Dopo aver fatto tappa a Masullas con il concerto del Reset Trio di Danilo Rea e il dj set di Gianluca Petrella, il festival Dromos prosegue il suo cammino nella provincia di Oristano e approda sulle rive del lago Omodeo per l’atteso appuntamento nel borgo di Tadasuni, che da domani — venerdì 8 agosto — a domenica 10, accoglie la seconda edizione di “Isole d’altri mari”: tre giorni di musica, incontri e contaminazioni, organizzati con il contributo del Comune di Tadasuni, che trasformeranno il paese in un crocevia di suoni provenienti da diverse latitudini musicali.
Si comincia domani (venerdì 8), dunque, alle 19 in Piazza Santa Croce (a ingresso libero), con Sulidu, una produzione originale firmata Dromos che unisce tre fra i musicisti più rappresentativi dell’attuale scena musicale sarda: Mauro Sigura (oud e bouzouki), Pierpaolo Vacca (organetto ed effetti) e Marco Coa (elettronica e tastiere). Con strumenti e linguaggi che dialogano in una trama inedita, Sulidu fonde la forza arcaica dell’organetto, il respiro profondo dell’oud, la fluidità del bouzouki e la sperimentazione elettronica in composizioni originali che raccontano una Sardegna lontana dagli stereotipi e più vicina alle emozioni intime. Una musica che non teme le contaminazioni, ma le accoglie come forma naturale di espressione: il Mediterraneo si specchia nell’orizzonte digitale, la memoria popolare dialoga con i paesaggi sonori contemporanei, in un equilibrio di eleganza, innovazione e rispetto per le radici.
In serata, alle 22 nel Parco Comunale, riflettori puntati sull’energia di Adi Oasis, cantante, bassista e producer franco-caraibica di base a Brooklyn, tra le voci più fresche e potenti del soul moderno. Con il suo stile rétro-futurista che fonde funk, R&B e disco, e un’estetica sonora che riflette esperienze personali e urgenze politiche, Adi Oasis ha conquistato critica e pubblico internazionale. Il suo ultimo album, “Lotus Glow”, arricchito da collaborazioni con Jamila Woods, KIRBY, Leven Kali e Aaron Taylor, è considerato il suo lavoro più maturo, coraggioso e vulnerabile: «rappresenta il fiore in cui mi sono trasformata – racconta – e il bagliore è dove sto andando. È il mio destino». Cresciuta nelle banlieue parigine e oggi donna afrodiscendente, immigrata negli Stati Uniti, Adi Oasis canta le sue verità con forza e delicatezza, e ha trovato una cifra stilistica personale capace di unire groove e profondità emotiva. Dal debutto solista nel 2018 ha raccolto consensi da testate come Vogue, Elle, Rolling Stone, Wonderland e Line of Best Fit, imponendosi anche grazie a performance magnetiche come quella di “Whisper My Nome” per COLORS, nel 2021, ha calcato i palchi dei più prestigiosi festival internazionali – dal Montreux Jazz Festival al Newport Jazz Festival, da Afropunk a Funk on the Rocks (Red Rocks) – e collaborato con artisti del calibro di Lenny Kravitz, Masego, Anderson .Paak, Thundercat, Gilles Peterson e Yasiin Bey. Dal vivo, la sua presenza magnetica è amplificata dal groove compatto dei musicisti che l’accompagnano: Lawrence Clais alla batteria e Aylwin Steele alla chitarra. Il suo concerto a Tadasuni promette di essere una vera e propria esplosione di ritmo, stile e potenza espressiva.
- Sabato il progetto Tres Continentes e la band franco-marocchina Bab L’Bluz
Il viaggio musicale di “Isole d’altri mari” prosegue sabato 9 agosto con una giornata densa di appuntamenti: si comincia con la prestigiosa masterclass di Stanley Jordan, chitarrista statunitense dal talento straordinario e pioniere della touch technique, che dalle 11.30 alle 13.30 a Casa Pinna condividerà con giovani musicisti e appassionati il suo approccio innovativo allo strumento a corde. Alle 19, Piazza Santa Croce ospiterà Tres Continentes, un dialogo musicale aperto, intenso e poetico tra il chitarrista italiano Bebo Ferra, la violinista e vocalist giapponese Aska Maret Kaneko e il bassista argentino Carlos “El Tero” Buschini per un concerto che attraversa Mediterraneo, Asia e America latina con composizioni originali e canzoni, in un vero e proprio caleidoscopio di colori ed emozioni. A chiudere la serata, nel Parco Comunale a partire dalle 22, saranno i Bab L’Bluz, formazione franco-marocchina capitanata dalla carismatica Yousra Mansour (voce, awisha, mandole), affiancata da Brice Bottin (guembri, cori), Mehdi Yachou (flauto, qraqeb, percussioni) e Nicolas Delaunay (batteria, campionatore), con il suo inconfondibile sound che mescola musica gnawa, rock psichedelico e desert blues.
- Domenica in scena gli Argia e Stanley Jordan Trio with special guests Antonello Salis & Gavino Murgia.
Domenica 10 agosto si aprirà alle 19 con il concerto in Piazza Santa Croce del gruppo Argia, composto da Alberto Balia, Enrico Frongia e Massimo Perra, con la partecipazione straordinaria di Nicola Urru “su Cantadore”, in un’esplorazione tra canto a bolu, corde, fiati e narrazione. In chiusura, alle 22, gran finale al Parco Comunale con una produzione originale firmata Dromos: Stanley Jordan Trio with special guests Antonello Salis & Gavino Murgia; a condividere il palco insieme al chitarrista americano, saranno Kornél Horváth alle percussioni e Gabor Dornyei alla batteria con Antonello Salis al pianoforte e alla fisarmonica, e Gavino Murgia al sax, alle launeddas e al canto. Un incontro tra jazz, radici sarde e visioni cosmopolite, all’insegna della libertà creativa e dell’intesa istintiva.
Con “Isole d’altri mari”, Dromos rinnova il suo impegno nella valorizzazione dei territori e nell’ascolto del mondo: una rassegna che mette in relazione storie e geografie, tradizioni locali e orizzonti globali, in un tempo condiviso di scoperta e connessione.
Informazioni, notizie e aggiornamenti sul festival sono disponibili sul sito dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos. La segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783 31 04 90, al numero whatsapp 334 80 22 237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it.
La ventisettesima edizione del festival Dromos è organizzata dall’omonima associazione culturale con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Fondazione Parte Montis, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Marrubiu, Masullas, Neoneli, Nureci e Tadasuni, Ros’e Mari Farm & Greenhouse, e con la collaborazione di Arcidiocesi di Oristano, Monastero Santa Chiara di Oristano, Museo Diocesano Arborense, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, Sa Marigosa, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Sardinia Coast to Coast, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e Fondazione Oristano.
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