Nel Comune di Milano nel 2022 si è concentrato il 12% della spesa nazionale per eventi, spettacoli e acquisto di libri. In termini assoluti, la spesa è stata di 549,453 milioni di euro includendo anche gli eventi sportivi, 368,254 milioni senza. I libri sono il primo capitolo di spesa. Nel conteggio sono esclusi gli ingressi a musei, la spesa in acquisto di musica e cinema registrato, i videogiochi. Questi sono i dati principali dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per BookCity sui consumi culturali nella città di Milano, realizzato in collaborazione con SIAE e Pepe Research e presentato oggi a Palazzo Reale (sintesi in allegato) dal responsabile dell’ufficio studi di AIE Giovanni Peresson.
La fetta più grande della spesa è quella riferita ad acquisti di libri di varia (saggistica e narrativa) nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) ed è pari a 167,241 milioni di euro; segue il calcio con 104,404 milioni, i concerti pop, rock e di musica leggera con 102,049 milioni, le discoteche con 51,050 milioni, le mostre con 27,494 milioni, il teatro lirico con 21,274 milioni, il teatro di prosa con 18,453 milioni, il cinema di sala con 17,566 milioni, il teatro di rivista e musical con 11,813 milioni, altre forme di spettacolo con 8,258 milioni, balletto con 4,723 milioni, concerti di musica classica con 4,619 milioni e altri.
“Con il 12% della spesa nazionale per consumi culturali, intesi come spettacoli, eventi e acquisto di libri a fronte di una popolazione residente pari al 2,3% di quella nazionale, Milano si conferma città traino per il settore – ha dichiarato il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta –. Proprio questa centralità giustifica la nostra scelta di dotare la città di uno strumento di misurazione dei comportamenti di consumo e dell’offerta che pensiamo sia fondamentale per la pianificazione delle politiche culturali, uno strumento che vogliamo diventi patrimonio comune delle istituzioni e di tutti gli attori della filiera”.
Fonte: www.agcult.it