Impala, la società che rappresenta le etichette indipendenti europee, ha diramato una nota in merito al rifiuto, da parte del governo del Regno Unito, di accogliere la direttiva sul diritto d’autore emanata dal parlamento europeo lo scorso mese di marzo.
“La direttiva europea sul diritto d’autore offre chiari vantaggi a creatori, cittadini e start-up”, si legge nel dispaccio: “Il Regno Unito ha sempre assunto un ruolo guida in Europa su questi temi. Al momento della votazione della direttiva, il governo conservatore ha convenuto che il Regno Unito dovesse votare a favore. Non è logico, ora, fare retromarcia”.
“Molti membri del parlamento europeo del Regno Unito hanno combattuto duramente per più di tre anni su questo tema, assumendosi dei rischi per assicurarsi che la direttiva fosse approvata. E ora, i creatori del loro stesso paese potrebbero non essere in grado di trarne vantaggio”, prosegue la nota: “Speriamo che il dibattito prosegua, poiché riteniamo che i vantaggi siano chiari. Essendo il principale mercato musicale in Europa, è importante che il Regno Unito non disponga di un sistema di copyright di livello inferiore che lo ponga in ritardo rispetto agli altri paesi dell’Europa continentale. E non si tratta solo del settore musicale. I cittadini del Regno Unito dovrebbero poter beneficiare delle nuove disposizioni che chiariscono che la responsabilità spetta alle piattaforme, non agli utenti. Anche le start-up del Regno Unito dovrebbero avere accesso allo speciale regime di illuminazione introdotto dalla direttiva”.
“La buona notizia”, si afferma, in chiusura del comunicato, “è che il Regno Unito può allineare la propria legislazione anche non adottando la direttiva in quanto tale. In altre parole, può ancora mantenere le promesse e rimanere un leader in Europa”.