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ualcosa di pericoloso e al contempo poetico in Occhi Scuri di GARGANE, un intreccio sensuale tra un’antica poesia russa, il fuoco della chitarra manouche e le danze ipnotiche del merengue dominicano.

Occhi Scuri è il primo capitolo del nuovo progetto di GARGANE, artista variegato e multiforme sempre pronto a mostrare nuove facce di sé tramite i generi che riesce a incanalare nella sue folle produzione musicale. Il brano racconta una storia d’amore bruciata male, una notte paradossale, sporca e dolce, che resta addosso come cioccolato fondente sulle labbra. GARGANE non è un semplice cantautore, ma un viandante narratore che unisce la slam poetry, il gipsy jazz e l’esperienza del busking internazionale. Nel nuovo singolo tutto ciò prende forma con un arrangiamento incandescente che omaggia Django Reinhardt – da cui prende in prestito e reinterpreta il tema di Les Yeux Noirs – portandolo a braccetto nei vicoli assolati del Sud, tra flamenco, latin folk e ballate gipsy.

Registrato con Davide Cristiani presso il Groundfloor Studio di Modena, il nuovo singolo del romantico GARGANE, porta avanti il viaggio iniziato con Sigaro Thailandese, primo EP dell’artista. Occhi Scuri è il primo passo che conduce a Zemiàn, nuovo album in uscita nel 2025, un brano che si snoda su quel crinale emotivo, personale cifra stilistica dell’autore: un luogo dove la danza incontra la preghiera e le forme esoteriche, in cui il ritmo si fa racconto e la voce, calda e densa, diventa l’unico strumento in grado di raccontare un amore che dalla tragedia culmina nel sogno.

Il brano è un invito a perdersi a tutti gli effetti e lasciarsi galleggiare come trasportati a riva dalle onde d’un mare gigantesco. Perdiamoci dunque nel ballo con una sconosciuta, nei chiaroscuri di un amore pericoloso e criminale, o semplicemente nel racconto di chi ha imparato a far vibrare le parole come corde tese. La musica di GARGANE non chiede di essere capita, ma solo ascoltata.

Occhi Scuri esce il 13 giugno con il supporto e il management di SIGLA, una giovane startup culturale modenese specializzata in produzione eventi, management artistico e attivazione di reti collaborative. Il nuovo singolo di GARGANE è il primo passo di merengue che invita a una danza dai toni spirituali: ci sarà da divertirsi e sicuramente da ballare.

Tour:

  • 9 Maggio – Green Festival Temple Theatre (MO)
  • 17 Maggio – Boscourbano (MO)
  • 18 Maggio – Fusi Orari (MO)
  • 25 Maggio – Via Gallucci (MO)
  • 15 Giugno – Pratello (BO)
  • 21 Giugno – Cortile Città Futura (MO)
  • 27 Giugno – Notti in Partecipanza (MO)
  • 13 Luglio – Weller Festival (RE)
  • 9 Agosto – Stralunato Festival (MO)

GARGANE, pseudonimo di Andrea Garganese, è un cantautore e musicista indipendente con
un’anima romantica e le radici nel folk. Con uno stile narrativo ricco di influenze – dal gipsy jazz al folk
sudamericano, dal cantautorato italiano alla poesia performativa – GARGANE costruisce un universo
musicale personale in continuo mutamento che unisce storie, ritmo e suggestioni visive in una forma
di concerto poetico che è al tempo stesso spettacolo e rito collettivo. L’imprevedibilità dell’artista si
rintraccia nella sua capacità di presentarsi ogni volta sotto vesti differenti: un mascalzone gentile, un

po’ galantuomo, un po’ sornione, un musicista poliglotta e multigenere che riesce a farla franca anche
sui ritmi più spinosi e inaspettati.
Dopo diverse esperienze musicali, tra cui quella con la Manjola Folks Band (con cui pubblica un
disco nel 2011), dà vita al progetto solista, esordendo nel 2021 con l’EP Sigaro Thailandese. Nel
disco, registrato in presa diretta presso lo studio Bombanella di Davide Cristiani, già si individuano i
tratti caratteristici del sound di GARGANE, mescolanze timbriche, cambi di ritmo e testi potenti. Il
2025 è invece l’anno di Zemiàn, nuovo album che raccoglie l’eredità dell’EP di debutto, ampliandone
la visione e la ricchezza sonora, aggiungendo infatti la batteria, il contrabbasso e diverse
collaborazionii con musicisti e artisti del territorio emiliano. Anche per questo secondo progetto si
affida alla produzione di Cristiani. Le grafiche dei due album sono legate da un immaginario visivo
denso e teatrale, che racconta il mondo caleidoscopico dei personaggi delle sue canzoni.
Influenze: Paolo Conte, Vinicio Capossela, Django Reinhardt, Baden Powell, Dave Matthews Band,
Buena Vista Social Club.
Credits: Testo e musica di Andrea Garganese. Tema di: Django Rainhardt.
Registrazione, mix e master di Davide Cristiani presso il Groundfloor Studio.
Artwork di Luca Longi (Lufo). Foto di Federico Sigillo
Musicisti:
● Daniele Turrini (chitarra elettrica – cori)
● Natan Toselli (percussioni, conga, bongo – cori)
● Simone Allegretti (contrabbasso)
● Niccolò Bertoni (batteria -cori)
● Andrea Garganese (chitarra acustica, banjo – voce principale, cori)

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