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Gli Otto x Otto sono una di quelle realtà che sfuggono alle etichette. Nati con una formazione classica, hanno saputo trasformare il rigore del Conservatorio in un punto di partenza per esplorare nuovi linguaggi sonori, mescolando indie, elettronica e un pop che guarda avanti senza dimenticare le radici. Il 21 marzo arriva il loro nuovo singolo “Simile a te”, un brano che promette di consolidare la loro identità musicale. Ne abbiamo parlato con loro.

Avete una formazione classica, ma il vostro sound guarda decisamente al futuro. Come bilanciate il rigore del Conservatorio con la libertà della musica indie ed elettronica?

Un motivo per il quale ci siamo allontanati dal classicismo del Conservatorio è stato proprio a causa della sua rigidità e chiusura. Diciamo che gli studi classici ci hanno dato la base, ma tutto il resto è arrivato dall’esterno di quelle mura.

Collaborare con Simone Sproccati ha dato una direzione precisa al vostro suono. C’è stato un momento in studio in cui avete capito che “Simile a te” era pronta?

In sessione c’eravamo tutti: noi, Simone Sproccati e Davide Napoleone. Scherzando, Anna ha recitato la frase “L’alba mi fa immaginare un posto dove voglio ancora andare” al microfono. Ci siamo guardati, abbiamo esultato, e da lì in poi nessuno ha più toccato quella frase: un one take perfetto. Eravamo proprio in crisi su come cantarla, e in quel momento abbiamo capito che la sessione era chiusa.

Negli ultimi anni il pop indipendente italiano ha visto una forte contaminazione con l’elettronica. Quali artisti o dischi vi hanno ispirato di più nella costruzione della vostra identità musicale?

Sicuramente Cosmo con “Sulle ali del cavallo bianco”, ma la nostra playlist di ispirazione è talmente lunga che si finisce per perdere il filo conduttore. Ogni reference che abbiamo considerato aveva un suo motivo specifico: alcune per un suono, altre per un effetto, altre per un kick… È un mix di influenze che confluisce nel nostro stile.

Avete già suonato in contesti importanti, da festival a radio nazionali. Ma c’è un palco – reale o immaginario – su cui sognate di portare le vostre canzoni?

Un palco che nella nostra testa rappresenterebbe il raggiungimento di un sogno sarebbe quello del MI AMI, ma in realtà ogni palco popolato da spettatori interessati è un palco degno di essere vissuto.

Gli Otto x Otto continuano il loro percorso tra sperimentazione e libertà creativa, con un sound che evolve senza perdere la sua identità. “Simile a te” è il prossimo passo di un viaggio che promette di sorprenderci ancora.

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