Bellissimo il programma che anche quest’anno l’organista Maria Grazia Amoruso
presenta, col suo organo, ai detenuti della casa circondariale dell’isola di Gorgona, con
la collaborazione del duo Amirfeiz di violoncelli, sempre nell’ambito della
programmazione del Festival di Capraia, dove questo splendido strumento, costruito da
Giorgio Questa alcuni decenni fa, è ormai di casa nei giorni del festival. L’organista se
ne serve per spaziare lungo un excursus storico che va dal Seicento (Frescobaldi)
all’Ottocento delle ultime composizioni di Johannes Brahms, non ignorando illustri
“passaggi”: Bach, Vivaldi e Mozart.
Programma
Domenica 20 luglio ore 10.30 – Isola di Gorgona
Maria Grazia Amoruso, organo a canne di legno costruito da Giorgio Questa
Lisa Amirfeiz, violoncello
Mara Amirfeiz, violoncello
Jean-Philippe Rameau (1683-1764) Les Sauvages
Benedetto Marcello (1686-1739) Sonata VI op. 2 per due violoncelli
Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata avanti la Messa degli Apostoli
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Fuga super Jesus Christus unser Heiland (BWV
689)
Antonio Vivaldi (1678-1741) Sonata V in mi minore per violoncello e basso continuo,
RV 40
W.A. Mozart (1756-1791) Andante per organo meccanico K. 616
Johannes Brahms (1833-1897) Preludi corali da op. 122
César Franck (1822-1890) Preludio, fuga e variazione per organo, in si minore
Lisa e Mara Amirfeiz – violoncello
Nate a Genova nel 2000, Lisa e Mara Amirfeiz sono due musiciste di eccezionale
sensibilità, che si distinguono per la rara simbiosi musicale e l’intercambiabilità nei ruoli
strumentali di pianiste e violoncelliste. Figlie d’arte – la madre è la pianista e organista
Maria Grazia Amoruso – sono cresciute in un ambiente familiare permeato dalla
musica, che ha favorito fin dalla prima infanzia un naturale avvicinamento agli
strumenti. Iniziano lo studio del pianoforte con la madre e si dedicano successivamente
al violoncello, seguite dal M° Nevio Zanardi e, più tardi, presso il Conservatorio “Niccolò
Paganini” di Genova con il M° Giovanni Lippi. Lisa ha proseguito anche gli studi
pianistici sotto la guida del M° Marco Vincenzi, laureandosi con il massimo dei voti e la
lode nel 2021.
Entrambe frequentano attualmente il biennio accademico di violoncello e coltivano
una carriera concertistica che le ha viste esibirsi in numerosi contesti di rilievo. Il loro
debutto come duo risale al 2013, in un concerto al Teatro di Portofino destinato a
sensibilizzare i giovani verso la musica classica. Seguono, nello stesso anno,
un’esibizione nella storica Villa Spinola di Genova Albaro e, nel 2014, un concerto al
Teatro Duse. Tra gli eventi più significativi della loro giovane carriera, si annovera
l’esibizione nell’ottobre 2015 per Papa Francesco nella Sala Nervi in Vaticano, con
l’Orchestra Paganini diretta dal M° Vittorio Marchese.
Hanno tenuto concerti a Palazzo Rosso con il programma “Violoncelli gemelli”, all’Isola
di Capraia, a Palazzo Spinola e nella Villa Tesoriera di Torino. Partecipano regolarmente
alle attività dell’Orchestra Paganini, con cui hanno recentemente effettuato una
tournée in Corsica. Il loro repertorio abbraccia il grande repertorio cameristico e
solistico per violoncello e pianoforte, ma anche progetti più sperimentali e originali. Il
pubblico apprezza particolarmente la loro naturalezza sul palco, la complementarità
nei ruoli e l’intesa che si percepisce nei gesti musicali e nella comunicazione reciproca.
Tra i concerti recenti, si ricordano le esibizioni con la madre in trio – organo e due
violoncelli – che dimostrano l’unità di una vocazione familiare alla musica, fondata su
talento, dedizione e ascolto condiviso.
Maria Grazia Amoruso organo
Pianista e organista di raffinata sensibilità, Maria Grazia Amoruso è un’artista poliedrica
che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla valorizzazione del repertorio musicale, dal
Rinascimento al Novecento. Il suo percorso artistico inizia al Conservatorio “Niccolò
Paganini” di Genova, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti, per poi
perfezionarsi con alcuni tra i più importanti maestri della tradizione pianistica ed
organistica europea: Lazar Berman, Jan Marisse Huizing, Oxana Yablonskaja, Alexander
Malter, Lev Naumov e Karl Leister. Particolarmente significativa è la sua formazione alla
scuola di Heinrich Neuhaus e alla scuola russa, che ne hanno influenzato l’approccio
interpretativo, unendo profondità analitica e slancio espressivo.
Vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali come il Concorso Schubert e il Concorso
di Ginevra, ha suonato in festival e stagioni di rilievo quali Europa Musica, Ticino
Musica, Bergen Festival, Teatro Medina di Madrid, International Holland Music
Sessions, e ha collaborato con realtà come l’Orchestra da Camera Alma Mahler e
l’Università degli Studi di Siena. Il suo repertorio spazia da Frescobaldi a Bach, da
Dallapiccola a Castiglioni, e comprende anche lavori in prima esecuzione e trascrizioni
filologiche di manoscritti antichi.
Determinante nella sua evoluzione musicale è stato l’incontro con il M° Giorgio Questa,
con il quale ha approfondito lo studio dell’organo, dell’analisi e dell’interpretazione
della musica antica, in particolare dei manoscritti italiani del Cinquecento e Seicento.
Dopo la scomparsa del Maestro, nel 2010, ha curato il restauro del raro organo ligneo
portativo da lui costruito, ereditandone lo spirito artigianale e la visione culturale.
Nel 2006 ha fondato il Festival Internazionale di Musica Isola di Capraia, di cui è
direttrice artistica, contribuendo a rendere l’isola un punto di riferimento per l’incontro
tra musica e natura. Ha inciso numerosi CD per Devega, Philarmonia e Zecchini, con
repertori che spaziano da Beethoven, Brahms e Schumann fino a due monografie
dedicate all’organo costruito da Giorgio Questa. Le sue esibizioni e riflessioni sono
raccolte anche online, su un canale YouTube curato personalmente, che comprende
registrazioni d’archivio e una presentazione del prof. Flavio Dassenno, esperto di
organologia.


