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Nel fiore dei tuoi danni è il nuovo album di Alteria, un disco rock che arriva come una ventata d’aria fresca nella scena italiana. Abbiamo parlato con lei di Maneskin (“sono fighi”), del corpo delle donne (da Madonna a Rose Villain) e di come il rock resti un genere vivo e pulsante.

Il rock in Italia è femmina?

Alteria è mamma, speaker radiofonica e cantante. La sua voce la sentite ogni mattina su Virgin Radio, dalle 9 alle 11, con “Morning Glory”. Ma ora, dopo anni di musica e palchi condivisi con giganti come Aerosmith, Red Hot Chili Peppers e Litfiba, torna con un nuovo album, Nel fiore dei tuoi danni, che segna un nuovo capitolo della sua carriera.

Un disco che parla di crescita, di ripartenza, di radici che si rafforzano e rami che si espandono. Ed esce proprio il 21 marzo, primo giorno di primavera. Coincidenza? No, simbolo.

“Se non si ha nulla da dire, è meglio stare zitti”

“Questo è il mio quarto album, ma per me è come se fosse il terzo, perché è il terzo in italiano” ci racconta Alteria. “Riprendere a scrivere dopo il lockdown non è stato semplice. Anzi, all’inizio è stato un vero casino. Ma sentivo che avevo bisogno di farlo. Ho dovuto forzare un po’ la mano, ma alla fine il disco ha preso forma.”

Alteria è un’artista che non si butta nella mischia tanto per fare. “Se non si ha nulla da dire, è meglio stare zitti. Non scrivo a comando, ma quando sento che ho davvero qualcosa da raccontare.”

Testi sessisti e violenti? “No, grazie”

Negli ultimi anni si è parlato molto della violenza nei testi di alcuni generi musicali, in particolare nel rap e nella trap. Alteria ha le idee chiare: “Per me non è solo una questione estetica, ma anche di morale e buon gusto. Se l’unico appiglio è la brutalizzazione di certi temi, l’offesa, la volgarità fine a se stessa, allora no. Sarò old school, ma no, grazie.”

E il rock, che storicamente ha sempre giocato con l’eccesso? “Certo, anche nel rock ci sono stati testi sopra le righe, ma spesso erano più simili a sceneggiature di film horror. Penso ai Misfits, ad Alice Cooper. Era una forma d’arte, non una banale esaltazione della violenza. Oggi invece sembra tutto appiattito.”

I Maneskin? “Sono fighi”

“Oggi l’immagine è importante. I Maneskin lo hanno capito benissimo. Victoria è un personaggio fortissimo. Sono fighi, hanno costruito una band che sa comunicare e ha un’identità precisa. Li rispetto.”

Il corpo delle donne: da Madonna a Rose Villain

Si parla tanto di libertà, di provocazione, di sessualità. Madonna con Erotica ha fatto scandalo negli anni ’90, ma oggi siamo davvero più liberi? “Madonna era avanti anni luce, altro che le polemiche di oggi. Oggi abbiamo artisti come Rose Villain, che ha una sua estetica, un suo stile, e si prende la scena. Ma la verità è che c’è ancora tanto da fare per liberarsi da certi pregiudizi.”

Il rock in Italia ha ancora un futuro?

Alteria non ha dubbi: “Sì, ce l’ha. Certo, oggi il mercato va in altre direzioni, ma il rock non muore. Cambia, si trasforma, e chi ha qualcosa da dire troverà sempre la sua strada. E io non vedo l’ora di tornare a sudare sui palchi.”

 

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