Lettera di accompagnamento alla Proposta di residenza musicale:
abbiamo deciso di portare avanti una visione di sistema da sottoporre all’attenzione del Ministero della Cultura e di tutti i Ministeri che possiamo ritenere coinvolti
Naturalmente, essendo sistemica, è una ipotesi progettuale di medio e lungo periodo che necessita il coinvolgimento ed il contributo di tutti i soggetti facenti parte della filiera.
Ci piacerebbe quindi che, dopo aver letto il nostro messaggio, condividessi con noi la straordinaria opportunità che tutti insieme potremo cogliere da questo strano momento di sospensione.
Se vorrai far parte di questo percorso ti chiediamo, intanto, di sottoscrivere la nostra lettera allegata indirizzata al Ministro, autorizzandoci ad aggiungere la tua firma a questa visone
Sarà chiaramente benvenuto (nonchè indispensabile) anche il tuo apporto intellettuale, sia per la ricerca dei luoghi che per la progettazione, sia per tutto quanto riterrai di voler condividere con la nostra visione.
Fiduciosi in una tua condivisione di questa istanza restiamo a disposizione per ogni tuo dubbio e richiesta per informazioni aggiuntive.
Proposta:
RESIDENZA MUSICA
(visione progettuale per lo sviluppo della filiera Live Music in Italia)
Gentile Ministro Franceschini,
Le scrivono alcune lavoratrici e lavoratori del segmento Musica Live in Italia.
Ci piacerebbe illustrarLe una riflessione che abbiamo fatto sul nostro settore, grazie alla quale
crediamo di avere individuato una possibile via d’uscita per salvaguardare le tante professionalità
che orbitano intorno al mondo del live.
Il doveroso arresto forzato per la nostra categoria, deve infatti trasformarsi in una straordinaria
opportunità per la modernizzazione di tutti i processi produttivi del nostro comparto.
Opportunità, questa, che rimetterà al lavoro, già da domani mattina, gran parte dell’intera filiera.
L’ ANALISI:
Negli ultimi mesi in cui ci siamo ripetuti più volte che nulla dovrà essere più come prima e che c’è
bisogno di sviluppare nuovi modelli di comportamento sociali e lavorativi più sostenibili per
l’ecosistema, ci siamo interrogati su cosa ci potesse essere di perfettibile nel nostro settore,
impattando di fronte al dato, seppure evidente, più eclatante di tutti:
In nessuna delle principali città italiane (in cui organizziamo da sempre gli spettacoli più seguiti dal
grande pubblico) esiste un luogo deputato ai concerti.
D’inverno, i principali tour, vengono svolti nei palazzetti dello sport, mentre d’estate, per la gran
parte degli show, si utilizzano stadi, piazze cittadine, autodromi, ippodromi oppure luoghi artistici
sottoposti a sovrintendenze.
Questo significa che la maggior parte delle energie, del tempo, della fatica, delle risorse, degli sforzi
che vengono impiegati in ogni singolo concerto, si consumano in luoghi dove il giorno prima che
l’artista sia salito sul palco non esisteva ancora nulla, così come assolutamente nulla esisterà più già
solo dopo poche ore trascorse dall’ultimo bis in scaletta.
Lo spazio fisico in cui magari anche Lei Ministro ha assistito a quel bellissimo concerto, che forse
ricorderà per tutto il resto della Sua vita, era e ritornerà semplicemente un campo di basket, o uno
campo di calcio, o una piazza cittadina… e, a pensarci meglio, adesso, che abbiamo il tempo
necessario per fermarci a riflettere, sembra davvero un gigantesco spreco di risorse.
LA RISPOSTA:
Quello che occorre, quindi, al nostro settore in questo momento, più che assistenza economica fine
a se stessa, più di una data certa sulla riapertura ai grandi assembramenti, quello che veramente
può fare la differenza possono essere degli spazi fisici dedicati alla musica per permetterci
finalmente di allestire in maniera residente tutto quanto necessario ad un artista per mandare in
scena il suo show.
Di sicuro lo stato italiano possiede su tutto il territorio nazionale numerosi siti e strutture sin da
subito disponibili che potrà fin da subito destinare a questo scopo, quali ad esempio:
- ippodromi
- ex poli fieristici
- aeroporti in disuso
- circuiti automobilistici dismessi
- ex poli manifatturieri
- stadi non utilizzati
Ottenere oggi la concessione di luoghi fisici dedicati, da poter allestire finalmente in maniera
residente per la musica live, diventa quindi la risposta pratica per permettere al nostro settore di
riprendere a lavorare subito.
Possiamo rimettere in moto l’intero tessuto produttivo composto da tutti i principali attori del
nostro comparto, impiegando tutta forza disponibile e per tutto il tempo necessario in cui ci verrà
chiesto di aspettare per poter ripartire con i live, ed anzi estendere persino ad altre filiere
strategiche la possibilità di ripartire:
- Edilizia, Impiantistica, Impiantistica idraulica, tecnologie,
- Studi di progettazione, studi ingegneristici, studi di consulenza sulla sicurezza sul lavoro,
- società di allestimenti palchi,
- società di noleggio audio,
- video,
- luci,
- cooperative di servizi e somministrazione di personale,
- società di trasporti specializzati,
- società di somministrazione cibo e bevande
- aziende di noleggio di mezzi d’opera ecc..
LA RIAPERTURA:
Una volta allestiti in modo residente gli spazi, l’indotto non si fermerà assolutamente ma, anzi, avrà
bisogno di ingaggiare tantissime figure professionali e questa volta finalmente stabili.
In ciascuna di queste nuove strutture residenti, infatti, ci sarà bisogno di tutto il personale
necessario per la buona gestione e la manutenzione degli spazi (tecnici specializzati, personale per
la gestione ed il coordinamento degli eventi, biglietterie, ristorazione, custodia, sicurezza ecc..).
Per garantire, inoltre, l’utilizzo di tecnologie sempre di ultima generazione necessarie ad uno show,
i nuove spazi residenti per la musica dovranno necessariamente avvalersi di un costante e duraturo
dialogo con molteplici società di noleggio di strutture e di impianti audio/luci/video.
Ed infine, tutte le figure professionali al seguito di ciascun tour verranno comunque salvaguardate,
poiché nel nostro mestiere, da sempre, ogni artista richiede le sue specifiche caratteristiche tecnico
scenografiche, che, anche nel caso di strutture residenti, continueranno ad essere fornite in maniera
sartoriale da noi professionisti dello spettacolo.
I CAPITALI:
Le risorse economiche necessarie alla messa in servizio delle strutture individuate non
necessariamente dovranno essere a carico dello stato ma anzi, crediamo che non sarà difficile
reperire contributi da diverse tipologie di investitori:
- Fondi Europei Numerosi sono i finanziamenti strutturali che la comunità europea ha deciso di stanziare per progetti come questo che portano in dote la ristrutturazione settoriale attraverso nuove pratiche di ecosostenibilità, la riqualificazione edilizia, la valorizzazione del territorio, la creazione di posti di lavoro stabili.
- Grandi gruppi finanziari internazionali
- I management degli artisti che ammortizzeranno gli investimenti usufruendo degli spazi che avranno contribuito a realizzare
- I grandi marchi che da sempre effettuano campagne pubblicitarie associando la propria immagine al mondo della live music
- Le società di catering e ristorazione che recupereranno i capitali entrando in partenariato per i servizi di somministrazione di cibo e bevande
CONCLUSIONE:
La promessa che ci siamo fatti in tutto il mondo, fin dall’inizio di questa pandemia, è che niente
sarebbe stato più come prima. Abbiamo promesso di essere migliori, di attuare pratiche lavorative
più sostenibili, di non sprecare risorse inutili, e, per il nostro settore, diventare residenti sembra la
risposta più saggia che ci possiamo dare.
Ma, per realizzare tutto questo, abbiamo necessariamente bisogno che lo Stato italiano riconosca
al suo vastissimo patrimonio vivente di artisti musicali il diritto di occupare degli spazi a loro dedicati,
come già per altri patrimoni succede (il teatro, le arti figurative, lo sport, il comparto fieristico).
Il nostro contributo intellettuale ad una resilienza costruttiva, che possa generare benessere
lavorativo creando occupazione stabile e duratura nel tempo, è questa visione che offriamo a Lei
Ministro ed a tutti i lavoratori del live in italia, affinché la musica possa finalmente avere in questo
paese diritto di residenza.
Firmatari ad oggi: Viviana Serretiello – italstage Jimmy Pallas – 9pm Puccio Anatrella – dark side prod Lidia Grizzuti – concerteria Giulia Tricerri – giulyevents Luca Guidolin – giulyevents Daniele Icaro – icaro ingegneria Utte Balestro – la diligenza Teresa Mariano – Komart Music Collettivo Nazionale Pachamama Vittorio Della Casa – Delamaison production Giovanni Chinnici – Conchi srl
(proprietà intellettuale depositata – data marcatura 2020-05-14 – numero deposito 127706)