come anche apprendere il sapere quello vero degli scrittori, dei filosofi, dei musicisti, che ci insegna che la libertà proviene dal saper riconoscere la bellezza.
Da producer a cantautore in prima persona. Cosa ti spinge a questo passo oggi?
L’urgenza vera di mettere insieme tutte le esperienze che ho avuto finora nella musica e nella vita, per fare un passo avanti come persona e musicista, per mandare un messaggio, un’idea di stile di vita emotivo, ma anche per riscattare me stesso. Per mettere assieme esperienze, ispirazioni ed energie in qualcosa di positivo per me e per gli altri, per raccontare un pezzo di vita che magari può essere di ispirazione. E per fare anche un po’ di show e far divertire le persone, infondo la musica è anche questo: 50% paittes e 50% cazzim ahahaha.
E proprio oggi che diviene tutto liquido, il cantautore che figura è diventata?
Ma visto che è tutto liquido perché non usciamo un po’ dagli schemi??!! Cantautore è uno che scrive canzoni e le canta, è come dire frutta! Io preferirei parlare del sapore di una singola pesca che della frutta in generale. Secondo me il punto è scrivere musica originale e poi darle un sound che sia personale, ma al passo coi tempi, internazionale nell’ispirazione, e che conservi quella libertà pop che ti permette di spaziare anche coi generi. Io per esempio suono la batteria e canto con l’elettronica sotto…sono un cantautore??!! chiedo per un amico ahahah!
L’amore sicuramente ma anche la biografia personale. La notte brava ma anche dei momenti sospesi. La vita personale torna ad ispirarci?
Dovrebbe farlo sempre! Se non si vive non si ha nulla da raccontare. L’arte è immaginazione e ispirazione che proviene dalle esperienze che viviamo, come i sogni. In questo mondo c’è bisogno di un po’ di verità secondo me. Persone, amori, città incredibili, notti strane, si anche: per tentare di raccontare l’umanità bisogna viverla, o questo almeno è quello che ripeto a me stesso da anni ahahah.
Pandemia e romanticismo a questo punto: mentre tanti si fermano, Fred Branca scende in campo… che bel gesto….
Ma no fermarsi mai! La musica è la mia vita, se non suono sto male e molesto gli amici, e poi perché era tutto chiuso e non avevo nulla da fare ahahah! E poi più seriamente…nel mondo ci sono sempre state guerre, epidemie, catastrofi di vario tipo, ma questo non ha fermato ne la musica ne il pensiero, l’arte può dare a questi tempi quella forza di volontà e quel senso di riscatto di cui abbiamo bisogno.