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“Vicky” è un brano che nasce da un’idea spontanea, una sorta di flusso di coscienza trasformato in musica. L’artista ha voluto raccontare un’esperienza del passato con un tocco ironico e leggero, dando vita a una canzone che unisce introspezione e divertimento. Con un sound fresco e coinvolgente, “Vicky” rappresenta una tappa significativa nel percorso artistico della cantante, che ha voluto inserire anche un elemento corale, coinvolgendo i suoi amici nel ritornello. In questa intervista, ci racconta la genesi del brano e l’ispirazione dietro il videoclip.

Hai detto che “Vicky” si è quasi scritta da sola. Quale è stata la scintilla che ha acceso l’idea per questo pezzo?

L’idea della canzone è nata una sera che volevo divertirmi. Non mi andava di uscire e decisi di comporre qualcosa che mi avrebbe fatta ridere. È stato un processo di scrittura molto diverso per me, in quanto normalmente scrivo solamente per necessità. Pensai a tutte le cose che mi sono successe e di cui avrei voluto dire la mia, ma non ne ho mai avuto occasione. Ero sul divano di casa e mi ricordai di tutti gli scontri che ho avuto con Vicky e di tutti i problemi che mi ha causato a scuola. Mi sono resa conto di quanto in realtà la sua figura fosse stata presente nei miei anni. Ho deciso di descriverla per come la vedevo e di renderla più divertente ai miei occhi.

 Nel ritornello si sentono le voci dei tuoi amici che urlano e si divertono. Quanto è importante per te la dimensione collettiva nella musica?

Sono una persona estremamente selettiva e nella vita ho incontrato tante persone che mi hanno voltato le spalle, che mi hanno fatta soffrire o che sono uscite dalla mia vita in silenzio. Cerco sempre di instaurare legami che so che possano durare nel tempo perché ci tengo molto, e li porto con me come fossero una famiglia. I miei amici fanno parte della mia quotidianità, condivido con loro ogni cosa bella che accade e ogni cosa brutta e senza di loro non riuscirei a fare quello che faccio. Li ho voluti in qualche modo inserire nella canzone perché volevo coinvolgerli nel processo e perché questo album per me è come un diario. Avendo previsto delle urla nella canzone, mi faceva piacere sapere che quando ascoltavo “Vicky” c’erano anche loro.

Se dovessi descrivere “Vicky” con il titolo di un teen movie iconico, quale sceglieresti e perché?

Questa è una risposta che mi viene spontanea. Il primo teen movie che mi viene in mente è “Mean Girls”, in cui le ragazze popolari della scuola escludono chiunque non si comporti e non si vesta come loro, sparlano e si pugnalano alle spalle. Allo stesso tempo il film fa anche molto ridere, quindi direi che è una perfetta descrizione. Di fatto, “Mean Girls” mi ha anche ispirata molto per il videoclip di “Vicky”, che è uscito il 28 febbraio sul mio canale YouTube, ed è stata un’esperienza estremamente divertente.

 

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