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Mercurio, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea multidisciplinare tra teatro, musica danza e performing arts, con la sua dinamica unica che vede la Direzione Artistica Condivisa, con gli artisti protagonisti della scorsa edizione, la curatela di Giuseppe Provinzano e lo staff multidisciplinare dell’associazione Altro e dello Spazio Franco, approda alla settima edizione che si svolgerà a Palermo dal 26 agosto al 5 ottobre, come di consueto diffusa, in più spazi dei Cantieri Culturali della Zisa, in rete con le realtà che vi sono attive, con le quali Mercurio e Spazio Franco collaborano tutto l’anno. 

Forte del successo delle ultime edizioni- che hanno radunato attorno ai suoi diversi palcoscenici una comunità sempre crescente, con oltre 8000 presenze – e con il prestigioso Premio come Miglior Festival Italiano dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, Mercurio festival 2025 torna a disegnare le nuove geografie del contemporaneo attraverso lo sguardo di artiste e artisti da tutto il mondo, in una miscela originale di generi e linguaggi. 

In un momento storico di grande complessità, con decine e decine di manifestazioni culturali in tutta Italia, che si sono viste negare l’accesso ai finanziamenti ministeriali, come avvenuto anche a Palermo per l’Agricantus, la Fondazione Meno, ConFormazioni, Teatro Bastardo, il Piccolo Teatro Patafisico,  da anni “paladini” della ricerca nel campo dello spettacolo dal vivo, Mercurio Festival col suo approccio Multidisciplinare viene nuovamente riconosciuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2025-2027 a valere sul FNSV (Fondo Nazionale Spettacolo dal vivo), confermandosi un presidio culturale vivo e attivo, pronto a raccogliere le istanze dei vicini “colleghi”, per creare un palcoscenico del Sud Italia dedicato alla sperimentazione. Uno spazio aperto al dialogo, dove la creazione è terreno e nutrimento della trasformazione, oggi non più soltanto auspicabile ma necessaria.

Siamo vivi ma non siamo felici, E allora guardo alla mia Palermo e alla mia Sicilia, che non ne esce bene per niente. Se penso all’esclusione di esperienze storiche come Festival ConFormazioni e il Teatro Bastardo che da anni esplorano i confini della danza e della scena performativa, ma anche a due realtà storiche come Teatro Agricantus e la Fondazione MENO.  Penso a quei colleghə che con fatica e merito hanno tentato di crescere e consolidarsi e che svolgono un lavoro prezioso in un territorio complesso come la Sicilia: il Piccolo Teatro Patafisico, a Sutta Scupa, Teatro Atlante, Cantieri Culturali alla Zisa – CCCZ,KLEIS (a Palermo); Retablo, Palco Off (a Catania); Cortile Teatro Festival, DAF Project, Fondazione Horcynus Orca, Teatro dei due Mari (Messina). Ogni esclusione è un pezzo di Sicilia che viene frustrata, una conseguente perdita di posti lavoro, un’incubatrice di bellezza che chiude i battenti. Dichiara Giuseppe Provinzano, fondatore di Babel Crew e Mercurio Festival.

Quella di quest’anno sarà dunque un’edizione speciale, di trasformazione, in cui il consueto impianto del festival sarà mantenuto, ma ripensato in una dimensione ancora più aperta allo scambio, alla partecipazione e alla condivisione, valori da sempre centrali nel progetto Mercurio.

Anche quest’anno, infatti, gli artisti di Mercurio Festival sono stati scelti ed invitati dai colleghi dell’edizione precedente della rassegna, secondo il meccanismo dinamico e sperimentale del passaggio di testimone, mettendo in atto un approccio curatoriale che pone al centro i percorsi artistici e l’intreccio di processi non soltanto culturali ma anche politici e sociali, attivando una vasta rete di collaborazioni e sinergie. 

Tra gli artisti invitati di Mercurio 2025 sul fronte del teatro  spicca il gigante del teatro contemporaneo, sei volte Premio Ubu Danio Manfredini; la genovese Compagnia Rodisio di Manuela Capece e Davide Doro, il regista e co fondatore della compagnia lombarda La Confraternita del Chianti, Marco di Stefano, l’attore e autore Niccolò Fettarappa, (Premio In-Box 2021, Premio Direction Under30, Premio della Critica Nolo Fringe Festival, Premio Italia dei Visionari), Damiano Privitera, direttore del Centro di produzione e innovazione teatro di figura e d’immagine Teatro del Lavoro di Pinerolo (TO); l’attrice Premio Ubu under 35 Matilde Vigna, i romani Tony Clifton Circus.

Per la danza Cristina Kristal Rizzo, dancemaker attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ’90; Kike Garcia ballerino e coreografo madrileno; Gianmaria Borzillo, performer, danzatore e regista, Zoé Lakhnati, danzatrice e coreografa francese, la danzatrice argentina Maria Colusi.  

E come da consuetudine non manca la musica, tra concerti live set e dj set, a cominciare dai Quintorigo, la band dissidente, indie ante litteram, la migliore sintesi tra pop, rock, classica e jazz, il 19 settembre a Mercurio festival nella formazione originale, con John De Leo (voce), Valentino Bianchi (sax), Gionata Costa (cello), Andrea Costa (violino) e Stefano Ricci (contrabbasso); la cantautrice e produttrice sarda BluemGeneric Animal progetto solista del musicista Luca Galizia; il polistrumentista, cantante e produttore musicale IAKO, al secolo Jacopo Rossetto; la dj e producer italiana basata a Berlino Key Clef, l’artista multidisciplinare turco- tedesca Aylin Leclaire; Alice Paltrinieri, ingegnere del suono e sound designer, la band bolognese Rumba de Bodas.

Apre il programma il 26 agosto Wonder Woman di Antonio Latella e Federico Bellini con la regia di Antonio Latella, in scena Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara e Beatrice Verzotti e le musiche di Franco Visioli. Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto, lo spettacolo ripercorre la vicenda di una ragazza peruviana vittima di uno stupro di gruppo e di una sentenza dove gli imputati vennero assolti in secondo grado di giudizio, grazie a criteri assai discutibili quali l’estetica della giovane donna. 

Tra gli appuntamenti più attesi Davide Enia il 6 settembre con Roberto Baggio, monologo scritto intervistando medici e infermieri di Emergency per raccontare di chi vive e lavora nelle zone di guerra, partendo dall’omonimia tra un medico anestesista e il calciatore. I gol di Roberto Baggio diventano metafore, spiragli di luce per ragionare e discutere sulle cose del mondo: la presenza del male, l’insensatezza della guerra, la fragilità del talento, la bellezza del gesto puro e assoluto.

Agli artisti annunciati presto si affiancheranno nuovi nomi, che contribuiranno a rendere Mercurio Festival ancora una volta, un appuntamento imperdibile di fine estate. 

Il programma completo sarà annunciato in una conferenza stampa precedente all’inizio del festival.

Mercurio Festival 2025
26 agosto– 5 ottobre Palermo

Cantieri Culturali della Zisa, Via Paolo Gili 4
https://mercuriofestival.it/
Facebook: mercuriofestival // Instagram: mercuriofestival

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