🎬 Guarda il video: YouTube – Il vento sale
Diletta Fosso torna con Il vento sale, un brano che è molto più di una semplice canzone estiva: è un inno alla leggerezza, al cambiamento e alla scoperta.
Giovane cantautrice e violoncellista, Diletta unisce il rigore della formazione classica a una scrittura pop sensibile e autentica, capace di parlare al presente senza perdere profondità. Il nuovo video, girato tra Pavia e scenari immaginari realizzati in chroma key, amplifica il senso di libertà che attraversa il pezzo: un viaggio visivo fatto di sogni, incontri inattesi e piccoli gesti quotidiani che diventano poesia.
Colori accesi, scenografie di cartone, monumenti iconici e spazi familiari si fondono in un racconto che celebra la voglia di vivere con il cuore aperto.
Abbiamo incontrato Diletta per parlare del significato dietro Il vento sale, della genesi del video e di come, anche attraverso la musica, si possa ancora credere nella forza gentile dell’immaginazione.
🎙 Intervista
Il vento sale è un brano che sembra fatto per l’estate, ma che lascia anche spazio alla riflessione. A chi ti sei ispirata nel comporlo?
“Il vento sale nasce dalla volontà di raccontare quella libertà che senti quando sei in viaggio, vivendo al massimo ogni emozione. È quella sensazione del vento d’estate che ti spinge sempre avanti, un invito a lasciarti andare senza limiti e a esprimere chi sei veramente.”
Il video mescola luoghi concreti e immaginari con uno stile molto personale. Hai partecipato direttamente alla regia o alla scrittura del concept?
“Il videoclip mescola esperienze personali e sogni; è un viaggio tra realtà e immaginazione. Elementi di casa, come Pavia, si uniscono a luoghi dei miei sogni, come Parigi, e le scenografie create con la fantasia. Ogni scena porta un po’ di me e di ciò che immagino.”
L’Imbarcadero di Pavia e i giardini del Castello Visconteo non sono luoghi scontati per un videoclip. Cosa volevi raccontare scegliendo questi spazi?
“Erano perfetti come sfondo per il video e li abbiamo arricchiti con scenografie e costumi, creando un mix tra il reale e immaginario. Credo che abbiano dato un tocco cinematografico al racconto, esaltando il messaggio di libertà e sogno al centro del brano.”
Il brano evoca una Parigi sognata più che reale. C’è un luogo che rappresenta per te “il viaggio ideale”?
“Beh, Parigi nel brano è un simbolo, un sogno, un ideale di libertà e poesia. Il viaggio ideale non è solo in un luogo fisico, è anche negli incontri, nella musica e nei piccoli momenti che ti cambiano. È lì che trovo ispirazione!”
Sei una musicista classica che si muove nel pop. Qual è la sfida più grande nel mantenere questo equilibrio?
“Secondo me l’equilibrio sta nella profondità unita alla leggerezza. La sfida è quella di restare più sincera possibile, di continuare a raccontare il mondo per quel che vedo e sento.”
Dopo Nuvole e Oltre il rumore, Il vento sale aggiunge un tassello nuovo al tuo percorso. Che direzione sta prendendo la tua musica?
“Sto inseguendo una direzione sempre più personale, mescolando sogno e realtà: cerco di esplorare temi nuovi, a volte anche un po’ pesanti, e sonorità pop ma non banali, sempre con il desiderio di ispirare più persone possibili.”