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Ci sono brani che ti arrivano subito al cuore, e “Occhi aperti” di Alice Favaro è uno di questi. Dal primo ascolto, ho sentito che c’era qualcosa di speciale: una sincerità palpabile, una fragilità che non spaventa ma accoglie. È come se Alice avesse trovato le parole e le note che mancavano per esprimere quei sentimenti che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo provato.

La voce di Alice è protagonista assoluta, ma non nel senso di voler primeggiare. È una voce che ti parla, che ti racconta, e che a tratti sembra quasi sussurrarti all’orecchio. Ogni parola arriva nitida, piena di emozione, come un messaggio lasciato per te. C’è qualcosa di terapeutico nel modo in cui interpreta questo brano: la sensazione che stia liberando un peso, e che tu possa fare lo stesso ascoltandola.

L’arrangiamento musicale è perfetto nella sua semplicità. Non c’è nulla di superfluo, ogni strumento è lì per un motivo preciso: il basso che pulsa delicatamente, la chitarra acustica che accompagna come un amico fidato, e quelle leggere pennellate di elettrica che aggiungono profondità. È un tappeto sonoro che sostiene senza mai invadere, lasciando spazio alle emozioni di emergere.

Ciò che rende “Occhi aperti” così speciale, almeno per me, è il tema che affronta. Parla del non detto, di quelle verità che spesso teniamo dentro per paura di ferire gli altri o di esporci troppo. È un messaggio che mi ha colpito nel profondo, perché chi non si è mai trovato intrappolato in quelle catene invisibili? Ma qui non c’è spazio per il rimpianto: Alice ci mostra che affrontare quelle paure, anche con delicatezza, è l’unica strada per ritrovare noi stessi.

Questo brano non è solo musica, è una piccola lezione di vita. Mi ha ricordato quanto sia importante avere il coraggio di guardarsi dentro e affrontare ciò che troviamo, anche se non è sempre piacevole. Ascoltando “Occhi aperti”, mi sono sentito meno solo. E credo che chiunque lo ascolti potrà provare lo stesso.

Alice Favaro ha creato qualcosa di raro: una canzone che non solo si ascolta, ma si vive.

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