Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei principali store online da BELIEVE DIGITAL, mercoledì 2 luglio 2025 esce “Imaginary Songbook“, il nuovo doppio CD del trio composto da alcune tra le figure artistiche più iconiche della scena musicale internazionale legata al jazz sperimentale e di avanguardia: Sergio Armaroli al vibrafono, Elliott Sharp, alle chitarre e al sax soprano, Steve Piccolo, al basso elettrico, voci ed elettroniche. Un progetto molto particolare che nasce dal dialogo e dall’invenzione attraverso frammenti di melodie e voci, echi, strutture armoniche, riff, incipit ritmici per un totale di 64 brani standard, tra reali e immaginari, brevi o brevissimi, per un totale di quasi due ore di musica.

Sergio Armaroli è vibrafonista, percussionista, compositore, didatta e artista totale, la cui attività spazia in diversi campi artistici e musicali. Quello del jazz è forse il più praticato: “Considero il jazz come attitudine propriamente sperimentale che ha assoluta necessità di essere raccontata”. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e al Conservatorio G.Verdi di Milano. Si è perferzionato all’Accademia della Fondazione A.Toscanini di Parma e presso l’Accademia del Teatro Alla Scala di Milano conseguendo il titolo di professore d’orchestra. Ha frequentato inoltre l’Instituto Superior de Arte de L’Habana a Cuba. Ha suonato in diverse orchestre classiche, si è perfezionato sulla marimba e ha seguito corsi di batteria tenuti da Joey Baron, Han Bennink, Trilok Gurtu e Dom Um Romao. Ha al suo attivo diverse composizioni per il teatro e ha partecipato a diverse formazioni orchestrali italiane ed europee, nonché a una serie di registrazioni di musica classica e da camera. Nell’ambito del jazz si esibisce come vibrafonista e percussionista. È fondatore e leader del gruppo Axis Quartet composto da Nicola Stranieri alla batteria, Marcello Testa al contrabbasso e Claudio Guida al sax. Con lo stesso ha pubblicato nel 2010 Prayer and Request, un lavoro interessante, dove l’improvvisazione si sposa con le partiture scritte, gli interventi dei singoli agiscono in equilibrio con il gruppo, tesi alla ricerca di un equilibrio costante. La critica ha accolto molto bene il disco, così come, in una chiave diversa, Early Alchemy, un viaggio all’interno dell’espressività percussiva come atto primitivo della musica”. Scheda a cura di Flavio Caprera (tratto dal Dizionario del jazz italiano Universale Economica Feltrinelli, Milano, 2014). Con l’etichetta Dodicilune Armaroli ha pubblicato, tra gli altri, “Prayer and request” (2010) e “Vacancy in the Park” (2015) con Axis Quartet, “Early Alchemy” (2013) un solo di marimba, “Tecrit” (2014) con Riccardo Sinigaglia (santur elettrico, flauti barocchi ed elettronica), “Micro and More Exercises” con Giancarlo Schiaffini (2016), “Structuring the Silence” con Fritz Hauser (2017), “From The Alvin Curran Fakebook – The Biella Sessions” con il quartetto guidato da Alvin Curran, “To play Standard(s) Amnesia” con il suo quintetto e Billy Lester (2017), “Lux Ferrari Exercises d’Improvisation” con Giancarlo Schiaffini, Walter Prati e Francesca Gemmo, “Close (your) Eyes Open Your Mind” con Walter Prati, “Trigonos” con Andrea Centazzo e Giancarlo Schiaffini (2018), “TrioPlusTrio” con Giancarlo Schiaffini, Walter Prati, Roger Turner, Chris Biscoe e John Pope e “Meeting for two” con il pianista statunitense Billy Lester (2020).
Steve Piccolo (USA, vive e lavora a Milano) è un artista, musicista e curatore attivo dalla metà degli anni ’70. Dopo gli studi a Bard College e alla New York University, inizia la sua carriera a New York suonando il basso in gruppi jazz e realizzando performance sonore in spazi d’arte. Nel 1979 fonda con i fratelli Lurie i “Lounge Lizards”, progetto attivo per circa cinque anni. La sua attività si estende a musica, teatro, installazioni sonore, colonne sonore per film e video, e performance. Ha esposto e si è esibito in istituzioni internazionali tra cui il Kitchen, Documenta 8, Biennale di Venezia, Biennale di Istanbul, Triennale di Milano, Metropolitan Museum di New York, MAAXI, Vienna Secession, Manifesta, Expo Milano 2015, e molte altre. Ha collaborato con numerosi artisti visivi come Adrian Paci, Nathalie Du Pasquier e Alessandro Mendini, spesso in duo con il sound artist giapponese “Gak Sato”. È stato curatore di eventi come ArtVerona e Frieze London, e ha fatto parte del collettivo Isola Art Center di Milano (2001–2013). Insegna arte e sound design presso varie istituzioni, tra cui NABA e Politecnico di Milano. È cofondatore di “ERRATUM”, spazio milanese dedicato alla sound art e alla poesia, e dell’associazione culturale “Città Sonora”. Scrive regolarmente per riviste e libri, ed è membro della rivista-collettivo”E IL TOPO”.
Elliott Sharp è un polistrumentista, compositore e performer americano. Figura centrale della scena musicale avant-garde e sperimentale di New York City da oltre 30 anni, Elliott Sharp ha al suo attivo numerose registrazioni che spaziano dalla musica orchestrale al blues, dal jazz al noise, dal rock no wave alla musica techno. È leader dei progetti Carbon and Orchestra Carbon, Tectonics e Terraplane ed è stato un pioniere nell’applicazione della geometria frattale, della teoria del caos e delle metafore genetiche alla composizione musicale e all’interazione. Tra i suoi collaboratori figurano Radio-Sinfonie Frankfurt, la cantante pop Debbie Harry, Ensemble Modern, il cantante qawwali Nusrat Fateh Ali Khan, Kronos String Quartet, Ensemble Resonanz, l’innovatrice del violoncello Frances Marie Uitti, le leggende del blues Hubert Sumlin e Pops Staples; il virtuoso della pipa Min-Xiao Feng; i grandi del jazz Jack deJohnette, Oliver Lake e Sonny Sharrock; gli artisti multimediali Christian Marclay e Pierre Huyghe; e Bachir Attar, leader dei Master Musicians Of Jajouka. Sharp è Guggenheim Fellow 2014 e Fellow 2014 al Parson’s Center for Transformative Media. Ha ricevuto il Berlin Prize 2015 in Composizione Musicale dall’American Academy di Berlino. Ha composto colonne sonore per lungometraggi e documentari; ha creato il sound design per i canali Sundance Channel, MTV e Bravo; e ha presentato varie installazioni sonore in gallerie d’arte e musei. È il protagonista del recente documentario “Doing The Don’t” del regista Bert Shapiro.
• TRACKLIST
DISC 1
1) Serenade in Blue
2) There’s No You
3) Autumn in Milano
4) Silent Reflections
5) The Girl from Ipanema
6) Eternal Groove
7) Morning Mist
8) What Am I Here For?
9) Gentle Rain
10) This is Always
11) Bag’s Groove
12) Serenade in Blue (alt. take)
13) Just One Of Those Things
14) Lazy Afternoon
15) Evening Stroll
16) Cool Breeze
17) Jazz in the Park
18) Velvet Night
19) I Wish I Were In Love Again
20) Harlem Nocturne
21) Love Walked In
22) Come Fly With Me
23) Begin the Beguine
24) Velvet Visions
25) Those Eyes
26) Then I’ll Be Tired Of You
27) They Can’t Take That Away From Me
28) City Lights
29) Neon Nights
30) The Best Is Yet To Come
31) Echoes of Eternity
32) Dusk Dreaming
33) A House is Not A Home
34) Love Is Here To Stay
35) Sultry Samba
36) Jumpin’ Jive
DISC 2
37) Some Other Time
38) Echoes of The Past
39) Love Me Or Leave Me
40) Good Bait
41) Lover’s Lament
42) Walkin’
43) Those Eyes (alt. take)
44) The Best Is Yet To Come (alt. take)
45) Blue Velvet
46) ‘Tis Autumn
47) You Do Something To Me
48) Don’t Be Blue
49) The Girl From Ipanema (alt. take)
50) City Dreams
51) Soft Evening
52) Lullaby for Lovers
53) Dream Dancing
54) Round Midnight
55) Evening Star
56) My Man’s Gone Now
57) City Shadow
58) How Long Has This Been Going On?
59) You Make Me Feel So Young
60) Crimson Glow
61) The Quiet Lull of the Evening Sea
62) Yeehaw and No
63) Soft Lullaby for the Evening Star
64) You Are There
Ascolto in streaming sulle piattaforme digitali
https://bfan.link/imaginary-songbook
Video-cover di lancio release
https://youtu.be/ioBiyExveTM
Link al disco sul sito Dodicilune
https://www.dodicilunestore.com/musica/dodicilune/armaroli-piccolo-sharp-imaginary-songbook/