Sentiamo la forte esigenza di riportare gli strumenti della comunicazione e della cultura anche dalla parte di idee progressiste, di sinistra e antifasciste, che nel nostro Paese da tempo non sono più adeguatamente rappresentate nell’infoemazione.
Una delle ragioni di simile declino è che gli strumenti di comunicazione e di informazione di tali aree, plurali e diversificate, soffrono di una grave crisi di indipendenza economica.
Inoltre, le piattaforme in streaming, che hanno assorbito rilevante parte del pubblico televisivo, hanno sì una vasta offerta ma che esula quasi totalmente dall’informazione.
Un intero variegato popolo, legato alle battaglie contro le disuguaglianze sociali e le discriminazioni etniche e culturali e del lavoro, al femminismo e all’ambientalismo, si trova così senza voce e senza rappresentanza nel mondo dei media. L’esplodere dei social network in internet cambia molto l’approccio con l’informazione, e cresce la domanda di comunità, di riconoscersi in valori comuni. Tutte e tutti coloro che hanno partecipato e partecipano alla vita delle forze di sinistra o dei movimenti, e hanno attraversato e attraversano la società italiana sentono il bisogno crescente di difendere e affermare i valori in cui credono, contrastando la diffusione, così aggressiva in questo tempo, di ideologie reazionarie, antidemocratiche, fino a quelle razziste, violente, machiste, omofobe.
Le tecnologie di telecomunicazione di ultima generazione, usate opportunamente, ormai capaci di performance impensabili fino a qualche anno fa, e a costi accessibili, ci mettono a disposizione i mezzi e l’indipendenza.
La diffusione della smart tv e della tv via internet, con la convergenza di computer, smartphone e televisori, è immensa. A costi molto bassi si può ora realizzare una testata che federi e connetta i tanti centri informativi di realtà territoriali e tematiche, promuovendo la diffusione di produzioni culturali (cinema, cartoni, teatro, musica, ecc.) di qualità e indipendenti, fuori dai grandi circuiti. Per dare voce con un’informazione immediata e dal basso alle istanze e alle lotte sociali, etniche e culturali, delle donne e per l’ambiente. Una fonte, quella cui guardiamo, in grado di rompere ambiziosamente il cinico clima omologante che ci è imposto dalle culture prevalenti.
Noi ci proponiamo di sostenere e realizzare questo progetto, raccogliendo -con una campagna di sottoscrizione- una prima forma di azionariato democratico e popolare: centomila euro per avviare nel 2022 il progetto. Ci facciamo garanti del corretto e coerente uso delle risorse.