“WAO” è un brano spensierato e leggero, che ironizza sui “problemi” d’amore di un ragazzo su due, in particolare in relazione all’utilizzo dei social in un rapporto. “Instagram” come cupido del nuovo millennio, una love story ambientata ai tempi della “generazione z” che conosce la propria dolce metà il più delle volte attraverso app o siti di incontri.
“I giovani della mia generazione sono accumunati dal fatto di essere nati già completamente circondati dalla tecnologia, da Internet, dai social per cui è inevitabile che questi strumenti condizionino anche le nostre relazioni”
Tatami prova ad usare l’autotune come una caratteristica di riconoscibilità , lo fa in modo ironico, ed in questo brano l’aumento del pitch nel ritornello aiuta appunto a rendere meglio l’idea di questa spensieratezza.
“L’idea del brano è nata verso luglio, quando stava finendo il primo periodo di quarantena e finalmente si poteva tornare ad uscire. Ci siamo trasformati e ci siamo dovuti adeguare a questo momento così difficile, la leggerezza e la spensieratezza hanno un valore enorme in questa situazione, e mi piaceva l ‘idea di tentare anche a strappare un sorriso… È dalla spensieratezza che proviene ogni pensiero”.
La base è auto-prodotta e utilizza oltre alle classiche sonorità indie-pop anche dei lead e dei synth, più spesso comuni ad altri generi come la dance anni ’80 o l’elettropop.