Al via nel weekend la ventiseiesima edizione del festival Dromos
in programma fino al 25 agosto a Oristano e altri centri della sua provincia.
Si comincia venerdì all’anfiteatro di Tharros (ore 21.30) con il quartetto di
Chris Potter con Brad Mehldau, John Patitucci e Johnathan Blake.
Sabato (stessa ora) riflettori puntati sulla pianista giapponese Hiromi.
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Dromos ai nastri di partenza: questo venerdì (19 luglio) si apre il sipario sulla ventiseiesima edizione del festival che fino al 25 agosto si dipanerà secondo la consueta formula itinerante tra vari centri e località della provincia di Oristano: dallo stesso capoluogo alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Fordongianus a Morgongiori, da Neoneli a Cabras, passando per Marrubiu e Nureci, fino a Tadasuni, “new entry” nel circuito di Dromos.
Change. Puoi è il titolo che campeggia sul ricco e variegato cartellone di eventi in programma; un titolo che suona come un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull’urgenza di un cambiamento cui ognuno può contribuire. Perché se il futuro si presenta incerto, come sottolinea la curatrice d’arte Chiara Schirru nel suo testo di introduzione al festival, insieme ai rischi riserva anche «grandi opportunità e ogni individuo è chiamato a decidere se piegarsi agli eventi o ascoltare quell’esortazione all’azione, quel YOU CAN generato dalla parte più profonda e sapiente del nostro sentire, che spinge verso una visione dell’uomo e del mondo unitario e omnicomprensivo, capace di oltrepassare ogni frammentazione, ogni confine fisico, mentale e culturale».
- Il programma musicale
La musica, come sempre, fa la parte del leone anche in questa edizione numero ventisei di Dromos, spaziando tra i generi e gli stili, dal jazz all’etnica, dal blues alla canzone d’autore, con un cast di artisti di caratura internazionale e nomi di spicco della scena nazionale e isolana. Grande apertura con quattro serate tra le più intriganti dell’intero programma, anche in virtù della straordinaria cornice in cui andranno in scena: l’area archeologica di Tharros, nel territorio del Comune di Cabras, a una ventina di chilometri da Oristano.
Si comincia nel segno del jazz con due concerti proposti col sostegno della Fondazione Mont’e Prama, in collaborazione col Festival Letterario dell’Archeologia, e Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Inaugura la lunga estate musicale di Dromos, questo venerdì, 19 luglio, alle 21.30, il quartetto intestato a Chris Potter, uno dei migliori sassofonisti della sua generazione, con Brad Mehldau, una delle voci più liriche e influenti del pianoforte jazz contemporaneo, un bassista del calibro di John Patitucci, in prima linea sulla scena jazzistica degli ultimi trent’anni, e con un batterista completo e versatile come Johnathan Blake: un poker d’assi del jazz statunitense. È dello scorso marzo il nuovo album di Chris Potter, “Eagle’s Point”, con lo stesso equipaggio, a eccezione di Brian Blade alla batteria: musica immediata e ispirata, con una creatività incontenibile, un virtuosismo senza sforzo e un’intensa improvvisazione.
La sera dopo, sabato 20, sempre alle 21.30, approda a Tharros sull’onda del suo nuovo album, “Sonicwonderland” (uscito lo scorso ottobre), la giapponese Hiromi – talento di fama mondiale che continua la feconda tradizione di pianisti jazz, da Toshiko Akiyoshi a Makoto Ozone, sbocciati nella terra del Sol Levante. Dal disco di debutto, “Another Mind” (2003), il suono di Hiromi Uehara (classe 1979) si è evoluto a ogni uscita, erodendo i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione. Artista eclettica, ai giornalisti che spesso le chiedono quale sia il genere che suona, risponde che per lei ci sono solo due generi: «quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore». Ad accompagnare la pianista originaria di Shizuoka, ci saranno Adam O’Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria.
Due concerti da non perdere attendono dunque il pubblico di Dromos nell’anfiteatro, da un migliaio di posti a sedere, allestito nel sito archeologico sulla penisola del Sinis. I biglietti si possono acquistare sul sito www.dromosfestival.it: costa 30 euro (più diritti di prevendita) l’ingresso per ciascuna serata, 50 euro (più prevendita) è invece il prezzo del mini abbonamento per seguire entrambe.
C’è invece già da mesi il tutto esaurito per i due successivi concerti in programma sempre a Tharros domenica 21 e lunedì 22: protagonista Fiorella Mannoia nelle uniche date nell’isola del tour che per la prima volta la vede affiancata da un’orchestra e in scena in siti di particolare rilievo. Un tour speciale, dal titolo Fiorella Sinfonica – Live con orchestra, per salutare i settant’anni dell’artista romana (compiuti lo scorso 4 aprile) e che nella sua tappa a Tharros incrocerà un’altra ricorrenza: organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama nell’ambito del festival “L’Isola dei Giganti”, e in collaborazione con il festival Dromos, il doppio appuntamento con Fiorella Mannoia rientra infatti nel programma di festeggiamenti per i cinquant’anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario di Mont’e Prama.
Dopo Tharros, il festival Dromos proseguirà subito il suo lungo cammino a tappe piantando le tende per prima nella “sua” Oristano, dove sono attesi Bill Laurance (il 25 e il 26 luglio), Jan Garbarek (27 luglio), Fatoumata Diawara (il 28), e, nella vicina Donigala Fenughedu, il pianista cubano Roberto Fonseca (il 2 agosto); al Tempio ipogeico Sa Scab’e Cresia nei pressi di Morgongiori, saranno poi di scena i Cordas et Cannas e la cantante cubana Aymée Nuviola (4 agosto), a Fordongianus (9 e 10 agosto) gli italiani C’mon Tigre e, in arrivo dall’Inghilterra, il compositore, polistrumentista e producer DoomCannon, il tubista Theon Cross e il duo Blue Lab Beats. Marrubiu attende il rapper italiano Murubutu con la Moon Jazz Band (11 agosto), Neoneli ospiterà invece Goran Bregović con la sua Wedding and Funeral Band (13 agosto). A Nureci ritorna poi il “festival nel festival” Mamma Blues (14 e 15 agosto), protagonisti il sardo Bad Blues Quartet, il polistrumentista maliano Baba Sissoko e il cantante olandese Jett Rebel, mentre Cabras accoglierà un protagonista della canzone d’autore, Francesco De Gregori (18 agosto). Infine, a suggello della lunga estate di Dromos, una tre giorni di musica (dal 23 al 25 agosto)- a Tadasuni, sotto il titolo “Isole d’altri mari”, un nuovo progetto, promosso con la collaborazione del Comune del piccolo centro del Guilcer: in programma il 23 agosto Luigi Lai con Marcello Floris, Paolo Angeli col Tenore Murales de Orgosolo, e il trio Reijseger – Fraanje – Sylla; il 24 Ernst Reijseger col Cuncordu e Tenore de Orosei, il duo Interiors con Pasquale Mirra, e Dhafer Youssef Trio; il 25 il Coro Santu Nigola de Ortueri, Marino De Rosas & Denise Fatma Gueye, e infine il quartetto di Ana Carla Maza.
- Non solo musica al festival Dromos
È storia di musica, cultura e arte quella che contraddistingue Dromos, festival da sempre aperto a contaminazioni ibride e meticce e che costantemente indaga tematiche contemporanee e innovative. Al tema del cambiamento che connota questa edizione all’insegna di Change. Puoi, guarda anche la mostra d’arte contemporanea “F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato” , curata da Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, che affianca e completa l’offerta della programmazione musicale e culturale del festival: inaugurata lo scorso 5 luglio a Oristano, negli spazi del Foro Boario, per restare aperta fino a tutto settembre, presenta oltre settanta opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative di ben trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale: Marina Abramović, Silvia Argiolas, John Baldessari, Matteo Basilé, Peter Belyi, Yannis Bournias, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Mattia Enna, Weng Fen, Franko B, Doze Green, Ximena Garrido-Lecca, Dario Ghibaudo, Robert Gligorov, Nan Goldin, Damien Hirst, Roberto Sebastián Matta, Tonino Mattu, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Hermann Nitsch, Erwin Olaf, Orlan, Martin Parr, Pastorello, Giuliano Plorutti, Roberto Pugliese, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Sandy Skoglund, The Blue Noses.
Musica, arte e anche cinema nel cartellone di Dromos, con la consueta mini rassegna promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, e in tema con questa edizione del festival, come dichiara il titolo: “Change Vision”. Per tre serate, da lunedì a mercoledì prossimi, tutte con inizio alle 21 e ingresso libero, il Giardino dell’UNLA, in via Carpaccio, 9, ospiterà le proiezioni di altrettanti film appositamente selezionati, ciascuna preceduta da un'”ouverture” musicale. Si comincia lunedì (22 luglio) con “Una volta nella vita“ (2014), diretto da Marie-Castille Mention-Schaar, con Ariane Ascaride, Ahmed Dramé e Noémie Merlant. Musiche affidate per l’apertura della serata alla chitarra e alla voce di Tobia Poltronieri. Martedì 23, scorreranno invece sullo schermo le immagini di “Promised Land“ (2013), di Gus Van Sant, con Matt Damon, John Krasinski e Frances McDormand, mentre per la parte musicale sarà il turno di Tancredi Emmi al contrabbasso. La serie di proiezioni si chiude mercoledì 24 luglio con il film di Clio Barnard “Ali & Ava – Storia di un incontro” (2021), con Claire Rushbrook e Adeel Akhtar. Di Marco Coa, musicista e sound designer oristanese, il preludio musicale dell’ultima serata di “Change Vision”.
Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale, vede Dromos impegnato anche in questa edizione con il progetto Suonoverde: in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, si punta a conseguire l’obiettivo primario della riduzione dei rifiuti attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e di alimenti a chilometro zero, il potenziamento della raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili. Il festival si pone inoltre l’obiettivo di essere a impatto zero, cioè di abbattere le proprie emissioni di C02: per questo ha scelto di diventare partner di Treedom, azienda italiana che consente di piantare alberi in diversi paesi del mondo e che ne monitora costantemente la crescita. Il bosco di Dromos è attualmente costituito da 200 alberi, che permetteranno di abbattere nei primi dieci anni di vita 80,80 tonnellate di CO2.
Con il festival ritorna poi il Viaggio in Sardegna sulle note del Dromos Festival con Radio Popolare, una proposta turistica di otto giorni – dal 28 luglio al 5 agosto – attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell’Oristanese, a cura dell’associazione Mariposas de Sardinia con ViaggieMiraggi.
- Info
I biglietti per i concerti si possono acquistare online sul sito di Dromos. Sono validi il Bonus Cultura (Carta della cultura giovani, Carta del merito, Carta del docente) e la Carta Giovani Sardegna.
La ventiseiesima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni e Ros’e Mari Farm & Green House. Con la collaborazione di: Arcidiocesi di Oristano, Monastero Santa Chiara di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Sardinia Coast to Coast, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e la Fondazione Oristano.
Per informazioni, si può contattare la segreteria del festival al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.