Esce oggi il videoclip di Metamorfosi, il nuovo singolo del cantautore romano Matteo Sacco. Il brano Metamorfosi si apre con una sofferta confessione delle proprie debolezze e fallimenti. È una sorta di testamento esistenziale scritto da un padre per il proprio figlio che sarà costretto a crescere e vivere in una nuova epoca colma di incertezze e carica di novità desolanti.
Quest’epoca – afferma l’artista – in cui gli uomini del futuro saranno sempre più lontani gli uni dagli altri, sarà caratterizzata da un’Umanità privata della sua parte umana.
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Il padre, nonostante il disgusto provato nei confronti di questo nuovo avvento tecnologico all’orizzonte, decide comunque di rinunciare anch’egli a sé stesso pur di non lasciare che suo figlio affronti da solo questa distopia che si sta concretizzando sotto i suoi occhi. Non prima però di aver rivendicato, con la forza e l’orgoglio dell’essere umano, tutti gli sforzi affrontati in passato nel vano tentativo di affermare i sogni e le utopie di un tempo e di una civiltà oramai definitivamente scomparsi.
«Mi piace giocare con le parole – continua Matteo Sacco – e con le rime che spesso ispirano i miei testi con ineffabile autonomia. Considero la canzone d’autore una forma d’espressione bellissima, contornata dalla musica che conduce pensieri ed emozioni»
BIOGRAFIA
Matteo Sacco cantautore profondo e appassionato, romano di nascita, classe ’74, ha cominciato a suonare la chitarra da bambino; la sua vera passione però è la scrittura: compone la prima canzone a dodici anni, la prima di tante. Una narrazione potente e delicata allo stesso tempo, che racconta il mondo con gli occhi innamorati di chi vede nella musica e nella scrittura l’unica ragione di vita, la colonna sonora della propria esistenza. I temi sono quelli dell’amore, della passione, della voglia di farcela, del dolore, della sconfitta e della rinascita raccontati con un’energia che si sprigiona completamente quando Matteo sale sul palco. Da ragazzino resta affascinato dagli artisti di strada e dopo le prime esperienze adolescenziali con le cover-band, parte in autostop chitarra in spalla per diventare un busker. Arriva il periodo folk con tanta musica popolare del sud Italia e quindi un vortice di pizziche e tarantelle che lo portano a suonare nei festival di Ferrara, Certaldo, Campiglia marittima e altri meno noti. Finalmente, dopo un periodo speso ad arrangiare i suoi pezzi originali con l’ausilio di diversi musicisti, nel 2016 registra il suo primo disco “La dolce vita” dove raccoglie brani vecchi e nuovi. Tra le date dei live di promozione, accompagnato dalla sua band, divide il palco dell’Umbria Folk Festival con Davide Van De Sfroos e Max Gazzè. Nel 2019 esce il suo secondo album arrangiato e suonato con synth e batterie campionate. A Orvieto è fra i quattro fondatori del progetto Folk Panda – Officina Cantautori, format culturale che promuove chi scrive canzoni.
Credits
Il Videoclip è prodotto da Lafresia Media Production
Regia: Gianni Ferrara
Fotografia: Gianni Ferrara&Gianmarco Maccabruno Giometti
VFX: Lafresia animation dpt
Scenografia: Gianmarco Maccabruno Giometti
Produzione artistica: Glauco Fantini
Basso, Synth, Cori: Glauco Fantini
Chitarre elettriche: Claudio Urbani
Batteria: Edoardo Fabbretti
Mixing e Mastering: Andrea Mescolini presso Bonsai Recording Studio
Registrato da Lorenzo Ferrillo
Manager: Grm Management
Etichetta: Garage Noise Label
Artworks: Lida Ziruffo
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