C’è un’ora precisa in cui la realtà si scioglie e tutto torna a vibrare: il buio della notte, le luci soffuse, i pensieri che diventano visioni. È da lì che nasce “Noi della notte (A.M.)”, il primo disco de Il Nesso 139, fuori l’11 luglio per Honiro Publishing. Un viaggio introspettivo e sonoro che attraversa le ore più fragili e potenti della giornata, quando la coscienza si fa musica e la solitudine diventa luogo di costruzione.
Andrea Junior Foresi, classe 2006, dà voce a un progetto maturo, stratificato, dove ogni brano ha l’orario preciso in cui è nato, come se il tempo stesso avesse dettato il ritmo della narrazione. Dalla delicatezza malinconica di “Solo un ricordo” all’energia ruvida di “Vaffanculo”, fino alla bellezza rarefatta di “Trampolini”, il disco racconta notti senza sonno, desideri sospesi, identità in divenire.
L’immaginario è quello dei Nottambuli di Hopper, anime silenziose che si sfiorano nei margini della città. “Abbiamo pensato a questo disco circa tre anni fa”, racconta l’artista, “e quando il suono è diventato coerente, ha rispecchiato in toto il mio messaggio notturno: brano dopo brano, vivo le emozioni più pure proprio di notte”.
Il Nesso 139 costruisce così una narrativa coerente e profonda, dove l’introspezione si fonde con un sound in evoluzione, lavorato con Riccardo Schiavello e Matteo Portelli tra il 2022 e il 2023. Il risultato è un concept album che abita il buio non con timore, ma con consapevolezza. La notte, in fondo, è il tempo perfetto per immaginare un futuro nuovo.
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