Bombay è un cantautore romano con evidenti inclinazioni pop, confermate anche dall’ultimo singolo appena uscito: “Giuro non avevo capito”. Con leggerezza e ironia racconta di storie non sempre felicissime, e continuerà a farlo nel nuovo disco in arrivo nel 2024. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Ciao Bombay, ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso musicale?
– Sono un cantautore parvenu romano che pubblicherà a breve un disco. Scrivo e canto accompagnandomi con la chitarra. Faccio anche concerti. Il mio primo disco è del 2014 e contiene canzoni registrate in presa diretta, anche il secondo disco è molto lo-fi, poi con il tempo, crescendo e conoscendo altre persone che hanno deciso di immolarsi alla causa, ho pubblicato dischi sempre più belli e arrangiati. Non ho raggiunto grandi traguardi fin qui, ma il percorso è stato davvero emozionante.
Cosa ti ha ispirato a scrivere “Giuro Non Avevo Capito”?
– Lo posso dire senza problemi o imbarazzi: Giuro Non Avevo Capito racconta l’esperienza di essere lasciati dalla persona che amiamo alla follia e ritrovarsi con niente in mano. In quel momento di fragilità facciamo le cose più stupide e ci accolliamo male agli amici, abbiamo frequenti sbalzi di umore e molti momenti di confusione. La canzone descrive una serie di eventi ed emozioni che ci troviamo ad affrontare (e possibilmente risolvere) dopo la separazione. Giuro non avevo capito è un fiume in piena che travolge quello che incontra perché credo che una canzone sia più vera se arriviamo al dunque senza filtri. Voglio farvi sentire meno soli, voglio che vi possiate immedesimare in una canzone e dire “Dai Dai. Si. Può. Fare!”
Hai fatto ascoltare la canzone al tuo amico e l’hai commosso. Ma fai sempre così con le tue canzoni, cioè cerchi un feedback da amici e parenti prima di tutto?
– oh yes. Bombay è un prodotto altamente locale, DOP. Faccio tutto con gli amici e per gli amici. Il mio essere indie è proprio questo: fare cose belle con chi vuoi bene.
Raccontaci qualcosa della tua collaborazione con Riccardo Pasquarella
– Riccardo è una persona alta (molto alta) piena di energia e talento. Ci siamo incontrati qualche anno fa quando mi invitò a suonare in un teatro a Civitavecchia. Non credo ci siamo mai rivisti dopo quell’evento, ci seguivamo sui social ma niente di più. Poi, lo scorso autunno, mentre ero all’orto a zappare la terra mi ha chiamato e gli ho detto che avevo delle canzoni nuove, e lui mi ha detto registriamole insieme, e io ho detto Oook. Oggi, dopo un anno di musica insieme, abbiamo finito un lavoro di cui andiamo fieri e io, ma forse anche lui, abbiamo un po’ di sano timore a lasciarlo andare da solo: così strambo e indifeso. Per questo sto facendo uscire i singoli un po’ alla volta, per abituare gli ascoltatori al sound e per dare la possibilità al disco di farsi spazio (a gomitate no però).
Hai in programma un video per il brano?
– Con il mio team ci stiamo ragionando. Abbiamo un paio di idee tutte e due carine ma una è anche ambiziosa. Onestamente credo che decideremo di girare quella ambiziosa perché facciamo sempre cose estreme, guardatevi gli altri video sul mio canale YT (la musica di Bombay)