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Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Paola Cortellesi, Pietro Valsecchi, Riccardo Tozzi, Marco Bellocchio, Mario Martone, Roberto Andò, Daniele Lucchetti, Riccardo Milani, Paolo Genovese, Valerio Mastandrea, Anna Ferzetti, Leonardo Fasoli, Pierfrancesco Favino. Ma anche il cantautore Francesco De Gregori.

Sono molte le personalità dello spettacolo che hanno messo la propria firma all’appello per “salvare” le sale cinematografiche di Roma. Una mobilitazione partita per contestare la proposta di legge regionale della giunta del Lazio guidata da Francesco Rocca (centrodestra) che, se approvata, renderebbe più facile cambiare la destinazione d’uso per i cinema chiusi.

Cambio di destinazione dopo 10 anni
Nel testo “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio” (che attende l’esame del Consiglio l) si legge che per «le sale cinematografiche e i centri polifunzionali chiusi o dismessi alla data del 31 dicembre 2023 sono consentiti, in modalità diretta e dopo il decimo anno dalla data di chiusura o dismissione, interventi di ristrutturazione edilizia o di demolizione e ricostruzione, senza incremento della superficie lorda esistente, per l’introduzione di cambi di destinazione d’uso finalizzati alla completa riconversione funzionale, verso le destinazioni consentite dalle norme dello strumento urbanistico comunale».

Molti dei cinema storici di Roma sono chiusi da diversi anni e, con il cambio di destinazione senza più vincoli, rischierebbero così diventare supermercati, fast food, sale giochi, parcheggi.

«Stop allo sciacallaggio immobiliare»
«Le sale cinematografiche – si legge nell’appello – non sono semplici immobili, ma presidi culturali fondamentali per la nostra identità e per la diffusione dell’arte cinematografica.

La loro chiusura o trasformazione rappresenta una perdita irreparabile». Quindi la proposta: «Come operatori del settore siamo pronti a intervenire per riacquistare e riqualificare le sale cinematografiche. Chiediamo con forza che le istituzioni competenti pongano un freno a questo sciacallaggio immobiliare».

Rocca: ronto a incontrare gli artisti

«La mia linea è quella del dialogo e dell’ascolto. I testi sono sempre migliorabili, quindi sono pronto ad ascoltare le istanze. Oggi ho già avuto contatti telefonici. Nei prossimi giorni ci saranno degli incontri.

Faremo tutte le verifiche del caso. L’obiettivo è quello di non avere luoghi abbandonati e degradati nelle nostre città» fa sapere il presidente Francesco Rocca. «Nessuno in questi ultimi 15 anni ha fatto più di noi per il mondo del cinema in termini di stanziamento di fondi. Sono attentissimo a tutte le istanze e sono pronto a trovare un punto d’incontro», ha precisato.

La vendita dei cinema Ferrero
A metà gennaio si era chiusa l’asta giudiziaria per la assegnazione di nove sale cinematografiche (tra cui l’Adriano, forse il cinema più famoso di Roma) di proprietà di Eleven Finance che fa capo a Massimo Ferrero, ex patron della Sampdoria.

Ad aggiudicarsele (con un rilancio di 10 milioni di euro sul prezzo base di 31,935 milioni) da Colliers global investors sgr e Wrm capital asset management. Anche sul futuro di queste sale (alcune già chiusa) c’è incertezza.

FONTE: “Mobilitazione nel cinema: registi e attori contro il cambio d’uso delle sale a Roma”

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