Ieri l’Assemblea Legislativa ha approvato importanti modifiche alla legge regionale per lo sviluppo del settore musicale (L.R. 2/2018), che si è così dotata di nuovi articoli – 8bis e 8ter – per il riconoscimento e il sostegno dei Live Club, cui potranno essere attribuiti contributi specifici.
Il provvedimento è in linea con quanto avviene da tempo in diversi paesi europei; anche in Italia una norma del 2022 prevede il riconoscimento dei Live Club da parte dello Stato, ma ancora mancano i decreti attuativi.
Giunta quasi al termine del suo secondo triennio di attuazione, la legge regionale 2/2018 per lo sviluppo del settore musicale sostiene la produzione e l’esecuzione della musica contemporanea originale dal vivo, rafforzando tutte le componenti della filiera produttiva e promuovendo la musica quale strumento di aggregazione sociale.
I Live Club sono una componente assai importante di questa filiera, perché sono il vivaio delle band del territorio e una “scuola di ascolto” che abitua i ragazzi alla musica dal vivo e alla curiosità per i nuovi gruppi. Il provvedimento assunto ieri è dunque un naturale completamento della strategia produttiva in atto da anni, all’insegna di una Emilia-Romagna che sfida le metropoli dell’industria culturale.
Si è pertanto ritenuto opportuno l’inserimento dell’articolo 8-bis nella legge regionale n. 2 del 2018 che prevede forme di sostegno mirate espressamente ai locali di musica dal vivo (art. 8-bis, comma 1, della legge regionale n. 2 del 2018). Come già avviene nel caso delle scuole di musica, ai fini dell’individuazione delle misure più idonee al sostegno dei locali di musica dal vivo il nuovo articolo 8-bis prevede altresì la istituzione di un elenco dei locali di musica dal vivo in possesso dei requisiti e degli standard minimi richiesti dalla legge (articolo 8-bis, comma 2, della legge regionale n. 2 del 2018).
Ad integrazione del quadro normativo, nella legge regionale n. 2 si inserisce l’articolo 8-ter che demanda alla Giunta regionale la definizione dei criteri, modalità e procedure per l’approvazione, l’aggiornamento e la pubblicità dell’elenco dei locali di musica dal vivo.
Come avviene per le altre tipologie di intervento individuate dalla legge n. 2 del 2018, le priorità e le modalità più puntuali dell’intervento regionale in materia saranno definite nel prossimo programma pluriennale (2024-2026) in materia di sviluppo del settore musicale che sarà approvato, su proposta della Giunta, dall’Assemblea legislativa regionale.
“La crisi pandemica, come noto – dichiara l’assessore alla Cultura Mauro Felicori – ha colpito pesantemente i locali di musica dal vivo che sono stati tra i soggetti più penalizzati, anche perché indeboliti da tendenze in atto già prima del COVID-19 nel settore della produzione e dell’organizzazione della musica in cui spicca l’aumento delle fasce di mercato controllate da società multinazionali, che ora occupano praticamente tutte le componenti della filiera musicale, dalla produzione al ticketing. I live club, inoltre, non sono ancora adeguatamente riconosciuti e regolati dalle norme sui locali di pubblico esercizio e di pubblico spettacolo. E giusto dunque aiutarli. Nella biografia di quasi tutte le band c’è un club in cui sono nate e in cui hanno fatto la dura gavetta del confronto con il pubblico. Giusto tanto più oggi, nel dopo-Covid.”