Diciannove anni, un talento luminoso e la grinta di chi sa emozionare con la semplicità delle cose vere. Matilde Montanari è la vincitrice della quarta edizione dell’Ivisionatici Music Festival, trionfando nella categoria Interpreti sul palco dell’Eur Social Park di Roma, tra venti finalisti selezionati da oltre mille candidature provenienti da tutta Italia.
Un palco importante, una platea esigente e una giuria di professionisti del settore: eppure Matilde ha saputo distinguersi, incantando tutti con una performance intensa, delicata e autentica. Al pianoforte, al suo fianco, l’amico e musicista ravennate Marco Pierfederici, diplomato al Conservatorio, ha contribuito a rendere il momento ancora più magico.
Dalle semifinali ai riflettori: la voce che arriva al cuore
La selezione è stata lunga e impegnativa: tredici semifinali dal vivo tra Roma, Napoli, Milano, Bologna, Modena e Lecce, fino all’ultima sfida finale a Roma. A valutarli una giuria prestigiosa composta da nomi come Chiara Galiazzo, Domenico Marocchi, Noemi Serracini, Valentina Venturi, Sofia Petti ed Eleonora Scaiola. A colpire è stata non solo la voce di Matilde, ma la sua capacità di abitare il palco, di raccontare e sentire ogni parola.
Un cammino che parte da lontano
Il talento della giovane forlivese non è passato inosservato nemmeno a Sanremo, dove nel 2024 aveva già fatto parlare di sé reinterpretando in chiave contemporanea Romagna Mia insieme all’orchestra dei Santa Balera. Un segnale forte della sua identità artistica: radici ben piantate nella tradizione, ma uno sguardo proiettato verso il futuro.
Verso il MEI e oltre
Il premio ricevuto agli Ivisionatici apre ora nuove porte: Matilde salirà sul palco del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza in autunno, supportata dal patron Giordano Sangiorgi, da sempre attento ai nuovi talenti. Un altro importante traguardo in un percorso che sembra già tracciato con determinazione.
Nel frattempo, Matilde continua a investire sulla sua crescita, partecipando alle clinics ufficiali di Umbria Jazz, uno dei più importanti percorsi formativi musicali a livello europeo. Qui sta perfezionando tecnica vocale, interpretazione e identità artistica, per consolidare un progetto che ha già conquistato critica e pubblico.
“È un sogno che si realizza, ma anche un tassello importante nella mia crescita. Ogni palco è un’occasione per imparare, per raccontarmi e per migliorarmi artisticamente”, ha commentato Matilde.
E noi, sinceramente, non vediamo l’ora di riascoltarla.


