♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Alega.
Alega è il mio progetto musicale, è nato molti anni fa per puro caso, ma solo nel 2020 ho deciso di far prendere una piega il più professionale possibile, rilasciando quello che è a tutti gli effetti il mio primo singolo, “Come fossimo eschimesi”.
È un progetto che si sta auto-scoprendo, mi sta aiutando a crescere molto a livello personale, e gli insegnamenti che ho acquisito e sto acquisendo, si stanno riflettendo anche su ciò che sono, il resto è ancora da scoprire e non vedo l’ora di vedere come si svilupperà!
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Errori di maturità”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Spero che il brano vi sia piaciuto.
Errori di maturità per me è l’incarnazione musicale di una conversazione che assomiglia di più ad una carezza alla versione giovane di sé stessi.
Avendo la possibilità di tornare indietro ci si darebbe volentieri uno schiaffone; invece “Errori di maturità” è più simile ad un caldo abbraccio di consolazione, pieno di compassione e nostalgia di ciò che eravamo.
Nel mio piccolo, ho ottenuto discreti risultati e sono molto soddisfatto di come sta andando, non solo dal punto di vista dei numeri, che passa sempre in secondo piano, ma più al riscontro umano che sto avendo.
Al momento desidero solo che possa arrivare al cuore degli ascoltatori, questo brano contiene un pezzo del mio cuore 🙂
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Non faccio musica con l’intento che la gente che mi ascolti acquisti la mia musica, mi basta solo che la gente si riveda in quello che dico, che la mia parola possa servire a far sentire le persone come se non fossero sole.
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
Sono stato più volte associato ad Ernia, soprattutto per il timbro vocale! Anche se personalmente faccio il possibile per essere visto come un artista dallo stile unico ed originale.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono per un bisogno di sfogare quella che è la mia creatività, per cui per me fare canzoni è un bisogno, un qualcosa che mi fa stare bene davvero, quindi per me contano davvero tanto le mie canzoni.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Non lo sapevo, ma per curiosità personale sono andato ad informarmi ed è un bellissimo termine!
Al momento sono in treno verso Rimini e fuori dalla finestra vedo il crepuscolo, solo che più che ad una forma lo associo il a memorie e ricordi.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Non sarei un buon artista se avessi preferenze verso il materiale che è presente sulle piattaforme digitali, amo tutti i miei brani in modo indistinto, anche se è chiaro che gli ultimi brani rilasciati rispecchiano molto di più ciò che attualmente sono.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Ad essere sincero non ne ho una in particolare. Ammetto però che in studio,
soprattutto durante la fase di registrazione, quando tutti i presenti sono
concentrati sul brano, percepisco un’aura diversa: una soddisfazione che differisce per natura dalle altre cose.
- Qual’è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Non ho nessun rimpianto! Qualsiasi errore e conquista mi ha portato a
raggiungere ciò che considero la mia migliore versione artistica.
Attualmente mi sento immerso in un periodo ricco di creatività e
ispirazione 🙂
- Quanti strumenti musicali suoni, e tra tutti qual è quello che più ti rappresenta?
Tutti miei ultimi brani sono autoprodotti, ma devo ancora trovare il mio strumento.
Ultimamente mi sto interessando al pianoforte.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Credo mia madre 🙂
Ripongo un profondo rispetto nelle sue opinioni: nella musica è sempre stata
capace di capirmi e consigliarmi al meglio.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
L’ambiente delle collaborazioni.
Sono progetti a cui tengo e aspiro molto, penso che l’occasione di collaborare
sia sempre un’ottima opportunità per condividere e imparare tra artisti.
Ma è capitato più volte che io abbia incontrato artisti privi di una vera
e propria direzione o idea precisa riguardo al brano proposto.
Questo ha portato alla creazione di diversa confusione.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Sto preparando il nuovo singolo al momento! L’ho iniziato appena dopo aver
finito la scrittura di “Errori di maturità”, al momento il mio progetto personale
consiste nell’essere più costante possibile con le uscite, senza doverci
rimettere in qualità.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Un bacione a tutti i lettori del MEI <3
Mi potete trovare su Instagram come @Alega.wav, o più comodamente al sito
internet www.alegamusic.it !
Errori di maturità di Alega è presente in AIA Artists for Spotify Vol.9 https://open.spotify.