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“All’interno della traccia di Codice troverà senza dubbio accoglimento sia il tema della musica di tradizione sia il riferimento ai gruppi folclorici, ai gruppi corali e alle bande musicali con la stabilizzazione delle linee di finanziamento attualmente presenti”. Lo ha annunciato il direttore generale Spettacolo dal vivo del ministero della Cultura, Antonio Parente, a conclusione della seconda delle quattro giornate di incontri con le categorie e gli artisti in vista del varo del Codice dello spettacolo. Oggi è stata la volta del settore della musica. L’iniziativa, dal titolo: “Verso il primo codice dello spettacolo”, è coordinata dal Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi. Al termine della riunione, Parente ha riepilogato dieci punti di cui il MiC terrà conto nel lavoro di stesura dei decreti attuativi della delega al governo sul Codice dello spettacolo. In particolare, Parente ha richiamato: “Riconoscere il valore dell’autore, il ricorso alle nuove tecnologie in ambito musicale, il tema dei premi e di corsi e concorsi per le relazioni coi territori e la valorizzazione dell’attività concertistica e dei festival. C’è poi il tema della divulgazione con particolare attenzione al rafforzamento del rapporto con le emittenti radiotelevisive, l’inserimento nei programmi curriculari dello studio della musica, del teatro e della danza e delle arti circensi che renderà necessario un confronto con il ministero dell’Istruzione e, in questo senso, la necessità di destinare quota parte del Fondo per lo spettacolo all’attività di formazione. Si è parlato poi di conservatori che fanno capo a un ambito diverso, quello della formazione universitaria e con il Codice sarà affrontato anche il tema di riordino delle scuole di eccellenza musicali. Serve poi una semplificazione burocratica innanzitutto del percorso a livello amministrativo nei confronti degli operatori economici. C’è infine il tema dei controlli che – ha sottolineato in conclusione Parente – è essenziale”.

Fonte: www.agcult.it