La rassegna Cena & Concerto di Monte Brullo proseguono il 19 luglio con la grand orchestra di Luana Babini insieme alla grande voce di Mauro Ferrara.
La direzione artistica e’ a cura di Monte Brullo e Casa della Musica di Faenza.
Tutto Made in Faenza e oramai punto di riferimento romagnola della musica italiana.
Per informazioni e prenotazioni per tavolo e cena: 338.8811963 e 349.4461825
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Luana Babini sara’ mercoledi 19 luglio a Monte Brullo di Faenza dalle ore 20 nella nuova puntata della rassegna Cena & Concerto di Monte Brullo a Faenza insieme alla sua orchestra e alla grande voce di Mauro Ferrara in un duetto unico e imperdibile. Laura Babini festeeggia quest’anno in modo splendido i suoi 60 anni e i 45 anni di carriera.
Una carriera infinita cominciata ad appena 15 anni e svoltata con Raoul Casadei: «La chiamata di Raoul ha dato un senso a tutto e ho l’ho sempre riconosciuto. Ero una ragazzina e sono cresciuta con i suoi insegnamenti e i suoi consigli da padre. “ Luana regina del liscio, “Tradizioni” è il brano a cui è più affezionata, insieme ad “Amor senza pretese” per citare i tanti grandi classici che ha interpretato.
Luana la sua storia artistica inizia all’età di sei anni, anche se cantare era un hobby e non pensava certo potesse diventare un professione. Ne parliamo?
“Ho iniziato con la partecipazione allo “Zecchino d’Oro” e poiché all’epoca, parlo degli anni ’70, c’erano molti concorsi canori per bambini, partecipavo con ottimi risultati e la cosa ovviamente mi gratificava. Mi piaceva molto, però, anche lo studio. Ho frequentato il Liceo Classico e l’Università alla Facoltà di Psicologia. Un realtà ben diversa da quello dello spettacolo canoro. Non ho mai abbandonato però la canzone e a 14 anni ero la voce di un complesso giovanile col quale mi esibivo solo nei fine settimana”.
Lei è stata per anni, la cantante di una delle formazioni più famose in Italia, con esperienze anche internazionali. Mi riferisco all’Orchestra Casadei guidata dal maestro Raoul Casadei. Come è nata questa collaborazione?
“In maniera casuale. Poiché la cantante ufficiale aveva avuto un problema di salute fui contattata per sostituirla temporaneamente. In seguito la giovane comunicò che stava per diventare mamma e fui, allora, “designata” come voce ufficiale dell’orchestra. Potrà sembrare strano, ma all’inizio rifiutai. Certo non è usuale che una giovanissima cantante rifiuti un’occasione del genere. Un’offerta proveniente da un’orchestra, affermata, con musicisti di chiara fama, respinta da una giovane sedicenne , sì di belle speranze, ma ancora nessuno nel mondo della canzone, poteva sembrare un “sacrilegio”. Io, però, avevo altri progetti. Mi sarebbe piaciuto viaggiare per motivi di studio, inoltre la musica popolare, il liscio, non mi piaceva troppo. Tuttavia di fronte alle insistenze anche delle persone vicine, alla rassicurazione che avrei potuto lasciare, se non mi fossi trovata a mio agio, unita alla allettante proposta economica che mi era stata fatta, cedetti e accettai. Ma ancora non credevo che quella sarebbe stata la mia professione. Mi vanto però di essere una perfezionista e le cose mi piace farle al meglio, tanto che mi iscrissi al Dams di Bologna. Una esperienza formativa assolutamente positiva che ha contribuito non poco alla mia formazione professionale”
La sua storia personale testimonia che ha maturato anche esperienze come solista. Ha partecipato al Festival Bar e ha lanciato canzoni di successo. Poi è ritornata all’orchestra Casadei che era alla ricerca di una cantante di qualità. In questa circostanza è maturato anche il rapporto con Renzo Vallicelli, dal quale ha avuto due figli. Dopo 10 anni ha creato un nuovo gruppo da lei guidato. Nel prosieguo della carriera ha avuto rapporti professionali con altre cantanti ed emblematica è stata l’esperienza delle “Cantantesse” vale a dire il trio composto da lei, Patrizia Ceccarelli e Roberta Cappelletti.
“Va detto che il nome “Cantantesse” non propriamente un capolavoro fonetico, è stato ideato dalla mente poliedrica di Michele Minisci in occasione di un concerto in cui cantammo anche brani di jazz. Conosco Roberta e Patrizia praticamente da sempre. Anzi con quest’ultima ero allieva nella stessa classe di canto. C’è, poi, una profonda stima che mi lega alle colleghe e non è mai sorta alcuna rivalità tra noi. La nostra prima esibizione assieme fu cinque anni fa a Castrocaro, in una serata in cui facevano cartello le “Regine di Romagna”, appunto noi tre. Fu un successo memorabile che, se possibile, cementò ancor più un rapporto reciproco fatto di sincera amicizia, smentendo le dicerie che nel mondo dello spettacolo si vive di invidie e concorrenza. L’iniziativa è stata poi ripetuta negli anni seguenti in agosto. Per quanto riguarda le “Cantantesse” va detto che fu Minisci a chiederci di fare una serata a teatro e anche in questo caso fu un evento memorabile”.
Ha detto che il liscio è proprio al primo posto nella graduatoria delle sue preferenze musicali. Una ragione in più per chiederle se non ritiene che il liscio sia un genere che ha una sua nobiltà legata alla tradizione e ai costumi della Romagna.
“Concordo totalmente. Purtroppo molte volte non diamo il giusto peso alla musica popolare romagnola. Mi si passi il paragone ardito, ma quante volte non ci accorgiamo delle bellezze architettoniche che abbiamo sotto gli occhi! Non le vediamo perché ormai fanno parte del nostro orizzonte quotidiano. Debbono essere altri a farcelo notare. Lo stesso avviene con la nostra musica folk. Tra l’altro il liscio non è affatto facile da suonare. Certi pezzi sono assolutamente impegnativi e chiedono virtuosismi che non tutti possono permettersi”.
Appurato che, come cantante eclettica, affronta brani di ogni tipo, qual è la canzone del suo repertorio che più le piace?
“Senza dubbio “Tradizioni” , una canzone molto emozionante, malinconica e attualissima”.
E la canzone “Maestro Ascoltami”?
“Questa è opera mia. Un brano talmente bello e commovente che mi ha emozionato. Un canzone che Renzo ed io sentivamo nostra in modo particolare, al punto ch non l’ho mai più cantata con un altro, perché il brano era nato da una suggestione particolare ed è, per me difficile riproporla in altre circostanze.
Luana lei è anche una conduttrice televisiva, ruolo che le si attaglia alla perfezione in virtù sia della bella presenza, della dizione perfetta e di una capacità di intrattenimento non comune. Vuole parlarcene?
“Ho iniziato la mia attività prima a Teleromagna quando l’emittente di proprietà di Annibale Persiani era ancora agli albori ed aveva sede in Corso della Repubblica. Conducevo il programma “Rosso e Nero” con Renzo. Qui mi sono fatta esperienza cercando di comprendere i vari tipi di messaggio che la Tv invia. Ho sempre preferito la diretta perché essendo spontanea non mi piace seguire un copione. Fui poi chiamata a Videoregione e lì sono rimasta fino a pochi mesi fa, andando in onda tutti i giorni e raggiungendo il traguardo dei 29 anni di collaborazione”
Mauro Carlini in ARTE Mauro Ferrara nasce ad Argenta in provincia di Ferrara. Eredita la passione per il canto dalla madre Angelina.
Dopo il suo esordio nel 1966 con un gruppo giovanile (Le ombre nere), nel 1969 entra nell’organico dell’orchestra di Vittorio Borghesi. Lascia il lavoro in fabbrica e comincia la carriera di cantante professionista. Nel 1974 passa all’orchestra Casadei. Qui prende il nome d’arte Mauro Ferrara per l’abitudine dei Casadei (sia Secondo che Raoul) di soprannominare i musicisti in base alla zona di provenienza. In quasi trent’anni gira tutta l’Europa e diventa la voce di numerosi successi dell’orchestra, meritandosi l’appellativo di “Voce della Romagna”. Dopo il rinnovo dell’organico fonda la sua orchestra, «Mauro Ferrara e il Cuore Italiano»; successivamente entra a far parte dell’Orchestra Grande Evento.
Nel 2015 partecipa, con Moreno il Biondo e Fiorenzo Tassinari (rispettivamente clarinettista e sassofonista, anch’essi ex membri dell’Orchestra Casadei) a diversi eventi legati alla promozione della tradizione musicale romagnola. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo Extraliscio, nato da un’idea di Mirco Mariani, che mira alla riproposizione del ballo liscio ai giovani come fenomeno culturale vintage. Il 10 luglio 2019, insieme all’Orchestra Grande Evento, è ospite sul palco del Jova Beach Party a Rimini, esibendosi davanti a 45.000 persone.
Il 17 dicembre 2020, durante la trasmissione Sanremo Giovani, viene annunciata la partecipazione di Extraliscio come partecipanti nella sezione Big del Festival di Sanremo 2021 con il brano Bianca luce nera, con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il brano è prodotto dalla Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi, al suo esordio come editore musicale.