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Tra le strade di Faenza, durante il MEI 2025, l’aria vibra di musica, incontri e parole. In tre giorni dedicati alla scena indipendente italiana, artisti e pubblico hanno condiviso un unico spazio di libertà e confronto. Ai nostri microfoni La Commare, i Mescalina e Davide Amati hanno raccontato cosa rappresenta per loro il MEI e il senso profondo di fare musica oggi in maniera indipendente.

Per La Commare, l’indipendenza è “una responsabilità e una conquista quotidiana”, fatta di scelte sincere e di coraggio nel portare avanti la propria visione artistica. Un percorso dove l’autenticità resta la bussola.

I Mescalina parlano del MEI come di “un luogo d’incontro e di energia”, dove la musica si fa condivisione e confronto diretto con il pubblico. Per loro, l’esperienza live resta il cuore pulsante del fare musica: il momento in cui l’indipendenza si traduce in connessione reale.

Davide Amati, invece, sottolinea quanto il MEI rappresenti un punto di partenza e di ritorno per chi crede nella musica come ricerca personale. “Qui ci si sente parte di una comunità che ti ascolta e ti spinge a migliorarti”, racconta, lanciando anche un messaggio ai giovani artisti: credere nella propria voce, senza cedere alle logiche del mercato.

Tre esperienze diverse, una stessa consapevolezza: l’indipendenza non è isolamento, ma dialogo, collaborazione e visione condivisa. Il MEI continua così a essere il luogo dove la musica italiana più autentica trova spazio, riconoscimento e futuro.

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