♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi sono i Bohemian Karma.
– (Alessandro) Ho formato I BK nel 2006, fondamentalmente la mia prima vera band. La band nasce come un trio Grunge, influenza che è sempre presente, se non predominante. Dopo la prima esibizione abbiamo preso un altro chitarrista, per rendere Il suono più pieno. Ai tempi non ero in grado di reggere tutto il peso di voce e chitarra da solo. Il sound è variato parecchio, pur restando riconoscibile, grazie anche alle tante influenze, blues, rock, pop, punk ecc…
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci avete proposto “Saturday night pollution”. Cosa significa per voi questa canzone? Quando l’avete composta? Che risultati avete già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
– (Alessandro) È nato diversi anni fa, più o meno 10.
È una sorta di sfogo, oltre che analisi sociale. Al momento abbiamo ottenuto un buon riscontro da parte degli ascoltatori, ci piacerebbe arrivasse a più persone possibile.
- Come mai avete scelto di chiamare così la vostra band?
– (Alessandro) Jim Morrison mi è venuto in sogno insieme ad un indiano quasi nudo e mi ha dato il nome della band. Non è vero, ma adoro citare questa scena di Wayne’s world (Fusi di Testa). In realtà quando pensai al nome immaginai un ciclo Karmico abbastanza autodistruttivo, dettato da un atteggiamento scapigliato e dedito all’arte. In realtà preferisco la versione di Fusi di testa.
- Siete mai stati definiti la copia di qualcuno?
– (Alessandro) Copia non è una bellissima parola, ma ultimamente mi è stato detto da una persona che, ascoltando Saturday night pollution, ha pensato ai Nirvana. Poi non so se sia vero, ma fa piacere. In passato mi è stato detto che la mia voce a qualcuno ricordava Marco Cocci, è un artista che adoro, ne ero davvero felice.
- Quanto contano veramente per voi le vostre canzoni?
– (Alessandro) Per me tantissimo. Scrivo testi e musiche, sono praticamente il mio diario.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
– Si, certo. Oggi non c’è un tempo bellissimo, ma vedo le pinne di 3 delfini che escono dall’acqua.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
– (Alessandro) Credo che nella gran parte dei casi, l’ultima canzone che scrivi, pensi sempre sia la migliore. A dire la verità ne ho diverse, dipende anche dal mood e dal momento. Se dovessi scegliere su 2 piedi, direi Wolf River, un brano che ho scritto per un mio EP, che adesso suono anche con la band. È dedicato a Jeff Buckley, un artista che credo mi abbia cambiato la vita, almeno musicalmente parlando.
- Artisticamente parlando … cosa vi ha fatto più incazzare in questi anni?
– (Alessandro) Bella domanda, abbastanza delicata. Mi incazzo facilmente per tante cose. Direi, soprattutto, il basso livello del mercato musicale e lo sfruttamento che gli gravita attorno.
- Qual è stata l’esperienza musicale più figa che avete vissuto in tutta la vostra carriera?
– (Alessandro) Come band, sicuramente aver registrato nello studio in cui registrano Elio e le storie tese e sederci a scambiare quattro chiacchiere con loro. Davvero grandi persone e artisti. Individualmente, essere inserito in una compilation del MEI e aver suonato con Pino Scotto.
- Qual è stato il vostro rimpianto artistico più grande?
– (Alessandro) Sicuramente aver perso tanto tempo.
- Nel cassetto dei vostri sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
– (Alessandro) Kurt Cobain e Jeff Buckley, sicuramente, ma ho sempre sognato di poter suonare The thrill is gone, con BB KING. Forse un giorno, in paradiso.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
– (Alessandro) perchè è musica vera, scritta con il cuore e le viscere e, soprattutto, perché l’arte va sostenuta. Un mondo senza arte sarebbe un cielo grigio.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
– (Alessandro) Direi il mio amico Frank….
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
– (Alessandro) Registrare un disco e sicuramente riprendere l’attività live.
- Mandate un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarvi e ascoltarvi
Un abbraccio ed un grazie di cuore a tutti I lettori, potete trovarci su instagram, facebook, youtube, spotify ecc…
Sperando di allietarvi con la nostra musica, vi aspettiamo presto. See ya!