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AUDIOCOOP: INDISPENSABILE RAFFORZARE LA RETE DI SOSTEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ALLA MUSICA INDIPENDENTE DEL NOSTRO TERRITORIO

AUDIOCOOP E DEI BIG DEL LISCIO PER UN RICONOSCIMENTO DELL’ACCADEMIA DEL FOLKLORE ROMAGNOLO PER LA FORMAZIONE DI GIOVANI MUSICISTI,  ARTISTI E COMPOSITORI DELLA GENERAZIONE Z PER NUOVA FORMAZIONE E NUOVE COMPOSIZIONI PER IL NUOVO LISCIO

AudioCoop, l’associazione con sede a Faenza che raccoglie l’adesione di circa 300 piccole realta’ musicali indipendenti ed emergenti italiane,  sara’ presente al Womex a Manchester dal 24 al 27 ottobre grazie all’ICE e altri partner insieme a tante altre realta’ italiane.

Ecco gli espositori italiani:ITA Womex Brochure 24 v6 DEF (1)

AudioCoop e’ presente all’interno del Padiglione Italia realizzato da Ice con Regione Emilia-Romagna e altri partner.

L’Emilia-Romagna, lo dice qualsiasi indagine statistica, e’ una delle regioni italiane ed europee a piu’ forte tasso artistico musicale, con nomi di rilievo nazionale e internazionale in ogni genere e stile, e a piu’ forte consumo musicale del nostro paese. 

E’ quindi stato indispensabile e utile il grande lavoro realizzato attraverso le diverse Leggi Regionali che hanno finanziato formazione, produzione, circuitazione, festival e tanto altro a favore delle giovani realta’ emergenti e di tutta la filiera favorendo anche l’internazionalizzazione.

Un lavoro utile e proficuo certamente tra le eccellenze regionali del nostro paese.

Per la prossima legislatura serve fare un salto di qualita’ per rafforzare ulteriormente tale rete. In che modo?

Favorire le giovani generazioni intanto favorendo il sostegno alla ricca rete dei club e circoli della nostra regione con particolare attenzione a quelli di piccole dimensioni capaci di ospitare gli artisti esordienti alle prime uscite con le loro nuove produzioni,  alla ricca rete regionale dei contest giovanili da Piacenza a Rimini unendoli in un unico progetto coordinato che permettono di scoprire nuovi talenti e favorire il ricambio e il rinnovamento, favorendo una formazione aggiornata e costante che permette la realizzazione e la produzione delle nuove proposte artistiche delle nuove generazioni. 

Allo stesso tempo serve creare in regione un polo specializzato di tipo fieristico che raccolga tutti gli input e faccia diventare la Regione Emilia – Romagna un punto di riferimento per quel week end per la nuova musica in Italia in tutte le sue declinazioni facendo lavorare insieme i marchi piu’ importanti presenti in regione oltre a favorire una maggiore internazionalizzazione di tutta la filiera.

Infine, fondamentale la creazione di una rete operativa e concreta di Regioni attive come la Regione Emilia – Romagna su tali punti per dare ancora maggiore spinta alle singole azioni regionali con la capacita’ maggiore di aggregare intorno a tali progetti il Ministero della Cultura, la Rai, l’Ice e altri soggetti indispensabili per la crescita e lo sviluppo della nuova musica creativa, originale, inedita e innovativa, creata da artisti e musicisti di grandi capacita’ e competenze, alternativa alla deriva del mainstream commerciale attuale. 

Si digitalizzi e internazionalizzi il patrimonio culturale del folklore emiliano-romagnolo, si sostengano club e balere, feste e  festival e si continuino a sostenere le nuove produzioni.

AudioCoop: ecco i cinque punti per la crescita e lo sviluppo del folklore emiliano-romagnolo dopo il boom del 2024 grazie alla partecipazione dei Santa Balera al Festival di Sanremo 2024.

AudioCoop, l’associazione di 300 piccole realta’ musicali indipendenti del circuito del MEI, e’ pronta a partire insieme alla Regione Emilia – Romagna, all’Ice e tanti altri partner italiani presenti nel Padiglione Italia per il Womex, la fiera mondiale della musica folk, world, etnica e dintorni, che si tiene a Manchester dal 24 al 27 ottobre prossimi.

In tale occasione, dopo avere partecipato all’importante convegno sul Futuro del Liscio, organizzato nei giorni scorsi dal Comune di Rimini, lancia un appello regionale sul settore del folklore che  si rivolge ai candidati alla presidenza della Regione Emilia – Romagna per dare un Futuro alla grande tradizione del nostro patrimonio musicale.

E’ cos’ che si chiede l’istituzionalizzazione di un’Accademia stabile del Folklore Romagnolo con un’orchestra di Giovani stabile e un campus continuo per la realizzazione di nuovi brani attuali legati al liscio, alla filuzzi e al folklore emiliano-romagnolo. 

L’Accademia del Folklore Romagnolo, da un’idea nata da Luca Medri di Cosascuola Music Academy in collaborazione con Giordano Sangiorgi, patron del Meeting delle Etichette Indipendenti, ha riunito oggi al MEI di Faenza i suoi Stati Generali di Docenti e Studenti all’inaugurazione del MEI 2024 a Faenza in occasione del Premio Arte Tamburini, la cantante faentina recentemente scomparsa, che per prima ha inciso Romagna Mia su disco 70 anni fa con il Maestro Secondo Casadei  e ha fondato il mitico Folklore di Romagna, prima donna imprenditrice nel settore del liscio.

Tutti gli interventuti, dopo il saluto del Sindaco di Faenza Massimo Isola,:  Roberta Cappelletti, Luana Babini, Giordano Giannarelli, Ezio Tozzi, Gabriele Zaccherini, Raffaele Calboli, Jastin Visani, Davide Salvi, Idilio Nicolucci, Loris Ceroni, Claudio Bruciaferri, Alvio Focaccia e Nicolo’ Quercia, coordinati da Luca Medri e Giordano Sangiorgi,  hanno valutato positivamente il lavoro di tale scuola che ha fatto emergere la passione verso il liscio da parte di molti giovani musicisti e cantanti romagnoli e che ha dato vita, insieme alla struttura della Casa della Musica di Faenza, la nuova orchestra della Generazione Z del Liscio Santa Balera con un’eta’ media di 18 anni che ha portato al Festival di Sanremo 2024 il liscio con i 70 anni di Romagna Mia insieme alle Famiglie Casadei . Un risultato straordinario che merita che l’Accademia del Folklore Romagnolo per dare un futuro al liscio approcciandolo alle nuove generazioni diventi un indirizzo riconosciuto dalle istituzione come Scuola di Musica e possa ottenere quei sostegni istituzionali che merita e per dare nuova linfa alla ricca rete di eventi di liscio realizzati quest’anno come la Notte del Liscio, Cara Forli, Birichina, Liscio Street Parade, le Settimane del Liscio, il Festival della Filuzzi e tanti altri eventi..

Per questo, coordinati da Giordano Sangiorgi,  tutti facciamo appello per il riconoscimento dell’Accademia del Folklore Romagnolo attraverso un riconoscimento e un sostegno, in primo luogo, della Regione Emilia – Romagna, del Ministero della Cultura, del Mistero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro insieme agli Enti Locali coinvolti per una formazione sul liscio, sula filuzzi e sulla tradizione del folklore emiliano-romagnolo che guardi al futuro e possa consegnare alla Generazione Z di oggi il futuro della grande musica dei Giganti del Liscio.

Inoltre si richiede  come sta accadendo con la partecipazione al Womex un costante lavoro di internazionalizzazione del liscio vista la forza di Romagna Mia, una delle dieci canzone italiane piu’ note nel mondo, e di urgente digitalizzazione di tutto l’archivio storico del liscio affinche’ tali brani sian o facilmente reperibili sullo smartphone delle nuove generazioni.

Non puo’ mancare infine un riconoscimento insieme ai club anche delle balere storiche della regione insieme ai festival e alle feste e al consolidamento degli eventi istituzionali realizzati con grande successo (Notte del Liscio, Cara Forli, Birichina, Liscio Street Parade, Il Liscio nella Rete del MEI per lo scouting tra i giovani, Circuito Santa Balera e tante altre) e alle nuove produzioni tutelando e attivando un circolo virtuoso in tale settore e sostenendo quegli spazi dal vivo che continuano a proporre musica , indipendente e/o liscio, della nostra regione, oltre ad attivare costantemente dei percorsi di aggiornamento per tutta la filiera del liscio e facilitare il costante incontro tra mondi musicali diversi e tra le diverse generazioni.

Tutto questo per proseguire a riempire di contenuti il progetto regionale www.vailiscio.it e collegato strettamente con il brand del turismo della riviera romagnola diventi il ricco dossier da presentare a breve al Ministero della Cultura per chiedere la candidatura del Liscio come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, un obiettivo a portata di mano che darebbe grande ritorno di immagine, economico e turistico al nostro territorio regionale.

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