Ciao e benvenuta qui sul Meiweb! Vuoi presentarti e farci conoscere qualcosa di te?
Mi chiamo Claudia Fofi. Sono cantautrice, cantante e autrice di canzoni, mi dedico alla formazione vocale da molti anni e curo la direzione artistica del festival Umbria in voce a Gubbio in Umbria.
Con molto piacere, anche quest’anno assisteremo ad Umbria in voce, che arriva alla sua 7 edizione? Com è dirigere un festival cosi importante?
In effetti sette anni sono un bel traguardo di questi tempi! Questo festival è una mia creatura, lo curo, insieme alle persone che collaborano con me, proprio come un figlio… Abbiamo iniziato in sordina con pochissimi mezzi ma con un’idea di base originale e abbastanza unica nel panorama dei festival italiani, quella di costruire una festa della voce. Non una rassegna, non una proposta didattica con dei master, ma proprio una festa per celebrare questo meraviglioso strumento che abbiamo con l’idea di avvicinare le persone al canto, perchè cantare fa bene. Tutti possono partecipare a Umbria in voce, basta avere una voce, pure “stonata”. E’ un festival fatto di esperienze di laboratorio e di concerti e le persone che partecipano sanno di entrare a far parte di quella che io chiamo “una famiglia provvisoria”, parafrasando il poeta Franco Arminio, che parla di comunità. Un festival in una piccola città come Gubbio consente alle persone di conoscersi, incontrarsi intorno a temi condivisi, fare bellissime esperienze rigeneranti, meglio che andare in una spa e meno caro! E poi il territorio è bellissimo e da solo vale la pena il viaggio.
Ho letto che tra qualche giorno ci sarà anche un Anteprima del festival, ci puoi raccontare qualcosa?
L’anteprima di svolge l’11 luglio a Scheggia-Pascelupo, un piccolo paese dell’Appennino. Aree interne, da valorizzare e riscoprire. Andiamo in un’abbazia a fare un omaggio a Franco Battiato (in trio, con chitarra elettrica voce e violoncello). Un concerto mattutino. Nel pomeriggio in un paese ancora più minuscolo che si chiama Coldipeccio proponiamo un laboratorio di ottava rima, un modo per avvicinarsi a metriche popolari, tra canto e poesia. Una giornata paesologica, perchè il festival ha tra i partner proprio la Casa della Paesologia.
Umbria in Voce è un festival molto importante come dicevo, perchè non si tratta solo di concerti, ma di una celebrazione della voce. Ci racconti di qualche seminario e/o laboratorio che verrà svolto durante il festival?
Il clou dei seminari sulla voce è il 22 e 23 luglio con Marta Raviglia ed Elisa Mucchi, che portano un lavoro su voce e corpo, Francesca della Monica, un guru della tecnica vocale, molto adatto a tutti, non solo per cantanti, e poi per il canto popolare Gabriella Aiello e l’esplorazione vocale con Claudia Bombardella. Ci sarà anche un laboratorio di gospel e canto lirico per tutti, un modo per provare a cantare arie facili divertendosi molto. E poi il bellissimo lavoro di body music di Stefano Baroni e Charles Raszl. Altra esperienza che mi sento di segnalare e che può interessare chi scrive, sia poesia che canzoni, è la giornata del 21, un laboratorio intensivo di scrittura creativa e messa in scena dei testi con restituzione di fronte al pubblico. E poi esperienze con le artiterapie, danza e laboratori per bambini. Oltre al canto quindi anche la parola, la poesia e il corpo. Il programma è fitto e davvero di cose da fare ce ne sono moltissime.
Gli ospiti del Festival sono veramente molti e davvero variegati. Ci vuoi raccontare un pò di coloro che ascolteremo/vedremo quest’anno?
I concerti quest’anno sono tanti, a cominciare da quello di inaugurazione il 17 con Eleonora Bianchini, cantautrice conosciuta in ambito jazz e autorale. Sarà con noi Sara Jane Ceccarelli per presentare il suo nuovo album 『Milk Way』il 18 al Teatro Romano. E poi Ludovica Manzo con Loredana Antonelli in un progetto di voice electronic e live visual e poi l’attesissima Lula Pena, magica cantautrice portoghese. Il festival chiude con un omaggio alla polifonia vocale con l’ensemble Libercantus, un’eccellenza della nostra regione.
Grazie per averci dedicato un pò di tempo.
Ti chiedo, infine, qual è il messaggio che vorresti venisse appreso dalla gente che assisterà/parteciperà al festival?
Quello che c’è scritto nell’home page del nostro sito: oggi la vera ricchezza non è possedere più cose, ma riuscire a incontrarsi. Umbria in voce cerca di costruire un possibile incontro tra il tema della voce, l’espressione artistica e il sociale come occasione di benessere e crescita delle persone attraverso laboratori e formazione, concerti, momenti di incontro e riflessione, artiterapie, poesia, lettura, teatro. Ci muoviamo in punta di piedi nella città e nella natura, esplorando le possibilità date dai luoghi, che spesso hanno bisogno di pochissimo per incantarci con tutta la loro bellezza. In questo modo le persone che partecipano entrano a far parte di una famiglia provvisoria, unita dalla consapevolezza di partecipare a una vera e propria festa della voce.
Venite che ci divertiamo!
Il programma completo sul sito www.umbriainvoce.it