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Mercoledì 23 aprile 2025 esce “Una follia diabolica”, il nuovo singolo pop-rock di Enrico Cagnotti, con arrangiamento di Alessandro Di Dio Masa. In anteprima al MEI, l’artista di Milazzo ripercorre la sua carriera e ci svela ispirazioni e sogni in un’intervista esclusiva.

Enrico Cagnotti, cantautore 60enne nato a Milazzo e cresciuto tra le vie di Montalbano Elicona, torna con un inedito capace di mescolare ritmica accattivante e testo tagliente. “Una follia diabolica” – disponibile su Spotify e YouTube – esplora le dinamiche di una relazione disfunzionale, dove la menzogna diventa stratagemma per ottenere attenzioni. Prodotto dall’esperto Alessandro Di Dio Masa, il singolo anticipa un video girato a fine maggio con la ballerina Aylen Ferraris e sarà presentato in anteprima al MEI: un’occasione imperdibile per scoprire dal vivo le vibrazioni di questo nuovo capitolo artistico.

Scarica il press kit e ascolta il brano:


Intervista a Enrico Cagnotti

Ciao Enrico! Benvenuto nel Meiweb, è un vero piacere averti qui con noi. Per i lettori che non ti conoscono, parlaci un po’ di te. Chi è Enrico Cagnotti?
Sono nato a Milazzo provincia di Messina e ho vissuto l’infanzia a Montalbano Elicona. Proprio lì è nata la passione per la musica, soprattutto per il canto. Nel 1979 ho vinto un concorso canoro dopo essere stato buttato sul palco dagli amici: mi vergognavo parecchio davanti a tanta gente, ma alla fine è stato bello. Dopo qualche anno mi ha ingaggiato la Formula 7, un gruppo musicale di San Piero Patti, e abbiamo fatto un tour in Sicilia di circa 40 serate. Nel 1981 sono partito per Milano dove ho iniziato a lavorare come idraulico, e nel frattempo continuato a fare serate imitando Celentano per diversi anni. Dopo tante serate non mi bastava più imitare un personaggio così importante; cercavo qualcosa di mio e ho scritto una canzone, “La parola”, con un testo sviluppato da una frase sentita in TV da Carmelo Bene: “la parola non appartiene al discorso”. Da questo brano nasce l’idea di un musical, “Ben Elois”, scritto con tre anni di lavoro e messo in scena presso il Palazzo dei Congressi a Lugano. Qualche anno dopo ho fatto un tour con date in Svizzera, Germania, Belgio e Ucraina: a Odessa c’erano più di 100.000 persone per il concertone del primo settembre 2017. Infine mi sono dedicato a scrivere pezzi miei: a giugno 2024 è uscito “L’angelo nero” e ora “Una follia diabolica” di cui faremo il video a fine maggio con la partecipazione della coreografa e ballerina professionista Aylen Ferraris.

“Una Follia Diabolica” è il tuo nuovo singolo. Presentacelo un po’, com’è stato scriverlo?
Scrivere “Una follia diabolica” non è stato difficile. È il classico caso di quando una canzone riesce a venire fuori in dieci minuti. Nel brano e nel testo ho cercato di esprimere ciò che succede nelle coppie uomo-donna quando si instaurano dei rapporti malati.

Il singolo ha un sound pop rock accattivante e tratta il tema della bugia nelle relazioni amorose: a cosa ti sei ispirato per scriverlo?
L’ispirazione è venuta dal racconto di un amico che ha vissuto una relazione fatta di menzogne, narcisismo e manipolazione dei sentimenti.

Se dovessi descrivere questo nuovo singolo con sole tre parole, quali sarebbero e perché?
Se dovessi descrivere ciò che voglio dire con questo brano in tre parole, al netto di articoli e preposizioni, mi riferirei sempre al mio primo brano: “La parola non appartiene al discorso”. I fatti determinano ciò che siamo.

Siamo giunti alla fine. Felici di essere stati insieme. Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti sui social e dove possiamo ascoltare la tua musica.
Un caro saluto a tutti i lettori del MEI! Grazie mille a voi e alla redazione per l’attenzione. Vi lascio i link dove poter ascoltare la mia musica:

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