Nel trentennale del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, Eugenio Finardi riceve il riconoscimento come Artista Indipendente dell’Anno, un premio che celebra una carriera irripetibile e un percorso umano e musicale fondato sulla libertà, l’etica e la ricerca continua.
Durante la manifestazione di Faenza, Finardi ha raccontato in un’intervista a cura di @lobashow_ la sua visione dell’indipendenza oggi: non come etichetta, ma come atteggiamento culturale e morale.
“Essere indipendenti oggi significa avere ancora qualcosa da dire con sincerità, senza piegarsi ai meccanismi del mercato.
La musica non cambia il mondo da sola, ma può cambiare chi lo abita.”
Una conversazione profonda, lucida e appassionata, che attraversa la sua storia d’autore e il senso di fare musica in un’epoca in cui il coraggio creativo è una forma di resistenza.
Con la sua inconfondibile voce e la capacità di leggere il presente senza smettere di cercare il futuro, Finardi continua a incarnare ciò che il MEI rappresenta da trent’anni: una comunità libera, visionaria e indipendente.
📸 L’intervista completa è disponibile su Instagram:
👉 Guarda l’intervista di lobashow_ a Eugenio Finardi



Al giorno d’oggi l’indipendenza è TUTTO.
Lo ha dimostrato Eugenio con il suo ultimo splendido disco, lo hanno dimostrato gli Estra, premiati l’anno scorso.
Avanti così.