Con “Telecom Tower”, Elia Turra continua a plasmare il suo percorso artistico attraverso la narrazione urbana che lo ha reso una voce unica nel panorama musicale. Dopo aver raccontato quartieri e frammenti di vita quotidiana veronese con l’EP “Trilogia di quartiere”, Elia questa volta volge lo sguardo verso un simbolo apparentemente distante dalle emozioni: la torre più alta della sua città. Ed è proprio qui che risiede la magia del brano.
“Telecom Tower” è una dedica insolita, quasi spiazzante, che ci fa scoprire un lato diverso della sensibilità dell’autore. La capacità di Elia di dare vita e significato a un edificio – una fredda struttura urbana – è un segno della sua profonda connessione non solo con Verona, ma con i suoi elementi più rappresentativi e spesso trascurati. Attraverso un sound indie folk delicato e intimo, la torre diventa non solo un riferimento fisico che emerge dallo skyline, ma un simbolo di stabilità, presenza e memoria per chi vive e attraversa quotidianamente la città.
Il singolo, con le sue melodie dolci e avvolgenti, riesce a rendere la Telecom Tower una sorta di custode silenziosa dei ricordi e delle esperienze di vita di chi, come Elia, ha imparato a vederla sotto una luce diversa. La sua altezza imponente, che domina ogni angolo di Verona, diventa nel testo una metafora di qualcosa che resiste al tempo e ai cambiamenti, rimanendo sempre lì, come un punto fermo.
Quello che sorprende maggiormente è come Elia riesca a far emergere l’aspetto emotivo da un oggetto architettonico. È come se attraverso la sua musica riuscisse a umanizzare la città stessa, facendo sì che persino una torre diventi degna di una serenata. E nel coinvolgere i suoi fan chiedendo loro di inviare immagini della torre per il videoclip, Elia rende Verona non solo lo sfondo dei suoi brani, ma un vero e proprio protagonista, vissuto e condiviso da tutti.
“Telecom Tower” è l’ennesima conferma della capacità di Elia Turra di raccontare una città con una sensibilità fuori dal comune, trasformando gli spazi urbani in metafore di esperienze di vita e legami profondi. Ogni sua canzone è una nuova finestra aperta su Verona, e questo singolo non fa eccezione. Ancora una volta, l’autore dimostra che dietro i luoghi fisici si nascondono storie ed emozioni pronte a essere raccontate.
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