♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi sono i “Malvax”.
I Malvax sono Lorenzo Morandi (voce), Francesco Lelli (chitarra e autore principale), Francesco Ferrari (tastiere), Giacomo Corsini (batteria), e siamo felici di fare la nostra prima intervista con la new entry Jurij Cirone (basso e autore)! A parte Jurij, che viene dalla provincia di Como, veniamo tutti da Pavullo, una piccola città nell’appennino modenese. Suoniamo insieme dal 2015, anche se possiamo dire di conoscerci più o meno da sempre; lo stesso Jurij collabora con noi da più di un anno come autore e produttore, ed era già un amico per noi ancora prima di unirsi al gruppo come bassista. Al di fuori della musica siamo cinque ragazzi estremamente diversi: Lorenzo lavora come grafico, fotografo e video maker; Jurij è un produttore musicale e lavora presso Auditoria Records; Francesco Lelli è un geologo, Francesco Ferrari è un insegnante di pianoforte e Giacomo è laureato in Scienze Giuridiche e sta proseguendo gli studi. Questa diversità è sicuramente il nostro punto forte, ognuno di noi contribuisce a completare l’altro e ci offre tanti punti di vista in ogni cosa che facciamo. - Per la playlist AIA Artists for Spotify ci avete proposto “Irlanda”. Cosa significa per voi questa canzone? Quando l’avete composta? Che risultati avete già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Irlanda è una canzone che racconta una storia di birra e d’amore, che vuole regalare un po’ di energia, di positività e di leggerezza per affrontare un mondo che, soprattutto per noi giovani, fa un po’ paura. È una canzone che abbiamo avuto il piacere di scrivere assieme a Leonardo Zaccaria, un autore molto bravo e che, sebbene giovanissimo, ha firmato canzoni per artisti importantissimi. Irlanda è una canzone che volevamo tanto far sentire e soprattutto che non vedevamo l’ora di inserire nella nostra scaletta live. Per ora ci sta dando tante soddisfazioni sul palco: speriamo che continui così e che arrivi sempre più in alto.
- Come mai avete scelto di chiamare così la vostra band?
Abbiamo scelto il nome “Malvax” prendendo ispirazione da una pianta, la Malva, che da sempre viene utilizzata come antinfiammatorio, e aggiungendo la “X” per farlo sembrare il nome di un medicinale; un po’ per dire, col nostro nome, che la musica può e deve essere un rimedio, una medicina per la mente e per il cuore, che può aiutare a elaborare emozioni ed esperienze nel modo più sano.
- Siete mai stati definiti la copia di qualcuno?
In realtà, no. A parte i soliti e più blasonati paragoni che si fanno con tutti e che ogni musicista si sente dire almeno una volta nella vita (il classico commento è: “Ehi, assomigli tanto a Cremonini!), non siamo mai stati definiti la copia di nessuno in particolare. Per quanto ci riguarda è un qualcosa di molto positivo, il nostro obiettivo è di cercare e portare sempre qualcosa di nuovo.
- Quanto contano veramente per voi le vostre canzoni?
È una domanda un po’ complicata per una band!! Diciamo che, in generale tutti noi teniamo molto alle nostre canzoni, come è giusto che sia. La differenza fondamentale (e più bella) che puoi trovare all’interno di una band è che ogni componente, rispetto al suo gusto personale, tiene particolarmente a un aspetto diverso di ogni canzone: per fare un esempio, tra di noi c’è chi tiene particolarmente al sound della canzone, chi magari è più legato al groove e al ritmo e lo considera la parte più importante, o chi invece è particolarmente legato al testo e a ciò che si vuole comunicare. Il bello di suonare in una band è che quando ognuno di noi riesce a mettere il suo contributo, il risultato da veramente una grande soddisfazione. - Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Sì, ne abbiamo tutti sentito parlare. Purtroppo oggi il tempo non è d’aiuto (sta piovendo fortissimo) e il cielo non è altro che un tappeto grigio e triste. La figata è che a tutti è venuta in mente “Settembre” di Gazzelle. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Le canzoni sono come figli, e proprio come ai figli noi vogliamo bene a tutte nello stesso modo. - Artisticamente parlando … cosa vi ha fatto più incazzare in questi anni?
Il Covid. Al di là di tutto il male che ha causato e che purtroppo, anche se meno seguito dai media, continua a causare, per la musica e per l’arte in generale è stato un periodo veramente difficile, ancora di più per i musicisti emergenti come noi, per i quali ogni anno, ogni giorno, ogni live perso rappresenta tempo prezioso che ti lasci alle spalle e che non puoi avere indietro.
- Qual è stata l’esperienza musicale più figa che avete vissuto in tutta la vostra carriera?
Abbiamo avuto la fortuna di viverne tante, ma sicuramente le migliori, che mettiamo a pari merito in cima alla classifica, sono il Concerto in Piazza Duomo a Milano con Radio Italia, le selezioni di Sanremo Giovani e la finalissima di Musicultura.
- Qual è stato il vostro rimpianto artistico più grande?
Non abbiamo rimpianti. Viviamo la musica giorno per giorno, diamo il massimo per inseguire un sogno, e facciamo in modo di non avere mai rimpianti. Magari alcune cose le rifaremmo diversamente, ma siamo fieri e convinti di ogni cosa che abbiamo fatto, che stiamo facendo e che faremo in futuro. - Quanto vi definireste indie?
Ammesso che ancora esista, servirebbe una vera definizione di Indie per rispondere.
A noi piace definirci Malvax.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Visto che si sogna, esageriamo: Calcutta, Liam Gallagher, Coldplay.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
La musica è la cosa più soggettiva del mondo, non potremmo trovare delle ragioni valide per tutti neanche volendo. Possiamo dire che siamo sinceri, che raccontiamo la nostra vita con semplicità e sincerità, e se qualcuno si rivede in tutto questo allora possiamo dire di essere riusciti nel nostro sogno.
- Chi è il vostro fan più fedele e sincero?
Sicuramente il primo posto va alle nostre famiglie che ci sostengono da anni in tutto quello che facciamo. Poi non faremo mai una classifica, ringraziamo di cuore tutti quelli che ci seguono che ci sostengono e che ci vengono a sentire. Sono fantastici e sono tutti numeri 1 per noi.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Abbiamo tantissimi progetti per il futuro, abbiamo alcuni pezzi pronti per uscire, nuovi obiettivi per l’inverno e soprattutto stiamo lavorando a nuove canzoni per il prossimo anno. - Mandate un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarvi e ascoltarvi.
Un grandissimo Ciao a tutti i lettori del MEI!! Potete trovarci su Instagram, Facebook e anche TikTok, su YouTube e su tutte le piattaforme di streaming online!!
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Irlanda dei Malvax è presente in AIA Artists for Spotify Vol.10 https://open.spotify.