Skip to main content
Ciao 4Grigio, benvenuto sul MEI. A inizio estate abbiamo parlato del tuo disco “Mondo”, ma ora vogliamo sapere qualcosa in più sul tuo nuovo singolo. Il titolo “Altrodove” è molto evocativo. Come sei arrivato a scegliere questo nome per il tuo nuovo singolo?
Grazie! Volevo descrivere uno stato d’animo particolare, del quale forse non mi parla sufficientemente. Vivendo in America, dove c’è l’abitudine a dare un nome a tutto, ho imparato a fare lo stesso. Una parola che racchiude una sensazione rende la sensazione stessa meno astratta, più narrabile.
Nel brano parli di un luogo interiore dove ci si rifugia in momenti di crisi. Potresti raccontarci come è nata questa idea e cosa rappresenta per te personalmente?
Le persone tendono a fermarsi periodicamente per valutare il percorso di vita intrapreso fino a lì. Quando succede, a volte si rendono conto di non aver raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati nel corso del tempo. La frustrazione che ne emerge può essere paralizzante, e si rimane sospesi tra la voglia di migliorare la propria situazione, e la mancanza di forze che ti permettano di farlo.
Il singolo “Altrodove” segue la pubblicazione del tuo EP “Mondo”. In che modo il percorso che hai intrapreso con “Mondo” ha influenzato la creazione di questo nuovo brano?
“Mondo” è stato il mio primo lavoro autoprodotto. Quell’esperienza mi è servita per capire come scrittura, produzione, pubblicazione, e promozione di canzoni funzionino in un contesto più ampio. Ho acquisito più sicurezza nelle mie capacità. Infatti, ho completato “Altrodove” più velocemente di quanto avessi fatto con i brani dell’EP precedente.
Essendo un cantautore romano trapiantato a New York, come pensi che questo cambiamento di contesto culturale abbia influenzato la tua musica e i tuoi testi?
L’esperienza negli Stati Uniti mi ha dato una maggiore consapevolezza del mondo musicale pop, ricco di talento e di sfumature che non avevo colto vivendo in Italia. Ho incorporato sonorità elettroniche all’interno delle mie radici più melodiche, creando un connubio che mi piace molto.
Hai suonato su molti palchi. C’è un’esibizione che ricordi particolarmente? Come pensi che la tua esperienza live influenzi la tua scrittura e produzione?
Quando vivevo in Italia, mi esibivo spesso su palchi romani. Non ricordo una serata in particolare, ma quello di cui vado più orgoglioso sono i concerti a scopo di beneficenza.
Infine, come descriveresti il tuo percorso artistico fino ad oggi e cosa pensi riservi il futuro per 4Grigio?
Il mio è un percorso di sperimentazione: per me, l’autore e il produttore devono approcciarsi alla musica come degli artigiani: provare cose nuove, definirle, e poi farle funzionare all’interno di un contesto più fruibile dall’orecchio dell’ascoltatore. Questo è quello che vorrei continuare a fare in futuro: sviluppare uno stile personale che viva dentro il mondo pop. Ci saranno nuove canzoni in futuro.

Lascia un commento