Mille Notti non è solo una canzone, ma un abbraccio a chi si sente perso, anche solo per un momento. Una ballata sospesa tra dipendenza emotiva e ricerca di una nuova luce, in pieno stile Happysad, la filosofia che Cicco Sanchez porta avanti con coerenza e delicatezza.
Dopo un anno intenso tra nuove uscite e live, questa intervista si trasforma in uno spazio intimo, dove parole e immagini si intrecciano per raccontare ciò che sta dietro a una canzone che tocca il cuore senza mai essere retorica. Si parla di dolore, certo, ma anche di quel preciso istante in cui, senza saperlo, si comincia a risalire.
🎙 Intervista
“Mille Notti” parla di “dipendenza e solitudine morbosa” ma si illumina di una luce di “coraggio di risalire”. Se dovessi associare un colore o un’immagine specifica a quel momento di svolta, di risalita, quale sceglieresti e perché?
Direi un blu che comincia a schiarirsi, quello dell’alba molto presto, quando il cielo è ancora stanco della notte ma qualcosa dentro inizia a cambiare.
Non è ancora luce piena, non è gioia, ma è quel momento in cui smetti di crollare e inizi lentamente a salire. È fragile, ma vero.
Hai dichiarato che “Mille Notti” non parla direttamente di te, ma di una persona a cui tieni profondamente. Quanto è stato difficile o catartico raccontare una storia così intima e delicata, che non è la tua, ma che hai vissuto così da vicino?
È stato delicato. Quando vuoi bene a qualcuno, raccontarne il dolore ti espone anche al tuo.
Ma la scrittura mi ha aiutato a fare ordine, e spero che questa canzone possa fare lo stesso anche per chi ascolta.
Il tuo mondo “Happysad” unisce persone diverse con un unico stato d’animo. In che modo “Mille Notti” si inserisce perfettamente in questa filosofia, e cosa speri che il tuo pubblico tragga dall’ascolto di questo brano, soprattutto chi magari sta attraversando un momento simile?
Mille Notti è forse una delle canzoni che più rappresenta lo spirito di Happysad: quel confine sottile tra la malinconia e la voglia di restare in piedi.
Non è una canzone che ti dice che andrà tutto bene. È una canzone che ti dice: lo so che fa male, ma non sei solo.
Spero che chi si sente perso, anche solo per un momento, possa riconoscersi. E magari sentire che c’è una via, anche se piccola, anche se lenta.
Dopo aver affrontato temi di rinascita e seconde possibilità con “Mille Notti” e aver avuto un anno molto intenso con diverse uscite e live, c’è un messaggio particolare o un’emozione che vuoi lasciare al tuo pubblico per questa estate 2025?
Vorrei dire una cosa semplice: portatevi dietro solo quello che vi fa bene.
Sembra poco, ma non lo è. Dopo un anno pieno, pieno di emozioni e fatica, io sto cercando questo: leggerezza vera, non quella che nasconde, ma quella che nasce quando finalmente ti togli un peso.
E se c’è una canzone che vi ha fatto compagnia, portatela con voi anche sotto il sole.
Ci rivediamo presto :(: