La Recording Industry Association of America ha annunciato pubblicamente che, nei primi sei mesi dell’anno, negli Stati Uniti il ricavato dalle vendite del vinile hanno sorpassato quelle dei CD. Fatturando 232,1 milioni di dollari a fronte dei soli 129,9 milioni incassati dal compact disc, l’acetato per la prima volta dal 1986 è dunque il formato fisico per l’ascolto di musica più profittevole.
C’è da dire che non era così difficile battere un mercato come quello dei CD (che comunque conta tuttora sul numero più alto di pezzi venduti, 10,2 contro 8,8 milioni di unità). La sua caduta è in picchiata da anni ormai. Il crollo dei ricavi dell’ex “formato del futuro” solo quest’anno si è attestato al 48%, mentre di converso gli introiti dalla vendita dei vinili è salita. Che il lockdown abbia avuto un ruolo in questo è possibile: maggior tempo a casa potrebbe essersi tradotto in ascolto musicale attivo.
Ma piano con gli idealismi: stiamo sempre e comunque parlando di nicchie e un dato che pesa è quello del calo dei ricavi dalla vendita complessiva dei formati fisici dovuta al Coronavirus, del ben 23%. Viceversa l’industria, che è trainata dallo streaming per l’85%, è in un periodo florido. Come evidenziato tempo fa, l’ascolto di musica su Spotfiy, Apple Music (e altre piattaforme dedicate) sta portando gli introiti dell’intero comparto verso l’alto. E un dato aggregato interessante è quello relativo dall’aumento degli abbonati a questi servizi, che si piazza al 24%. Dunque, in questa prima parte dell’anno, si è registrato negli States un aumento dei profitti complessivi dell’industria musicale pari al 5,6% per un totale di 5,7 miliardi di dollari. E se questo sembra un dato confortante, lo è molto meno comparato all’enorme divario a livello di ricavi tra artisti, in cui l’1% di loro monopolizza il 90% degli stream.
Sempre su SA potete recuperare il commento di Stefano Solventi sulle controverse dichiarazioni di Ek a proposito delle best practice per l’utilizzo delle piattaforme d’ascolto musicale digitale da parte degli artisti.