Chi fa il mestiere del critico musicale vive di segnalazioni, come fossimo marescialli dei carabinieri. Un tempo ci arrivavano dagli uffici stampa, volendo direttamente dai discografici. Oggi più spesso dagli artisti, specie quelli indipendenti, e molto ma molto spesso da un giro di ascoltatori che sono anche lettori, che ci aiutano a scovare musica in questa sorta di quotidiana blitzkrieg che ci impedisce di trovare angoli in cui ripararci, figuriamoci ascoltare cose decenti. Quindi chi fa il mestiere del critico musicale, come il sottoscritto, passa le giornate anche a smistare messaggi, su Whatsapp, su Messenger, sui DM di Instagram, a volte, raramente, via mail, di gente che di dice “ascolta questo” o “ascolta quello”.
fonte: https://mowmag.com/culture/tamango-e-marco-castello-su-tik-tok-sono-tormentoni-piu-diffusi-delle-tettine-cari-discografici-fatevi-due-conti