Sotto la direzione artistica di Vincenzo Parisi, la rassegna vedrà sfilare mese dopo mese alcuni tra i migliori musicisti classici e contemporanei delle più giovani generazioni in campo internazionale.
Tra i nomi in programma: Francesca Bonaita, Elide Sulsenti, Carlo Sampaolesi, Giulia Zaniboni, Manuel Teles, Pietro Elia Barcellona, e molti altri. Ogni appuntamento vedrà la partecipazione di ospiti di chiara fama per approfondire la figura di Luciano Berio e affrontare tematiche legate alla musica e alla situazione artistica di oggi.
Tra gli ospiti: i compositori Filippo Del Corno e Carlo Boccadoro, la cantante jazz Simona Severini, lo scrittore Marco Rossari, la critica musicale Carla Moreni, il compositore e polistrumentista pop Enrico Gabrielli, e i cantautori Nicolò Carnesi e Guinevere.
Primo appuntamento:
📅 Domenica 26 gennaio, ore 16:30
🎵 Concerto della flautista Rebecca Blau, in dialogo con il compositore e direttore d’orchestra Carlo Boccadoro.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Vincenzo Parisi, pianista e compositore contemporaneo, curatore di questa rassegna. Ecco cosa ci ha raccontato:
Che cosa ti lega particolarmente a Luciano Berio, tanto da aver avviato questa rassegna che inizierà a fine gennaio alla Corte dei Miracoli?
Vincenzo Parisi:
Berio rappresenta ancora un punto di riferimento per chi vuole fare il compositore oggi. Ho studiato a lungo le sue partiture per capire come riusciva a far funzionare così bene certi impasti sonori e strutture formali. Ma ciò che mi lega maggiormente è che è stato il primo compositore contemporaneo che ho davvero conosciuto a fondo. A 17 anni, uno dei miei Maestri di pianoforte, Massimiliano Damerini, mi parlò di Berio e mi fece iniziare lo studio di alcune sue opere pianistiche. Suonare i Six Encores di Berio è stata una folgorazione per me e uno dei motivi per cui ho deciso di diventare compositore.
Come mai, secondo te, Luciano Berio può essere interessante anche per “chiacchiere da salotto” e fuori dagli ambienti accademici?
Vincenzo Parisi:
La sua figura è debordante: passava dalla musica più radicale all’elettronica (fu fondatore dello Studio di Fonologia musicale Rai di Milano), dai pastiche sulle canzoni dei Beatles alle ricerche nel folk. È perfetto per affrontare tematiche musicali e culturali ancora oggi urgenti.
Non vedo l’ora, per esempio, di ascoltare Giulia Zaniboni cantare la Sequenza per Voce, un esempio di sperimentalismo altissimo, e sapere come le quattro artiste invitate – Marta Del Grandi, Simona Severini, Guinevere, e dada sutra – si approcceranno nell’uso della voce.
Come hai scelto gli ospiti che saranno presenti ai vari appuntamenti? E ce n’è stato uno particolarmente difficile da “incastrare”?
Vincenzo Parisi:
In alcuni casi, è stato immediato. Ad esempio, pensare a Enrico Gabrielli quando si parla di clarinetti e sax, o associare il compositore Filippo Del Corno alla violinista Francesca Bonaita è stato naturale. In altri casi, ho lasciato decantare l’idea e mi sono fatto ispirare.
Ad esempio, sognavo uno chef (non farò nomi!) che parlasse di sugo d’anatra dopo aver ascoltato un fagotto, spesso associato – non so quanto giustamente – al verso dell’anatra. Non prendetemi per pazzo: credo che la musica possa parlare davvero di tutto!
L’ospite più difficile da incastrare? Sicuramente Pietro Elia Barcellona per il concerto dell’8 maggio: è sempre in giro per l’Europa, e anche Marco Rossari, con le sue presentazioni infinite, è stato una sfida. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta!
E il titolo?
Vincenzo Parisi:
L’alternativa era… “Non prendiamoci sul Berio”. Che dite?
📍 Scopri il programma completo: Corte dei Miracoli
📅 Segui tutti gli aggiornamenti su: Instagram | Facebook | Eventbrite