Con Underground Foxes, i Venus Ship firmano un album che non si limita a raccontare la storia di chi ha combattuto per la giustizia, ma trasforma la musica stessa in un atto di resistenza. Il disco è un intreccio di linguaggi sonori e narrazioni potenti, un viaggio che attraversa decenni di battaglie civili e sociali, trovando connessioni tra passato e presente.
Si parte con Gunslinging Bird, brano di Charles Mingus che apre con un’energia dirompente. L’esplosione iniziale è una dichiarazione d’intenti: la band raccoglie l’eredità del grande contrabbassista e la rilancia con una forza ancora più attuale.
Ain’t Talking Sugo segna l’incontro tra il collettivo e il rapper Avex. Il groove funk e la scrittura orchestrale si fondono con un flow incisivo, creando un ponte tra il jazz degli anni ’70 e il rap old-school. Il risultato è un brano fresco e autentico, un dialogo tra generazioni e generi musicali.
L’omaggio a New Orleans arriva con Big Chief, che porta con sé tutto il fascino della città e la sua capacità di trasformare la sofferenza in musica. Il ritmo incalzante e le melodie festose nascondono una denuncia sottile: troppe ingiustizie sono state dimenticate troppo in fretta.
Klezmer in Re Minore è il momento più intenso ed emotivo del disco. Il canto in griko salentino di Federica Orlandini si intreccia con la tradizione klezmer, trasformando il brano in una nenia funebre che racconta l’orrore della guerra. La musica, solitamente festosa, qui si piega al dolore, creando un contrasto struggente.
Nobunaga è un’immersione in un Giappone antico e misterioso. Le sonorità evocano un paesaggio sonoro carico di tensione, mentre il titolo richiama il condottiero del XVI secolo. Tra ritmi serrati e aperture melodiche, il brano sembra riflettere le contraddizioni di un mondo che oscilla tra violenza e spiritualità.
Screw Up è il cuore pulsante della ribellione. Il titolo è un invito a “fare casino”, a rompere gli schemi e a sfidare il sistema quando giustizia e legalità non coincidono. Il groove incalzante e le dissonanze orchestrali rendono questo pezzo un manifesto di resistenza.
Tupac Amaru è un tributo alla storia di chi ha lottato contro l’oppressione. Il ritmo cadenzato e il crescendo strumentale evocano il cammino di chi non si è mai arreso, dai Tupamaros dell’Uruguay agli attivisti di oggi.
Spiritual è un omaggio alla Liberation Music Orchestra di Charlie Haden. Il brano invita alla riflessione, ma senza perdere la tensione emotiva che percorre tutto l’album.
Si chiude con Underground Foxes, il brano che dà il titolo al disco. Avex racconta storie di lotta e resistenza con un flow incisivo, mentre la musica crea un’atmosfera ipnotica e avvolgente. Le volpi sotterranee sono il simbolo di chi continua a combattere nell’ombra, con astuzia e determinazione.
Underground Foxes è un album che non si limita a raccontare, ma chiama all’azione. La musica è un veicolo di protesta, un grido collettivo che attraversa il tempo e lo spazio. Un lavoro potente e necessario.