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I CONCERTI

07/11 Roma | Monk Club SOLD OUT

09/11 Pescara | Scumm

16/11 Salerno | Linea d’Ombra Festival NUOVA DATA

26/11 Torino | Off Topic

27/11 Milano | Arci Bellezza

28/11 Bologna | Freakout Club

30/11 Siena | La Corte dei Miracoli

(calendario in aggiornamento)

Il Muro del Canto è pronto a partire con il tour di presentazione del nuovo album, “La Mejo Medicina”, uscito lo scorso 30 ottobre, che oggi si arricchisce di una nuova data, il 16 novembre al Linea d’Ombra Festival di Salerno.

 

Sette concerti esclusivi, tutti a novembre, che faranno tappa a Roma (già sold out), Pescara, Salerno, Torino, Milano, Bologna e Siena: l’iconica band folk rock capitolina porterà sul palco i brani più amati della sua carriera insieme alle nuove canzoni, interpretandoli con una veste inedita. La nuova formazione, infatti, arricchita dall’uso di sintetizzatore e batteria, aggiungerà profondità e modernità al suono, dando vita a un live che si rinnova pur mantenendo intatta l’essenza della loro musica: una miscela di poesia e folk rock, che esprime sia la bellezza che la forza delle radici popolari.

 

Con il disco “La Mejo Medicina” il Muro del Canto prosegue il suo cammino con determinazione, passione e coerenza, dopo 14 anni di carriera, 5 dischi e oltre 500 concerti in Italia e all’estero: un inno alla resistenza, all’amore, alla sofferenza, alla ribellione e alla resilienza.

 

Il Muro del Canto è una delle voci più originali della scena musicale italiana, capace di fondere, con un’intensità espressiva senza pari, tradizione e innovazione. Acclamata nella scena indipendente, nel corso degli anni la band ha collaborato con figure di spicco del cinema italiano, come Marco Giallini, protagonista nel videoclip di “La vita è una”, e Vinicio Marchioni, che ha recitato nel video di “Reggime er gioco”. Nel 2017, il brano “7 Vizi Capitali”, realizzato in collaborazione con Piotta, ha conquistato il pubblico internazionale come sigla della serie TV Netflix “Suburra”, trasmessa in 190 Paesi.

 

In “La Mejo Medicina” riscopre le proprie radici con un rinnovato slancio creativo, rappresentando l’anima più autentica e pulsante della cultura popolare, fonte inesauribile di ispirazione, ma evolvendo nuovamente: come nei due album precedenti, lascia che il dialetto ceda parzialmente spazio all’italiano e si apre a nuove frontiere sonore e stilistiche, mantenendo vivo il proprio stile crudo e travolgente.

 

L’album, anticipato lo scorso 9 ottobre dal singolo “Montale”, vede la produzione del chitarrista Franco Pietropaoli, impegnato anche nelle registrazioni: un lavoro intenso, sincero e maturo, nato nella primavera del 2024 e inciso durante l’estate con il contributo e l’entusiasmo di due nuovi musicisti: Edoardo Petretti alla fisarmonica, al sintetizzatore e alle tastiere, e Gino Binchi alla batteria. Il titolo trae ispirazione dalla recente crisi attraversata dalla band, segnata dall’uscita di due membri storici, Alessandro Marinelli e Alessandro Pieravanti, e dall’amore profondo dei restanti membri per il progetto, che non si sono persi d’animo e che hanno dato vita, in tempi record, a un nuovo capitolo della storia del gruppo.

 

Con un profondo legame con tradizione e l’autenticità delle emozioni umane, “La Mejo Medicina” affronta, nel dolore, la ricerca di dignità e libertà. I testi di Daniele Coccia Paifelman oscillano tra ombre profonde e luci intense, che riflette la complessità della natura umana, ma sono queste ultime a emergere con forza, portando messaggi contagiosi e carichi di speranza.

 

Il disco è arricchito anche da un tributo a uno dei più grandi maestri della musica italiana, Pierangelo Bertoli, con una reinterpretazione del suo brano “Eppure Soffia”.

 

TRACKLIST

Che te lo dico a fa

Sotto ‘n artro cielo

Montale

La mejo medicina

Aprile

Eppure soffia

Pe’ troppo amore

Minerva

Come l’antichi

La Bandiera

 

 

“LA MEJO MEDICINA” – TRACCIA PER TRACCIA

 

Il disco si apre con “Che te lo dico a fa”, un brano intenso che utilizza molte espressioni tipiche del dialetto romanesco per dividere l’umanità in due categorie: da un lato, la gente umile e di cuore, dall’altro, le persone ciniche e senza scrupoli. Prendendo in prestito la frase “A noi ce frega er core” del film “Nell’anno del signore” di Luigi Magni, Il Muro del Canto sottolinea, ancora una volta, la propria appartenenza al mondo di chi vive orgogliosamente “alla giornata” ed è ancora in grado di commuoversi e mostrare la propria umanità.

 

Sotto n’ artro cielo è una storia d’amore e di emigrazione dei nostri giorni, a due voci. Al centro, un viaggio da Roma a Berlino e una drammatica separazione, la ricerca disperata di un’altra terra dove costruire un futuro migliore. Il Muro del Canto si avvale della preziosa collaborazione di Bianca Giovannini (Banda Jorona), voce simbolo della musica romana moderna.

 

Montale è una canzone d’amore, l’amore di chi è più incline a momenti di fragilità. Scelta come primo singolo, ne riassume lo spirito e introduce – per la prima volta nella storia della band – il sintetizzatore di Edoardo Petretti.

 

Il brano che dà il titolo all’intero album “La Mejo Medicina” è una ballata composta da voce e pianoforte, supportata dalla splendida pedal steel di Alex Valle. Nella seconda parte, il nuovo organico del Muro del Canto è al completo e accompagna alla perfezione un testo dedicato alla forza delle passioni, in particolare all’amore per la musica, capace di risollevarci nei momenti peggiori.

 

“Aprile” è forse il brano più veloce, dinamico e ritmicamente più frenetico mai scritto dal Muro del Canto. Un dialogo intimo tra la ragione e il cuore, un invito alla vita e alla partecipazione diretta ai cambiamenti.

 

Scritta e pubblicata da Pierangelo Bertoli nel 1971 “Eppure Soffia” è una canzone ancora attualissima perché affronta sia il tema dell’inquinamento che della guerra. Nonostante la descrizione catastrofica fatta dall’autore nelle strofe, nel ritornello si ritorna a respirare nel vento e si è pervasi dalla bellezza della natura, operazione che solo un maestro come Bertoli poteva donarci.

 

“Pe’ troppo amore” si rifà alla tradizione della canzone romana più classica, ma si distingue per uno degli arrangiamenti più innovativi e moderni dell’intero repertorio del Muro del Canto. Nel brano, confluiscono influenze elettroniche e chitarre in stile western, su trascinanti incastri di basso e batteria.

 

Con “Minerva” Il Muro del Canto evoca la Dea romana, divinità della lealtà, delle virtù eroiche e della guerra giusta. Il brano è dedicato alla lotta di tutte le donne contro il sistema patriarcale, con le voci di Daniele Coccia Paifelman e di Alessandra Arcangeli che si intrecciano, in perfetta armonia.

 

Stavolta il Muro non si prende troppo sul serio e con “Come l’antichi” ci regala un tripudio di romanità scanzonata e irriverente, affermando quello che tutti pensano ma che raramente sentiamo cantare: il brano è infatti un inno ai piaceri della vita, alla buona cucina, al vino e al sesso, uniti alla poca voglia di lavorare. La musica ci riporta invece a certe colonne sonore del cinema italiano degli anni ‘70 e ad atmosfere rugginose e sgangherate che possono ricordare sonorità molto care a Tom Waits.

 

Come da consuetudine nella discografia del Muro del Canto, anche nell’album “La Mejo Medicina” non manca un recitato. Un’orchestra di cicale, infatti, introduce La bandiera: la storia di un bambino che scopre, in un pomeriggio d’estate, la sua libertà. Il racconto si ricollega alla copertina del disco, che ritrae un ragazzino che salta dall’altalena e sembra toccare la luna con la mano. Una maestosa coda strumentale chiude il sesto lavoro in studio de “il Muro del Canto”, una band sempre ispirata, onesta e capace di trarre energia anche dalle tempeste incontrate sul proprio cammino.

 

CREDITI

Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Franco Pietropaoli presso Ermes Records, Roma.

 

Daniele Coccia Paifelman: voce e testi, voce narrante in “La Bandiera”

Ludovico Lamarra: basso elettrico

Eric Caldironi: chitarra acustica

Franco Pietropaoli: chitarra elettrica e cori

Edoardo Petretti: tastiere, sintetizzatore e fisarmonica

Gino Binchi: batteria

Bianca Giovannini: voce in “Sotto ‘n artro Cielo”

Alex Valle: Pedal Steel in “Sotto ‘n artro Cielo” “La mejo medicina” “La Bandiera”

Giuseppe Russo: sax alto, sax tenore in “Aprile”

Mirko Rinaldi: tromba in “Aprile”

Alessandra Arcangeli: voce in “Minerva”

Foto di Georgiana Acostandei.

 

Il Muro del Canto oggi sono:

Daniele Coccia Paifelman- voce e testi

Ludovico Lamarra – basso elettrico

Eric Caldironi – chitarra acustica

Franco Pietropaoli – chitarra elettrica e cori

Edoardo Petretti – fisarmonica, pianoforte e tastiere

Gino Binchi – batteria

 

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time
Booking: Marco Ercolani / Barley Arts
Etichetta e distribuzione: Goodfellas / Believe
Management: Flamingo Management

 

Sito web: www.ilmurodelcanto.com
facebook.com/ilmurodelcanto
https://www.instagram.com/ilmurodelcanto_official/

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