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La Campania ormai è terra fertile di mille derive interessanti. È da Napoli e dintorni che ci arrivano dischi di ricerca e di forme sempre più innovative di sperimentazione.

NoIndex è un percorso artistico fondato nel 2022 da Francesco Paolo Somma (voce, autore dei testi e compositore) e Cris Pellecchia (bassista, compositore e arrangiatore dei brani). Al progetto collabora Gianfranco Balzano in qualità di live producer e sound engineer. Il loro primo lavoro, 3024, è un concept curatissimo anche sotto l’aspetto visivo, con video di grande impatto.

Si tratta di un dream pop, uno shoegaze digitale proiettato nel futuro: un concept che immagina una società priva di emozioni, dove i “Residuali” sono entità resistenti e dissidenti, ancora capaci di preservare l’unicità dell’essere umano. Forme liquide e complesse che richiedono più ascolti per essere assimilate completamente.


RISPONDE FRANCESCO PAOLO SOMMA (voce – autore – compositore)

Un esordio in cui il suono diventa corpo narrante… ho l’impressione che nel mix anche la voce faccia un passo indietro, o sbaglio?

L’idea alla base del progetto è stata quella di fondere mondi e nature opposte, creando un connubio capace di rappresentare l’universo di cui vogliamo parlare. Le nostre influenze spaziano dal cantautorato italiano (per quanto riguarda me) all’elettronica europea di matrice berlinese (che caratterizza invece Cris Pellecchia e Gianfranco Balzano). Questa fusione si riflette nella scelta di rendere voce e testi funzionali alla musica e viceversa, in un rapporto di reciproco completamento. Più che un passo indietro, preferisco definirlo un passo di lato: un equilibrio costante tra due identità opposte ma complementari. Per noi, la ricerca e la sperimentazione sono un percorso in continua evoluzione.

“Invisibili” – Official Video: Guarda il video


Siamo mille anni nel futuro per un motivo preciso o si tratta di un punto casuale?

Con NoIndex, e in particolare con 3024, abbiamo voluto esplorare temi attuali come l’isolamento, la salute mentale, l’indifferenza verso la vita altrui e la disconnessione emotiva tra generazioni. Creare un universo narrativo ambientato a mille anni di distanza ci ha permesso di osservarne il passato, che non è altro che il nostro presente. L’intento è mostrare dove potrebbe condurci la società se le sue radici malate continuassero a crescere senza controllo. 3024 non è poi così lontano: il nostro messaggio è chiaro, c’è ancora tempo per essere umani.


Tra cinema e letteratura: da dove nasce questo concept e quali opere vi hanno ispirato?

Il concept è nato da un’idea di Cris Pellecchia, bassista e cofondatore di NoIndex insieme a me nel novembre 2022. La necessità di dare voce a tematiche attuali e urgenti, come la deumanizzazione e la crescente assenza di empatia, ci ha spinti a creare un universo parallelo ambientato nel futuro. 3024 è figlio dei nostri tempi e attinge a una cinematografia che ha lasciato un segno profondo: Black Mirror, Love, Death & Robots, Blade Runner, Matrix, Tron: Legacy. A livello letterario, le influenze spaziano da 1984 di Orwell ai classici del cinema come Citizen Kane di Orson Welles.

Questi riferimenti hanno nutrito il nostro immaginario e ci hanno spinto a dare vita ai Residuali, voci di un domani possibile. Il nostro obiettivo è costruire un ponte tra il presente e il futuro che immaginiamo, con la speranza di sensibilizzare chi ascolta e guarda a non ripetere gli errori che potrebbero portarci proprio a 3024.

“Lacrima” – Official Video: Guarda il video


Nella scrittura ci sono citazioni dirette?

La scrittura è un processo di ricerca continua, sia stilistica che concettuale. I testi nascono dalle nostre esperienze quotidiane: frammenti di cicatrici, paure e vulnerabilità trasformati in canzoni. Con NoIndex vogliamo dare voce a chi non ne ha, umanizzare il deumanizzato e ribaltare il concetto di debolezza.

Stilisticamente, i miei testi sono costruiti con un ermetismo che lascia spazio all’immaginazione, più che a concetti diretti. Ci ispiriamo alla tradizione della canzone d’autore italiana, contaminandola con l’elettronica nord-europea. Le citazioni non mancano: da Nietzsche con il suo “Dio è morto” al “Mito della Caverna” di Platone. A livello musicale, gli artisti che influenzano la nostra scrittura vanno da Thom Yorke a Roger Waters, fino a James Blake.


Usciranno video anche per gli altri brani?

Sì, ogni brano ha il suo video. Dopo Invisibili e Lacrima, realizzeremo video anche per Miracoli e Santi e Shiva. Immaginiamo 3024 come un libro, e i video ne sono citazioni visive, frammenti di un racconto più ampio. La scelta di svilupparli internamente e di integrare l’intelligenza artificiale all’interno di una visione artistica profondamente umana è parte della nostra missione: umanizzare il deumanizzante.

Ogni video è un tassello che amplia il concept, mostrando un’umanità sospesa tra passato e futuro. Oltre ai videoclip, stiamo lavorando su altri medium artistici che sveleremo nel tempo, per rendere 3024 un’esperienza narrativa a 360 gradi.

Ascolta 3024 su Spotify: Clicca qui

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