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L’edizione 2024 di Monfortinjazz si terrà, come da tradizione, nel suggestivo Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba, uno dei borghi più belli d’Italia situato nelle Langhe del Barolo. Il festival, organizzato dall’Associazione Monfortearte in collaborazione con Ponderosa Music & Arts, giunge quest’anno alla sua quarantottesima edizione, promettendo un programma ricco e variegato di concerti che si svolgeranno durante i mesi di luglio e agosto.
La rassegna è nata negli anni ’70 e si è consolidata nel tempo come uno degli appuntamenti estivi più importanti per gli amanti del jazz e della musica di qualità, fra proposte sempre accurate e incursioni nella musica d’autore italiana e internazionale, arricchite in ogni edizione da qualche artista da scoprire in un luogo affascinante e particolare. L’Auditorium Horszowski è infatti uno dei punti di forza del Monfortinjazz: situato in una piazza naturale, l’auditorium offre un’atmosfera intima e suggestiva, perfetta per godere appieno delle esibizioni live. Le serate al Monfortinjazz non sono solo un’occasione per ascoltare musica di alto livello, ma anche per immergersi nella bellezza del paesaggio delle Langhe, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il festival così non è solo un evento musicale, ma un’esperienza culturale completa per un pubblico di italiani e stranieri che ha l’opportunità di esplorare le bellezze storiche e naturali di Monforte d’Alba, degustare i vini locali e godere della gastronomia piemontese in un’atmosfera rilassata e accogliente, caratterizzata dalla passione per la musica.

Il programma del Monfortinjazz 2024, come da tradizione, propone un’attenta selezione di artisti internazionali e italiani, spaziando dal jazz al blues, dal funk al rock con la partecipazione di artisti come Fantastic Negrito, Hiromi, Marcus Miller, Daniele Silvestri e Mauro Pagani.

Sabato 6 luglio il programma si apre con il concerto di uno straordinario musicista, iconica rappresentazione di grande black music, accompagnato per l’occasione da una band eccezionale. Xavier Amin Dphrepaulezz, nato a Oakland, cantautore e chitarrista rinato Fantastic Negrito dopo un drammatico incidente che nel 1999 gli ha procurato un coma e la perdita di parte del movimento della mano destra, è poi arrivato a collezionare tre Grammy Award e a vivere tournée con artisti come Sturgill Simpson e Chris Cornell, o a collaborare con con Sting e E-40, a lanciare la propria etichetta e infine fondare da vero attivista la Revolution Plantation, una fattoria urbana finalizzata all’educazione e all’empowerment dei giovani. I suoi tre album The Last Days of OaklandPlease Don’t Be Dead e Have You Lost Your Mind Yet, vincitori di Grammy Award come migliori album di blues contemporaneo nel 2016, nel 2019 e nel 2021 hanno preceduto l’ultimo Grandfather Courage, versione acustica del quarto album in studio White Jesus Black Problems (Storefront Records, 2022) che gli ha fatto ottenere una nomination ai Grammy Awards 2023 nella categoria Best American Roots Performance per il singolo Oh Betty.

Il 14 luglio si rinnovano a Monfortinjazz la tradizione del concerto domenicale pomeridiano e l’occasione imperdibile per scoprire dal vivo talenti straordinari e musicisti magnifici, apprezzatissime dal pubblico. Alle 18.30 la protagonista sarà Hiromi, talento giapponese del pianoforte, che presenta il suo nuovo album “Sonicwonderland”, accolto da buona parte della critica specializzata come un capolavoro.
In tanti l’avranno già vista in TV e saranno stati travolti dalla sua esibizione in occasione dello show di apertura Tokyo 2020. Grazie al suo virtuosismo, riesce a governare le dinamiche dello strumento, in modo potente e leggerissimo, con uno stile unico e particolare. A tal proposito il New York Times scrive: “Le influenze dello swing, del groove e del ragtime sono contagiose nelle performance di Hiromi, mentre balla tra le linee del pop-jazz e del blues. Le tradizioni musicali le servono come punto di partenza per attraversare la stratosfera.” Insieme a lei sul palco Adam O’ Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria in un potente e irresistibile jazz funk, intramezzato da episodi di grande pianismo.