Nuovo singolo per i bresciani DESMA che abbiamo ampiamente accolto anche dentro le righe del format radiofonico Trans Europe Express. Torniamo a parlare di loro con il nuovo singolo dal titolo “Controllo remoto” che, dopo il precedente “Fuori dal tempo” sicuramente confermano questo taglio sociale di critica acuminata e puntuale colorata di un rock acido ai bordi. Siamo dentro gli anni ’90, di quel grunge che virava verso modalità pop main stream… siamo dentro un rock italiano che speriamo non trovi mai fine… anzi…
Il rock prende tinte americane e questo l’avevamo intuito sin dal singolo scorso. Che peso ha l’America per voi?
Alcuni gruppi americani sono stati e sono tuttora presenti tra i nostri ascolti; pensiamo a Foo Fighters, Pearl Jam, Toto. Quindi, anche questi gruppi, insieme a molti altri, hanno probabilmente influito sulle nostre canzoni.
E del resto del mondo invece? Prendete qualcosa?
Sicuramente anche il rock inglese ha un posto di rilievo tra i nostri ascolti preferiti. Non tralasciamo anche la musica italiana che offre degli ottimi brani soprattutto da parte di artisti che non godono, secondo noi ingiustamente, della visibilità che meriterebbero.
Il controllo del sistema è una denuncia ormai portata avanti da tutti. Secondo voi come se ne esce?
In una qualsiasi struttura organizzata un certo livello di controllo è fisiologico, quindi, non siamo certi che se ne possa uscire completamente. Citando il grande Fabrizio De André, forse, l’unico modo per liberarsi del controllo del sistema sta nel diventare tutti abbastanza civili e rispettosi degli altri, in modo da governarsi da sé. Utopia? Forse sì, ma crediamo che ognuno di noi debba sempre cercare di migliorare, migliorando di conseguenza la società di cui fa parte.
Bella la copertina del Lyric video che troviamo in rete. Evocativa… sarà un’immagine che troveremo anche nel futuro dei DESMA?
È un’immagine che, secondo noi, esprime in modo visivo uno dei concetti chiave del brano. Non sappiamo se farà parte del nostro futuro, ma speriamo che anche le prossime copertine siano altrettanto evocative.
A questo punto vi chiediamo: la vostra opinione sulla scena indie italiana? Quanto controllo c’è?
Nella scena indie ci sono degli artisti veramente interessanti, che, purtroppo non riescono ad ottenere il riconoscimento che meriterebbero; non sappiamo se questo sia frutto di un controllo esercitato sulla scena oppure delle libere dinamiche del mondo musicale.
Quello di cui siamo sicuri è che non bisogna fermarsi solamente a ciò che viene proposto ma bisogna ricercare nelle realtà meno conosciute: li si troveranno delle piacevolissime sorprese.
https://open.spotify.com/track/08Hvu2eokz1j4n8s1oaOeP?si=a939b4617c8149c5