La conferenza si terrà lunedì 25 settembre alle ore 10.00 presso la sala stampa della Camera dei Deputati e sarà possibile seguirla anche in streaming.
Interverranno: Chiara Chiappa (Forum Arte e Spettacolo), Sabina Di Marco (CGIL), David Ghollasi (Coordinamento Discontinuità), Manuela Martignano (La Musica Che Gira), Vittoria Puccini (UNITA), Francesco Bolo Rossini (Unita), Marco Trulli (ARCI)
Il diritto affermato dal Parlamento per centinaia di migliaia di lavoratori e di lavoratrici dello spettacolo è stato trasformato dal Governo in un misero bonus esigibile da una platea incredibilmente più piccola di quella prevista. Niente di quello che il Governo Meloni ha dichiarato sul tema nelle ultime settimane corrisponde al vero.
Ancora una volta ignorato un intero settore produttivo del Paese, che non intende stare in silenzio mentre viene platealmente preso in giro.
Roma, 22 settembre 2023
Il Governo Meloni ha trasformato una misura strutturale che finalmente avrebbe reso i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo e del settore creativo uguali a quelli degli altri settori, riconoscendo il lavoro indispensabile delle fasi di studio e progettazione, come imprescindibili e necessarie anche in termini contributivi. Quel lavoro non visibile al pubblico, ma che è indispensabile per ogni concerto, ogni spettacolo, ogni esibizione, è riconosciuto dall’indennità di discontinuità: un diritto dei lavoratori e delle lavoratrici stabilito dal Parlamento.
Le agenzie contenenti le dichiarazioni di diversi membri del Governo nelle scorse settimane, al netto dei toni entusiasti di chi prova a vendere un miracolo politico che non esiste nella realtà, rendono chiaro che la delega del Parlamento al Governo è stata tradita in maniera sostanziale. La platea degli aventi diritto ha subito una scandalosa riduzione così come le coperture economiche destinate. Una sciagurata scelta del Governo che in questo modo si prepara a ridurre uno strumento vitale – al quale le realtà del settore, la politica, i sindacati hanno dedicato anni di confronti e lavoro – in un misero bonus, una forma di sostegno ai redditi più fragili che nulla ha a che vedere con la riforma del sistema di previdenza e delle tutele sociali che a chi lavora nel settore creativo erano state riconosciute dal Parlamento con l’approvazione della legge di delega n. 106/2022.
Una platea che passa da più di 300.000 persone a poco più di 20.000 persone, nessun effetto positivo sull’emersione del lavoro nero, nessuna misura strutturale, nessun riconoscimento della nostra professionalità. Solo l’ennesimo contentino con il quale il Governo forse spera di zittirci. Ma abbiamo chiesto una riforma e non staremo zitti fino a quando non la otterremo. Per questo abbiamo convocato una conferenza stampa che si terrà lunedì 25 settembre, alle ore 10, presso la sala stampa della Camera dei Deputati e che sarà possibile seguire anche in streaming. Alla conferenza, indetta da UNITA, La Musica Che Gira, ARCI e Forum Arte e Spettacolo, interverranno: Chiara Chiappa (Forum Arte e Spettacolo), Sabina Di Marco (CGIL), David Ghollasi (Coordinamento Discontinuità), Manuela Martignano (La Musica Che Gira), Vittoria Puccini (UNITA), Francesco Bolo Rossini (Unita), Marco Trulli (ARCI).
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