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Sarà la bellezza millenaria del sito archeologico di Tharros, nel territorio di Cabras (OR), tra le onde del Sinis e le pietre di civiltà antiche, ad accogliere domani (sabato 26 luglio) il primo dei quattro grandi concerti organizzati nella città fenicia dal festival Dromos con il contributo e la  collaborazione della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Mont’e Prama. Protagonisti della serata due nomi di altissimo profilo della scena jazzistica internazionale: il cantante statunitense Kurt Elling, acclamato per la sua voce calda e profondamente espressiva, e gli Yellowjackets, storica formazione fusion capace di attraversare generazioni di ascoltatori senza perdere un briciolo di freschezza.

A Tharros, Elling e Yellowjackets intrecceranno i rispettivi percorsi per dare vita a un omaggio raffinato e vibrante ai Weather Report, la leggendaria formazione che ha segnato una svolta nella storia del jazz elettrico. L’incontro tra la vocalità profonda e poetica del cantante di Chicago (vincitore di due Grammy), e il sound energico, articolato e ricercato della band americana, da quattro decenni sulla scena della fusion da protagonista (e anch’essa con due Grammy nel suo medagliere), promette un’esperienza immersiva: un viaggio sonoro fatto di groove serrati, lirismo improvvisato, sofisticate trame armoniche e riletture audaci di pagine fondamentali della storia musicale del Novecento. In scena ci saranno Bob Mintzer ai sassofoni, Russell Ferrante alle tastiere, Dane Alderson al basso elettrico e Will Kennedy alla batteria pronti a dialogare con la voce di Kurt Elling, che con il suo stile personale, caratterizzato da un lirismo contemporaneo e da un’ingegnosa scrittura, ha ampliato i confini del jazz vocale e ne ha arricchito il vocabolario.

Il concerto, con inizio alle 21.30, si annuncia come uno degli appuntamenti più significativi di questa edizione di Dromos. La serata sarà anche un’occasione per riscoprire l’eredità artistica di un gruppo come i Weather Report, veri e propri pionieri del jazz-rock. Fondata nel 1970 da Joe Zawinul e Wayne Shorter, in un periodo di straordinaria fertilità creativa intorno a Miles Davis, la band ha saputo fondere elementi del jazz modale, funk, elettronica e world music in un linguaggio nuovo, visionario e profondamente influente. Con una formazione in continua evoluzione e una spinta sperimentale mai doma, i Weather Report hanno tracciato una via che ancora oggi ispira musicisti in tutto il mondo. L’omaggio che prenderà forma domani a Tharros sarà quindi molto più di un semplice tributo: sarà un atto di gratitudine e rigenerazione, in cui la memoria del passato incontrerà la vitalità del presente per scrivere una nuova pagina di musica sotto le stelle del Sinis.

  • Domenica riflettori su Jordan Rakei

Il poker di serate di Dromos a Tharros prosegue domenica (27 luglio), sempre alle 21.30, con Jordan Rakei, il cantante, producer e polistrumentista neozelandese di nascita e cresciuto in Australia, che proporrà al pubblico del festival il suo ultimo lavoro, “The Loop”: un album che scava nella memoria personale e collettiva per dar voce a una musica meticcia, stratificata, che fonde jazz, soul ed elettronica in un paesaggio sonoro intimo e spaziale. Sarà una performance avvolgente, tra groove sofisticati, testi introspettivi e visione artistica cosmopolita.

I due appuntamenti a Tharros di questo fine settimana aprono dunque il ciclo di quattro serate di grande appeal proposte da Dromos nel sito archeologico, che si completerà con Gregory Porter martedì 29 e con Dee Dee Bridgewater il giorno successivo (mercoledì 30), preceduti, lunedì 28, da una parata musicale della Seuinstreet Band, la più grande formazione da strada della Sardegna, per le vie della vicina Cabras, la cittadina del cui territorio fa parte Tharros.

I biglietti per le singole serate e l’abbonamento per l’intero pacchetto di quattro sono disponibili attraverso il sito ufficiale del festival (www.dromosfestival.it) e tramite la piattaforma Clappit.

Dopo Tharros, il cammino del festival Dromos proseguirà il suo viaggio musicale toccando altre località della provincia di Oristano, con protagonisti come Eliades OchoaRaphael Gualazzi, Danilo Rea con il Reset Trio, Nubya Garcia, i GallianoZac HarmonAdi Oasis Emma-Jean ThackrayGavino MurgiaAntonello Salis e Stanley Jordan, a comporre un mosaico sonoro che abbraccia stili, linguaggi e continenti. Nel segno di Hope, tema scelto questa edizione numero ventisette, Dromos continua a tessere la sua trama fatta di musica e bellezza, capace di attraversare i luoghi, accendere la riflessione e accompagnare il respiro dell’estate.

Notizie, aggiornamenti e informazioni su prevendita e prezzi dei biglietti sono disponibili sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos. La segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783 31 04 90, al numero whatsapp 334 80 22 237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it.

La ventisettesima edizione del festival Dromos è organizzata dall’omonima associazione culturale con il contributo di MiC – Ministero della CulturaRegione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di SardegnaFondazione Mont’e PramaFondazione Parte MontisAmministrazioni Comunali di OristanoCabrasFordongianusMarrubiuMasullasNeoneliNureci e TadasuniRos’e Mari Farm & Greenhouse, e con la collaborazione di Arcidiocesi di OristanoMonastero Santa Chiara di OristanoMuseo Diocesano ArborenseCentro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy IsiliSa MarigosaMariposas de SardiniaViaggieMiraggiIntramaduRadio PopolareSardinia Coast to CoastAssociazione Enti Locali per lo Spettacolo e Fondazione Oristano.
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Kurt Elling • credit Cory Dewald

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