In un 2023 nel quale la libertà di opinione è troppe volte messa a repentaglio, Andrea Ra non ha paura di dire e fare quello che ama e pensa. Lo dimostra con il nuovo singolo “Monte Shasta”, recentemente pubblicato da Contempo Records. Oggi Andrea è nostro ospite per parlarne senza censura alcuna.
1 – Ciao Andrea e ben trovato. Siamo felici di parlarne di nuovo di te. Per prima cosa, come stai? Come hai passato questi ultimi anni così strani per tutti?
Ciao sto bene grazie, il piacere di ritrovarmi qui è tutto mio.Sono abbastanza stanco ma felice e fiero più che mai di essere ancora qui a “lottare”. Chi mi segue sa bene quanto negli ultimi tre anni il mio impegno sia stato forte e continuo nel raccontare e denunciare ciò che stava accadendo. Basta guardare i miei videoclip Mi vuole sigillare (Gates) e Dipendenza in cui ho cercato già due anni fa di descrivere la follia di un Mondo impazzito, sull’orlo di una continua crisi di nervi all’interno di un Truman Show.I risultati di tanta sofferenza, dolore, discriminazioni e solitudine li abbiamo visti e continuiamo a vederli anche oggi… Quando ho raccontato pubblicamente il patto infame tra Musica e Potere molti pensavano che fossi diventato pazzo, alcuni hanno fatto finta di non sentire e altri mi dicevano – ovviamente solo in privato – che avevo le palle e avevo ragione ma che non mi conveniva espormi. Ora che l’attualità ha svelato ciò che avevo denunciato pubblicamente più volte, molti di quelli ora mi ringraziano, si scusano e mi abbracciano.Se fai parte e segui il mio Canale Telegram sai bene di cosa parlo 🙂
2- Abbiamo ascoltato Monte Shasta, il tuo nuovo singolo. Un lavoro in pieno stile Ra, che cattura per tecnica, libertà espressiva, concettualità. Ci racconti quando è nata in te l’idea di questa canzone e in che modo ha preso forma?
Ti ringrazio per aver posto attenzione al discorso stilistico, alla tecnica e al messaggio veicolato all’interno di un brano che volutamente passa dal 4/4 a tempi dispari per cercare di trasmettere anche musicalmente una certa instabilità ed inquietudine emotiva. Oggi per alcuni sembra spesso più importante parlare della marca di scarpe che indossi piuttosto che approfondire concetti e costrutti stilistici musicali di una canzone. Forse è più facile, lo so… ma è comunque molto desolante perché ci si sofferma nel 90% dei casi sempre e soltanto solo alla superficie senza mai approfondire nulla. E’ l’effetto Social. Qualcuno che conosco in una canzone diceva: “Brucia i Social”… Ma chi era?Ho scritto Monte Shasta nel 2018 e l’ho incisa nel 2019. Solo oggi poi sono riuscito a pubblicarla. E’ una canzone dove c’è una forte denuncia politica e sociale – che qualcuno crede si riferisca solo all’attualità -. In realtà alcune vicende possono ritrovarsi ciclicamente nella Storia dell’Uomo proprio per il fatto che il concetto di Libertà è universale e va ricercato sempre. Monte Shasta prende spunto dalle leggende mitiche del Monte Shasta che si intrecciano con Firenze, L’alchimia, le mie vite precedenti, gli alieni, Ettore Maiorana, la Massoneria, La grotta della Sibilla Appenninica, Antoine de la Salle, Cecco d’Ascoli e molto altro. Il Mito mi serviva per veicolare concetti che in fondo non hanno né tempo né spazio. Nel videoclip di MONTE SHASTA che uscirà a breve è tutto abbastanza inquietante, ma chiaro.
3 – Al tuo fianco, tuo figlio James Rio alla batteria. E’ bello vedere padre e figlio collaborare ed è bello vedere un giovanissimo già con le idee così chiare e votate ad una musica complessa e densa di significato. Come è stato lavorare insieme? Sappiamo che James ha anche partecipato agli arrangiamenti.
La mia gioia più grande è avere il privilegio di essere il bassista cantante di un batterista come James Rio. Lui non è di questo Mondo e mi ha salvato la vita diverse volte. Il fatto che sia mio figlio ha reso il nostro rapporto ancora più unico e simbiotico anche a livello musicale. Ci siamo rincontrati nuovamente anche in questa vita e, a quanto pare, abbiamo anche qui un compito da svolgere insieme. Ci lega una forte passione per la Musica sebbene io mi senta molto più limitato rispetto alle sue competenze e capacità..In realtà James proviene dal mondo della musica classica dove ha studiato e continua a studiare anche Percussioni e Pianoforte, oltre che la batteria. Ciò che mi ha sempre sorpreso di lui, oltre all’enorme curiosità musicale, è la facilità con cui passa senza problemi dalla dolcezza classica di Chopin al metal brutale dei Meshuggah. Apprezzo particolarmente questo tipo di apertura mentale che spesso le Scuole di musica cercano di annullare e limitare e che invece andrebbe fortemente caldeggiato. Nel mio studio ascoltiamo, proviamo registriamo insieme da oltre 7 anni e, per lui, questa è stata senza dubbio una palestra che io stesso non sono riuscito a fare neanche in 20 anni di lavoro. Il primo singolo (Novembre) lo ha registrato all’età di 14 anni. Da allora abbiamo lavorato molto sia live che in studio.Devo dire che in 30 anni di attività mi è capitato di suonare con diversi batteristi nazionali ed internazionali sia in studio che in tour e molti di loro in questi anni mi hanno contattato congratulandosi con James. Qualcuno mi ha confessato – solo in privato ovviamente – di non riuscire a risuonare alcuni suoi passaggi col doppio pedale su “Mi vuole sigillare (Gates)”. Commenti così belli giunti da batteristi e musicisti professionisti fanno sempre molto piacere. Quello che spero di aver insegnato a mio figlio, comunque, è essenzialmente che il successo in fondo è poter fare quello che ami ed essere libero di dire e di fare ciò che pensi. Molti confondono il successo con la popolarità, con i like e con gli zeri del conto corrente in banca. Noi no. La libertà è sempre più importante e non esiste senza Verità. E la prima verità è quella che devi dire a te stesso.
4 – Monte Shasta anticipa il disco Urlo Eretico disponibile dal 21 aprile. Cosa ci puoi spoilerare di questo lavoro?
E’ un disco che racconta una storia particolare in cui tutti gli episodi sono collegati all’interno di un Concept. Si chiamerà URLO ERETICO, laddove il richiamo all’Eresia rimanda al suo significato etimologico più profondo: la “Scelta”. Molti sbagliando, associano l’Eresia esclusivamente a un concetto negativo. Eretico invece è colui che ha il coraggio di scegliere nonostante un Mondo di inquisitori dove per poter andare avanti – ancora oggi – molti non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e devono abiurare ed autocensurarsi per far parte di una farsa ricolma di falsi e di corrotti. L’eresia quindi si lega strettamente ad un più alto concetto: la Libertà… E la libertà si paga. Ma il discorso è lungo e non ti spoilero altro 🙂 Musicalmente sarà un mix tra rock, prog e metal dove non mancheranno anche episodi più intimi che sorprenderanno tanti che conoscono i miei vecchi album. L’Album uscirà sia in Cd che in Vinile per l’etichetta storicamente più prestigiosa nell’ambito alternative Rock: la CONTEMPO Records.
5 – Andrea, grazie per essere stato con noi. Vorremmo ripagare la tua disponibilità lasciandoti piena libertà espressiva in queste ultime righe, quindi concludi come meglio credi questa nuova chiacchierata.
Sono io a ringraziare voi per questo spazio di libertà. Chiudo brevemente dandovi appuntamento Ven 21 aprile al Wishlist di Roma dove presenterò ufficialmente il mio nuovo Album URLO ERETICO e da dove partirà il Tour. Tutte le date e le info le potrete trovare sui miei social Facebook Instagram YouTube Telegram e Bandcamp.Grazie e (spero) a presto.