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É uscito giovedì 29 febbraio 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco del Sig. Solo, fuori su tutte le piattaforme digitali per Gelo Dischi e in distribuzione Believe Music Italy. Lui è l’alter ego di Andrea Cipelli, già celebre per la sua collaborazione con DenteBaustelle e L’Officina della Camomilla. Il disco vanta la preziosa collaborazione di Andy Bluvertigo.

Il Sig. Solo ci regala cinque nuove tracce, cinque nuove scintille elettro pop nelle quali perdersi, soli, in una casa degli specchi, dove ogni riflesso moltiplica le possibilità di ritrovarsi e riconoscersi.

Noi abbiamo voluto farci raccontare del suo passato, quello che lo vedeva impegnato nella scena indie, ma anche di quali possono essere le sue influenze musicali di respiro internazionale, e molto altro. Ecco com’è andata!

Ti ricordi come mai hai scelto il nome Sig. Solo”? Lo usavi anche da turnista?

Si mi ricordo molto bene: nel solaio della casa dove mi ero trasferito, avevo trovato una piccola tastiera, di quelle con una decina di basi già precucinate, poteva essere di inizio anni 80, quella con cui ho confezionato in casa i miei primi 2 lavoretti TEMPO A (L) TEMPO e IL CENTRO E COMMERCIALE. Quando mi chiesero di portare dal vivo le canzoni, mi trovai a dover capire anche in che modo chiamare la nuova situazione e ho scelto appunto Sig.Solo, in primis proprio perché mi presentavo effettivamente da  solo sul palco. Solo durante le prime esibizioni mi resi conto di quanto me lo sentissi ben cucito addosso e di quanto mi facesse sentire a mio agio. Mi piace ancora oggi e naturalmente lho sempre usato, sia nei credits dei dischi ai quali ho lavorato come arrangiatore e musicista, sia nei live, in particolare nei vari tour con Dente, per i fans sono sempre stato Sig. Solo.

Come pensi che ti abbia influenzato nella musica, nellapproccio alla musica o in altro, la tua collaborazione con Andy dei Bluvertigo? E come vi siete conosciuti?

In realtà non credo più di tanto, siamo coetanei, per tanto è certamente molto più verosimile che siano le medesime influenze musicali ad accomunarci. Ai tempi dei Bluvertigo rimasi molto colpito e affascinato dalla loro proposta, evidentemente riconducibile ad artisti quali Depeche Mode, David Bowie, Talking Heads, Roxy Music  e sapientemente miscelato. Per questi motivi ho pensato potesse essere proprio la persona giusta alla quale presentare il mio lavoro. Non mi sono sbagliato, abbiamo trovato subito una forte affinità e lui insieme al produttore Andrea Ravasio, ha saputo come meglio non si sarebbe potuto immaginare, trovare il guizzo che mancava, mantenendo praticamente inalterato il lavoro che gli avevo presentato. Ebastata una telefonata e lascolto dei provini già all80% per definire in maniera molto fluida tutto ciò che oggi potete ascoltare.

E quando hai capito che eri 2? A cosa fa riferimento il titolo del tuo disco?

Il dualismo che sento da sempre, le contraddizioni, le opposizioni che ogni anima porta con se, ho voluto giocare su questo tema sempre molto affascinante e credo a dire il vero molto comune e si sa, non sempre di facile gestione, creatore di sbagli tanto quanto di possibilità, in questo disco forse più che in altri lavori, il vero propulsore creativo del progetto Sig.Solo in dialogo continuo con il suo alter ego Andrea Cipelli, che sono io…che sono anche Sig. Solo.

SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/4Lz5iCBt55UMfl4UtrfgQ9?si=UlFcuyVCSEuGNZI681Evlw

E come è cambiata Milano dal punto di vista musicale?

Ho frequentato Milano soprattutto nel lungo periodo di collaborazione con Dente, vivendo in prima persona il bel movimento cantautorale che stava ritornando dopo un periodo, gli anni 90, in cui sono state le band protagoniste della scena indipendente. Grazie a Dente e alla sua visione nuova è stato bello creare una proposta diversa che ancora oggi, nella sua evoluzione, risente certamente di quegli slanci autentici che hanno lasciato un segno indiscutibilmente ancora molto presente.

Riuscirai a portare questo disco anche in tour?

Sarebbe sicuramente mia intenzione, il progetto necessita di un approccio un podiverso da quello di un live classico, dovremo insieme a Gianluca Gambini e Andrea Maffini, trovare la formula efficace e credibile per strutturarlo con lausilio di qualche macchina infernale. Spero davvero di riuscirci, le idee e la voglia non mancano.